La conferenza stampa di Claudio Ranieri a due giorni dal match contro il Lecce che si giocherà sabato 7 dicembre allo stadio Olimpico alle ore 20,45. La Roma si trova in una situazione di classifica complicata e la sfida con la squadra di Giampaolo è uno scontro salvezza. Torna Pisilli dalla squalifica, Cristante verso il forfait.
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Ranieri: “Dicembre ci dirà chi siamo. Non so se Dovbyk ci sarà con il Lecce”
RANIERI IN CONFERENZA STAMPA
Al netto dei risultati si è vista un'evoluzione nella fase difensiva. Ora ci sono i temi offensivi. Come stanno Dybala e Pellegrini? E' soddisfatto dell'intensità di Dybala? "Pellegrini si sta allenando bene e per me è importante, è sereno. Deve continuare così. Deciderò di volta in volta. Non sono contento dell'intensità di Dybala ma lo sono per come ha giocato. L'intensità non è la sua qualità ma riesce a soddisfare allenatore e squadra. Adesso inizia il nostro campionato. Dicembre ci dirà chi siamo. Non ci sono partite facili. Il Lecce non molla mai, cerca la quarta salvezza. Ha vinto a Venezia, ha pareggiato con la Juventus. Non molla mai, ha giocatori validi. L'allenatore nuovo li vuole far giocare a calcio. Dobbiamo essere furbi e determinati. Ogni palla sarà importante".
Che Roma serve per battere il Lecce? “Voglio una squadra che vada in campo senza conoscere l'avversario ma che lotti su ogni pallone così come abbiamo fatto in queste ultime partite. Questa è la Roma che voglio, un Roma determinata. Quando abbiamo il pallone dobbiamo giocare in velocità contro una squadra che è brava a chiudersi e a ripartire. Il Lecce è una buona squadra, ha buoni giocatori e dobbiamo fare bene. Non dobbiamo guardare il Lecce ma dicembre. In questo mese sapremo chi siamo e cosa vogliamo fare".
Pellegrini si è scaldato con l’Atalanta però nel post partita ha detto che non aveva un centrocampista box to box. “Lorenzo è splendido da metà campo in avanti. Ha senso del gol e dello smarcamento. Si allenano tutti insieme in modo tale che io possa scegliere in partita. Con l'Atalanta non l'ho messo perché avevo bisogno di un giocatore box to box per lottare con i loro centrocampisti. Lui lo reputo un centrocampista da metà campo in avanti".
E’ il mese della verità, come ha visto la squadra. Sta pensando di tornare a 4? “Potrebbe essere ma non lo dico. Non darò una chance in più all’avversario. Mi lascio sempre la sera prima per pensare e decidere la migliore soluzione per la squadra. L’intensità in campo a Londra e contro l’Atalanta, è quella che voglio vedere. In allenamento quando serve chiedo di spingere. Ho avuto pochi giorni, non ho mai avuto una settimana tipo. Oggi hanno spinto, stanno entrando nelle mie idee. Hanno cambiato 4 allenatori in un anno, tutti con filosofie diverse di gioco. I giocatori sono spugne ma non sono computer. C’è chi reagisce subito e chi ha bisogno di più tempo. Per me tutti gli allenamenti sono a mille all’ora, piano piano lo faranno ma non abbiamo tanto tempo”.
Come ha visto Dovbyk in questi giorni? “Con l'Atalanta il ragazzo, tranne per la fase d'attacco dove doveva essere più cattivo, mi è piaciuto. Ha fatto una lotta greco romana con il suo marcatore e ha vinto tanti duelli. Non sta bene, è influenzato. E' riuscito a giocare con l'Atalanta ma non so se lo avrò con il Lecce. Dovrò pensare a delle soluzioni. Non so se domani mattina si allenerà e come starà".
La Roma deve lottare per salvarsi? "La classifica è lo stato attuale per tutte le squadre. Al momento lottiamo per uscire dalla bassa classifica. I giocatori sono abituati a stare in alto, io sia in alto che in basso. Dobbiamo lottare. A dicembre capiremo cosa vogliamo fare. Sono convinto che i giocatori risponderanno colpo su colpo ma voglio vederlo".
Come stanno Hummels e Cristante? Hermoso torna? Mancini terzino è un possibilità? "Il calcio è una materia in continua evoluzione e involuzione. Quello che fa Mancini a destra lo fa Ndicka a sinistra, perché no. Non escludo nulla. Per 5 minuti Angeliño è tornato a giocare nei tre dietro, non perché lo volessi ma perché era in marcatura su Samardzic che si accentrava. Tutto può accadere in una partita. Hummels si è allenato, tutto bene. Hermoso idem. Cristante ha la caviglia che si sta drenando, è blu. Vedremo domani".
Dove collocherebbe Le Fée. "Ha un'ottima qualità, lo vedo dalla metà campo in avanti ma sono convinto che possa fare quello che hanno fatto Ancelotti e Pirlo in carriera. Partire davanti e diventare un play. Ha qualità, deve sfruttare quest'anno per conoscere. Ci darà una mano".
Condivide la posizione di Ghisolfi sugli arbitri? "Credo che se facciamo un'intervista a tutte le squadre, tutte si lamenterebbero. La cosa più difficile nel calcio italiano è fare l'arbitro. Bisogna saperli rispettare. Sono persone come noi e possono sbagliare. Quando giocavo io, sbagliavano ancora di più. A volte sbaglia anche il VAR ma se analizziamo gli errori di una volta con quelli di adesso bisogna ringraziare del livello raggiunto. Possiamo discuterne ma sempre rispettandoli".
Ci sarà spazio alle rotazioni? "Vediamo. Paredes è un grande campione, lo vediamo tutti. Mi auguro che possa stare sempre su questi livelli. Ha fatto due partite strepitose, perché devo cambiare. Però vedremo perché quello che un allenatore dice adesso, domani potrebbe cambiare. Bisogna stare con gli occhi aperti per vedere se c'è qualcosa per far rendere meglio la squadra. Ora con Koné e Paredes la squadra si muove bene".
Quanto è importante l'atteggiamento? “Per me è basilare. Io non ero un campione ma in campo davo tutto. Potevo sbagliare partita ma non l’impegno. E’ la prima cosa che ho detto ai ragazzi. Una cosa non potete non controllare voi, è la volontà di morire sul campo, di lottare fino all’ultimo secondo anche se si sta perdendo 3-0. Devono uscire dal campo dopo aver dato tutto. Può essere il 5% e allora è un idiota l’allenatore che non ha visto che era al 5%. Può anche essere il 50% ma bisogna dare il 100% del 50%”.
Su Bove. “Volevo dare un abbraccio grande ad Edoardo. Tieni duro, siamo tutti con te”.
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