Ecco i voti dei principali quotidiani italiani su Roma-Lazio2-0, quinta vittoria consecutiva dei giallorossi nei derby.
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Roma-Lazio, le PAGELLE dei quotidiani. C'è solo un Capitano
Ecco i voti dei principali quotidiani italiani su Roma-Lazio 2-0, quinta vittoria consecutiva dei giallorossi nei derby.
CORRIERE SPORT a cura di L.FERRAJOLO
8 Totti Una doppietta alla Lazio non l'aveva segnata nemmeno a vent'anni, ci riesce a 34, segno che la classe non invecchia. A parte i due gol, che poi sono tutto, gioca con una freschezza e un ritmo sorprendenti. Sta talmente bene da assorbire colpi e colpacci, senza reagire, senza innervosirsi. E' il più lucido e il più bravo sino alla fine, questo derby passa alla storia come il derby di Totti. Proprio mentre, per la prima volta, è messo in discussione anche dai suoi tifosi. La risposta è tempestiva quanto perentoria. 7,5 Pizarro E' l'artefice della ripresina romanista, dei 10 punti in quattro partite, della Roma montelliana. Sbagliava chi non riteneva grave l'assenza del cileno, che invece è fondamentale nell'economia della squadra. Gioca un gran derby, nonostante abbia dirimpetto Ledesma e Matuzalem, i migliori dei laziali. Ma lui timbra un palo, procura la punizione che porta al vantaggio, firma le azioni più importanti e soprattutto libera i compagni da molte responsabilità: palla a lui, tanto ci pensa da solo a ricucire il gioco, ad impostare e a far respirare la squadra. 7 Montella Gelido come un vecchio stratega, non esulta nè al primo e nè al secondo gol di Totti. Ha ridato alla squadra un po' di normalità, affidandosi al vecchio modulo e alla vecchia guardia. In più, ha consegnato le chiavi a Pizarro, segno di intelligenza. E anche sui cambi questa volta ha la mano felice: inserisce Taddei e Simplicio, che in contropiede procurano il rigore del raddoppio. 6,5 Juan Gioca molto d'anticipo, fa vedere la polvere a Floccari e quando serve, va a chiudere sull'out sinistro, aiutando Riise. Se non ricasca, sembra tornato sui suoi livelli. 6,5 De Rossi Messo nel tritacarne mediatico e non solo dopo la gomitata in Ucraina, questa volta gestisce meglio i suoi bollori agonistici. Si prende un giallo nel primo tempo, ma non si lascia condizionare e con accanto un Pizarro super vince la sfida a centrocampo. 6,5 Burdisso Gioca in un ruolo che non gradisce, ma questa volta non ha amnesie, non si macchia di falli inutili, svetta di testa e tiene a bada Zarate con buona sicurezza. 6 Doni Qualche uscita azzeccata, tra cui una di piede, un paio di parate tranquille, la Lazio non riesce proprio a spaventarlo. 6 Mexes Forse ha capito che quando non cerca di strafare, le cose vanno meglio. Non eccede in agonismo, resta sempre concentrato, facilitato anche dalla pochezza dell'attacco laziale. 6 Vucinic Salta spesso Lichtsteiner, ma finisce nella trappola dei raddoppi laziali. Si libera al tiro raramente, sfiora il gol nella ripresa, quando una sua incornata a colpo sicuro viene scheggiata da Biava casualmente. Gli manca alla fine il colpo magico, però tiene perennemente in ansia i laziali. 6 Riise Meglio del solito, soprattutto in fase difensiva. Qualche volta Lichtsteiner gli prende il tempo, quasi mai Sculli. Insomma, dal suo out non arrivano seri pericoli per Doni. 6 Taddei Entra al posto di Menez e va meglio del francese. Da lui parte l'azione che porta al rigore e al raddoppio. 5,5 Perrotta La sua generosità non cancella una serie di errori negli apoggi e nei passaggi, soprattutto nel primo tempo. 5 Menez Perde una grande occasione, Montella rischia e lo manda in campo con le due punte, ma il suo contributo è troppo modesto.
GAZZETTA DELLO SPORT a cura di R.PALOMBO
DONI 6 Non deve compiere una parata degna di questo nome oltre quella in avvio sul tiro da fuori di Matuzalem. Floccari? Mira storta.
N. BURDISSO 6,5 Doma Zarate in pochi minuti, il tempo di prendergli le misure quando quello punta all’uno contro uno.
MEXES 6,5 Sobria partita di contenimento, anche se in qualche mischia corre il rischio di farsi scappare il colpo proibito.
JUAN 6 Insieme a Mexes concede a Floccari un solo pallone aereo giocabile, sfiora il gol ma sul tiro trova Ledesma e da un suo errore in disimpegno la Lazio non sfrutta una delle rare ripartenze. RIISE 6 Inizia con qualche affondo interessante, poi via via si ritrae, senza andare in particolare sofferenza con Sculli.
PIZARRO 7 Il più lucido. Coglie una traversa in avvio e guadagna la punizione che sblocca il match. Con lui in campo la Roma è (quasi) sempre un’altra cosa.
DE ROSSI 6 Un discreto match, all’insegna dell’umiltà e delle chiusure preziose. Si divide con Pizarro la custodia di Hernanes, e paga talvolta dazio con Ledesma.
MENEZ 4 Corpo estraneo, la carta a sorpresa di Montella non va. E il tecnico ne prende atto. TADDEI 6 Rileva Menez sullo 0-0, non fa niente di speciale ma salda i reparti con una copertura più attenta. Pizarro ne approfitta.
PERROTTA 5,5 Non combina cose importanti, ma è prezioso tatticamente, dietro a Totti e quando Montella prova invano a far svariare Menez sul centrosinistra.
VUCINIC 6,5 Buon primo tempo, ma il gol lo sfiora nella ripresa. Ammonito, sarà squalificato. Il subentrato Simplicio si prende il rigore. (Simplicio s. v.).
7,5 IL MIGLIORE TOTTI Non solo per i gol, ma per tutto quello che mette dentro a questa partita della vita (Castellini s. v.).
ALL. MONTELLA 6,5 Menez non funziona, è bravo a correggersi e a gestire Totti (e Borriello che resta tutto il match in panchina). —.
IL MESSAGGERO
DONI 6,5 Una parata in tuffo su tiro di Matuzalem e un paio di corrette uscite alte nella prima frazione. Estrema sicurezza su ogni pallone, nella ripresa, con un’attenta gestione della situazione e del traffico dentro la propria area o nei pressi. N. BURDISSO 7 Si appiccica al connazionale Zarate e, pur giocando fuori ruolo, non gli fa toccare un pallone. Chiude alla grande anche quando dalla sua parte si presenta Sculli. MEXES 6,5 Annulla Floccari, al quale concede solo pochi spicci, poi riduce ai minimi termini anche Kozak. JUAN 6 Si pappa, nel primo tempo, un gol facile facile (ma bravo Ledesma in chiusura), poi commette un grave errore in fase difensiva ma nel complesso sono più le cose belle che quelle brutte. RIISE 6,5 Bada al sodo, tampona con vigore su Sculli, si fa vedere avanti con puntualità. Quando sulla sua corsia si presenta Mauri, nella parte finale della partita, non si scompone più di tanto e continua a giocare con estrema tranquillità. PIZARRO 7 Colpisce la traversa con un destro da lontanissimo, cuce il gioco al piccolo trotto senza sbavature. Partita molto tattica, ben giocata e senza un solo pallone sprecato. DE ROSSI 6 Un paio di errori di troppo in fase di palleggio, mille rincorse e sostanza pura al centrocampo della Roma. Patisce, come in ogni derby, un filo di nervosismo di troppo, ma non perde la testa. MENEZ 5 Ci mette una vita prima di accendersi, poi mette Juan nella condizione di far gol da due passi. Un lampo nel buio più profondo. Inevitabile la sostituzione. PERROTTA 6 Parte dalla posizione di trequartista alle spalle di Totti, ma dà una robusta mano ai due mediani quando c’è da rincorrere gli avversari. Tatticamente un’arma in più per Montella. VUCINIC 5,5 Sta larghissimo a sinistra, non diventa mai protagonista positivo della partita. E sembra un po’ giù dal punto di vista atletico. Ammonito, salterà la Fiorentina.
TOTTI 8 Due gol, 199 in serie A tutti con la maglia della Roma. E, in più, una prestazione convincente assai sul piano atletico. Parlare (ancora) di lui sotto l’aspetto tecnico, significa dire mille cose già dette. TADDEI 6 Rileva Menez, fa il suo e innesta Simplicio nell’azione del calcio di rigore. SIMPLICIO 6 Rimedia prima una testata da Radu poi il calcio di rigore che chiude la partita. CASTELLINI ng Entra per la standing ovation per Totti.
MONTELLA 7,5 Corregge le scelte iniziali, toglie l’evanescente Menez e la squadra, più equilibrata tatticamente, molla un micidiale uno-due alla Lazio. Quattro partite di campionato, tre vittorie e un pareggio.
IL ROMANISTA a cura di D.GALLI
DONI 7 Mezzo voto in meno solo per il coccolone che ci fa prendere quando prima del raddoppio lascia rimbalzare il pallone sull’erba bagnata. Per il resto, la Lazio non lo impegna quasi mai (ma esiste la Lazio?). Non li abbiamo contati, ma saranno stati sicuramente 5 interventi.
BURDISSO 9 È destino che lì a destra ci sia sempre qualcuno che ai laziali fa venire i sorci giallorossi. Una volta era Cassetti, adesso è Burdisso. Annulla Zarate. Lo ridicolizza. Una, due, tre, quattro, cinque volte. O meglio: 5.
MEXES 7.5 Sicuro, tempestivo, non si avventura in dribbling pericolosi, tiene la posizione e i nervi saldi. L’angelo biondo veglia su di noi da lassù, 5 metri sopra le nostre teste.
JUAN 7.5 Poteva prendere venticinque in pagella, se nel primo tempo non si fosse fatto rimpallare la palla del possibile 1-0 e se all’8’ della ripresa non avesse innescato, con un appoggio sbagliato, il contropiede di Sculli. Peccato, perché gli altri interventi sono da centrale della Seleção. "Gimme 5", Juan love.
RIISE 7.5 Quanto ci sei mancato. Ma dove eri finito, John? Rieccolo il Vichingo. È quasi senza macchia, perché nel secondo tempo - vedi al 21’ - si perde un paio di volte l’uomo, ma è sicuramente senza paura. Quella paura che finora l’aveva stritolato nella mediocrità, meritando spesso dei 5. Ci voleva la Lazio per farlo tornare a sorridere.
PIZARRO 9 Pazzo, pazzo, pazzo, pazzo, pazzo Pek. Nel primo tempo s’avventura in uno slalom tra le caviglie biancocelesti, a 5 centimetri (la misura è falsa, ma rende l’idea) dalla linea di porta. È quasi sempre impeccabile, amministra il gioco con la consueta armonia, si fionda all’attacco, trovando prima una traversa e poi la punizione che ci fa piangere e abbracciarci ancora.
DE ROSSI 8.5 È dappertutto, vale per 5. Se Pizarro è il cervello, Daniele è l’anima, il cuore oltre l’ostacolo, è il fallo che spaventa Sculli, è l’uomo che annulla i Ledesma, i Matuzalem, è Capitan Futuro. Però, Danie’, con la Lazio è troppo facile... Mezzo punto in più per la battuta nel dopogara: «Ormai il derby sta diventando come il Real Madrid contro il Rayo Vallecano». Una chicca.
MENEZ 7 Non parte benissimo, cercando ostinatamente il dribbling. Si scambia spesso la posizione con i colleghi sulla trequarti e arretra per guadagnarsi la palla. Nella ripresa annaspa, non è lucido.Montella lo sostituisce al 11’ del secondo tempo per un più concreto Taddei. Forse meriterebbe un 5, ma il 5 oggi è un numero magico. Il suo è un sette politico.
PERROTTA 7 Non incide forse come dovrebbe. Spesso non è preciso. Ma ci mette gamba, attributi, sudore. Onora la maglia. E questo il tifoso romanista lo vede. Messaggio per DiBenedetto: ci servono altri 5 professionisti come Simone.
VUCINIC 7.5 Sembra ogni volta che possa travolgere non uno,ma 5 mondi. Punta l’uomo, lo sfida, semina il panico. E nel primo tempo l’intesa con Riise genera mostri per i laziali. Ci mette una sana cattiveria agonistica, beccandosi pure un cartellino ingiusto.Alla distanza, cala. A noi, stavolta, va bene così.
TOTTI 10 Servirebbe una pagina per spiegare cosa tu sei per noi.Anzi no, bastano due parole ripetute 5 volte: ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo.
MONTELLA 9 Scommette su un modulo votato all’attacco e soprattutto su Totti. Azzecca i cambi di Taddei e Simplicio. Indovina tutto. Francesco ha ragione: da quando c’è Vincenzo, questa squadra ha un’altra mentalità. Voto nove, come il numero della maglia che indossava nove anni fa. Dieci punti in quattro partite. Che mondo sarebbe senza Montella? Si meriterebbe un contratto di 5 anni.
MUSLERA 9 Uno di noi, Muslera uno di noi...
TADDEI 7 Entra all’11’ della ripresa per rivitalizzare l’attacco e dare una mano al centrocampo. Missione riuscita.
CASTELLINI SV. ANZI, 7 Entrando, permette la standing ovation a Totti. Oggi, basta questo per prendere 7.
SIMPLICIO 8 Fabio & Francesco. Si mette là dalle parti del calcio d’angolo a irretire i laziali, ruba minuti assieme al Capitano e fa cacciare Radu, dopo averlo spedito sull’orlo di una crisi di nervi. Poi conquista il fallo da rigore più bello che esista. Cos’altro gli si poteva chiedere? (Di)Benedetto tu sia.
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