Roma-Lazio, il web biancoceleste: “Ormai campiamo di rendita. Totti? È finito…”

(di Mirko Porcari) - Roma-Lazio, e venne il giorno: i primi vagiti del campionato hanno svelato troppo presto (forse) un derby tutto da decifrare, diviso tra la voglia di rivincita della Roma e il recente passato della Lazio, incastonato in una striscia positiva nelle sfide per la supremazia cittadina.

Giusto il tempo di riprendere confidenza con la nuova stagione ed ecco che i tifosi hanno cominciato una cavalcata verso la partita per eccellenza, condita dal timore e dalla consapevolezza di non assistere ad una gara come le altre: sappiamo tutto degli innamorati giallorossi, pronti a vivere novanta minuti in cui servono risposte sotto il profilo del carattere e del senso di appartenenza, è interessante invece capire come l'altra sponda del Tevere si è avvicinata al match di oggi pomeriggio e quali siano i pensieri ricorrenti tra i sostenitori laziali.

“Campiamo di rendita perché non c'è rivincita...” che sia ad inizio periodo o come post scriptum, la parola d'ordine è chiara, coniata in riferimento al 26 maggio scorso ed impressa nella memoria dei forum laziali: il ricordo è ancora fresco, difficilmente cancellabile da una parte e dall'altra, ma nessuno sembra aver paura di rifugiarsi nel piccolissimo spicchio di storia che ha visto la Lazio protagonista. “Staccamoje la flebo” l'imperativo che vuole suonare come una sentenza definitiva ma che non considera il conto aperto lasciato dalle ambizioni di rivalsa.

Il colpo per i cuori giallorossi è stato duro, più per il modo in cui è arrivata la sconfitta che per la sconfitta stessa, ed è proprio nell'orgoglio ferito dei romanisti che il mondo biancoceleste vede il maggior pericolo: “li abbiamo annientati, per quattro mesi non si sono né visti né sentiti, questi so avvelenati...”

Sorvolando sul caro biglietti - "45 Euro per i Distinti, senza parole" - non si estingue la polemica sulla mancata autorizzazione da parte del Prefetto -”è della Roma”- per la coreografia della curva Nord, ritenuta offensiva dall'autorità e pericolosa per la presenza di palloni gonfiati ad elio: “Non mi sembra che l'elio sia infiammabile, comunque sono proprio rosiconi” la massima di un tifoso che addossa la colpa a presunti “poteri forti” scatenati dalle parti di Trigoria.

Chi mastica calcio e vive di lucidità prova a giocarsi tatticamente la gara, non sottovalutando alcuni aspetti che potrebbero essere decisivi per le sorti finali: “Speriamo in Candreva e Klose, con Balzaretti dietro dovremmo pensare di attaccare a sinistra, come è successo nella finale di Coppa Italia.”

Aggrapparsi al gol di Lulic non mitiga le incognite che la Lazio vista in questo primo scorcio di stagione ha maturato in gran parte dei tifosi: “La difesa è un problema, in più ci si mette la Coppa con le energie che si sprecano il giovedì. Serve una gara intelligente...”, sposando la teoria di Rudi Garcia ("la Lazio soffrirà un calo fisico") in molti si aspettano che la squadra di Petkovic riesca a sopperire con la grinta eventuali battute a vuoto dovute alla stanchezza.

Come sempre, c'è chi non perde tempo a nominare Francesco Totti, fresco di rinnovo e pronto a giocare l'ennesimo derby: “Totti? È finito...” incoscienza o scaramanzia, la maggioranza dei tifosi biancocelesti sfodera lo slogan standard quando si parla del Capitano: l'ultimo che ne aveva pronosticato il declino (leggasi Zarate) ha passato un anno e mezzo a custodire i bucolici segreti di Formello, per questo alcuni supporters più inclini alla saggezza predicano prudenza massima quando si parla del numero dieci.  “Occhio a dire che Totti è vecchio...”, puntini di sospensione che regalano tutta l'incertezza del tifoso impaurito, memore dei “dolori” calcistici procurati dalla classe del calciatore: c'è l'ennesimo record da polverizzare e nuove vette da raggiungere, staccando Delvecchio e Da Costa nel numero di reti realizzate in una stracittadina di campionato.

Insomma, la sfida sul web è iniziata da tempo, adesso si aspetta il campo e il verdetto che scriverà per la città di Roma.