Tutto in novanta minuti. L'orizzonte di una coppa e la gioia di una stagione condensati nel derby della Capitale. Roma-Lazio è uno sguardo verso un presente che decide il futuro, tra dubbi in panchina e amore ritrovato, con un Olimpico spogliato dalle barriere e una cornice di pubblico pronta a dare spettacolo. “È la partita più importante”, il web laziale non usa mezze misure, il viaggio è veloce e porta direttamente al fischio d'inizio di un match che segnerà il destino di una delle due squadre.
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Roma-Lazio, il web biancoceleste: “Dobbiamo umiliarli. Noi come lo Slavia Praga…”
Una partita che vale una stagione, il tifo laziale si prepara con i soliti dubbi: "I poteri forti faranno di tutto per farli passare. Occhi aperti su arbitri e raccattapalle"
"Servirà avere la massima attenzione perché sono convinto che la faranno sporca e le proveranno tutte per farli passare". Una sindrome di accerchiamento che affonda le radici in un passato non troppo definito, portando con sé un solido bagaglio di preoccupazione nei confronti degli arbitri e delle loro decisioni: "Occhi aperti, sul serio. Dalla questione biglietti, alla curva, passando per gli arbitri e i raccattapalle, i grandi capi faranno di tutto per regalargli una soddisfazione". L'ipotesi del complotto ad altissimi livelli si rivela in uno dei post più quotati tra i forum: "Il sistema italiano sono anni che gli vuole "donare" gentilmente qualcosa e non si farà scappare questa occasione. O almeno ci proverà".
Roma brutta e cattiva, insomma, supportata dai poteri forti per rendere impari un confronto altrimenti equilibrato. Almeno secondo alcuni: "Non credo sia una questione di complotto. Piuttosto penso che alla Figc serva un'avversaria allo strapotere della Juventus ed è per questo che tentano in tutti i modi di aiutare la Roma. Attenti a quello che faranno gli arbitri contro di noi". Un trend generale che accomuna social e forum, ma sono in tanti a ritrovare lucidità con l'avvicinarsi del calcio di inizio: "Mi meraviglio della deriva che ha preso la nostra tifoseria, siamo diventati i paladini dei complotti tra banche, arbitri e giornali. Poi quando vi dicono che siete complessati, ci dovete stare...".
Poi, ovviamente, c'è anche il campo: “Dobbiamo reggere i primi venti minuti, giocando con intelligenza e mantenendo il possesso palla per farli correre a vuoto. L'eliminazione non è concepita!”. Oltre le scelte tecniche (“Spero che Inzaghi metta in campo la difesa a cinque, Immobile unica punta”), l'analisi si sposta sull'atteggiamento perfetto da mantenere per tutti i novanta minuti: “Scordatevi la Roma dell'andata, loro giocheranno alla morte”, decisiva da una parte e dall'altra, questa è una partita da studiare sotto ogni aspetto, bilanciando mente e cuore in una ricetta fatta di sostanza. “Spalletti avrà sicuramente fatto tesoro degli errori dell'andata, quindi il mister dovrà stare molto attento”. Accortezza che fa rima con catenaccio, sfruttando magari gli spazi che potrebbe concedere la Roma: “Dobbiamo giocare da provinciale, senza pensare al risultato dell'andata. Voglio vedere i giocatori avvelenati su ogni decisione arbitrale, certe partite si vincono anche con la scaltrezza e la furbizia”.
Gli appelli all'umiltà e al senso della misura si annullano tra le note festanti di chi si sente già con la finale in tasca: “Dobbiamo dargli il colpo di grazia. Dopo il 26 maggio devono avere un'altra data da ricordare per piangere”. Si accarezza il passato, anche quello remoto, per scovare momenti di riferimento nelle maledizioni giallorosse: “Dobbiamo umiliarli, per questo sogno una serata tipo Slavia Praga. Li facciamo arrivare ai supplementari e Lulic sarà il loro Vavra”.
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