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Roma-Lazio 1-2, le PAGELLE dei quotidiani: Borini ci mette l'anima, male Heinze e Josè Angel

(Redazione ForzaRoma.info) Ennesima delusione in casa giallorossa. La Roma perde anche il derby d’andata e si avvia a un campionato mediocre e fallimentare. Nella stracittadina di ieri si salva solo Borini.

Redazione

(Redazione ForzaRoma.info) Ennesima delusione in casa giallorossa. La Roma perde anche il derby d’andata e si avvia a un campionato mediocre e fallimentare. Nella stracittadina di ieri si salva solo Borini.

L’attaccante ci mette tutto quello che ha, tenendo viva la speranza dei tifosi dopo il suo gol nel pareggio.

 

 

IL MESSAGGERO a cura di M.FERRETTI

STEKELENBURG NG

Forse esce con un attimo di ritardo su Klose, nell’azione che porta alla sua espulsione.

TADDEI 5

Risente pesantemente dell’inferiorità numerica e spesso viene travolto, là a destra, dagli avversari. E finisce presto la benzina.

JUAN 5

Partecipa attivamente al gol di Borini, poi è protagonista negativo nell’azione che porta Mauri al gol: prima tiene tutti in gioco, poi salta fuori tempo. Per la valutazione complessiva, non possono valere alcune buone giocate tipo la rincorsa vincente su Hernanes lanciato solo soletto verso Lobont.

HEINZE 4,5

Disastroso quando da un suo errore nasce l’azione del calcio di rigore per la Lazio. Al di là di quell’episodio, non dà mai sicurezza.

JOSÈ ANGEL 4

I tifosi della Roma non meritano di veder giocare con la maglia giallorossa un giocatore (giocatore?) così scarso. Non ne azzecca una, vinto, strapazzato più dalle proprie debolezze che dalla forza dell’avversario. Un acquisto sconclusionato. Non si capisce come mai Luis Enrique l’abbia fatto giocare in una partita così delicata sotto il profilo psicologico.

SIMPLICIO 4

C’era, racconta il tabellino, ma nessuno se ne è accorto. Manovra pochi palloni, sembra nascondersi per non prendersi responsabilità. Una presenza più dannosa che inutile.

DE ROSSI 5

Risente in negativo della rivoluzione tattica post espulsione di Stek, non trova mai la posizione giusta e sbaglia troppe giocate, anche in fase difensiva.

PJANIC 4,5

Non sta bene, corricchia e, prima del cambio per infortunio (si teme uno stiramento al flessore della coscia sinistra), non riesce mai a diventare un protagonista positivo della partita della Roma.

LAMELA NG

Pochi minuti prima di lasciare il posto a Lobont. A partita finita, forse sarebbe stato il caso di pensarci un po’ di più prima di sostituirlo. Vero, Luis?

TOTTI 6

Primo tempo di sacrificio e sostanza per tentare di annullare l’inferiorità numerica; ripresa fatalmente più in affanno. Prova a trovare il gol del secondo pareggio con una deviazione di testa, ma la mira non è quella giusta.

BORINI 7

Settimo gol nelle ultime otto partite e una prestazione a tratti commovente con la Roma in inferiorità numerica. Da solo mette paura a tutta la difesa della Lazio, ingaggiando duelli ad alta velocità contro tutti. Non arretra di un millimetro, non si spaventa di nulla e di nessuno. Chiude la partita letteralmente stremato.

LOBONT 6

Para quello che deve parare, ma il sinistro in scivolata di Mauri non gli lascia scampo.

MARQUINHO 6

Ci mette un po’ a carburare poi, impiegato da esterno puro, confeziona da sinistra due pericolosi assist al centro dell’area laziale.

BOJAN 6

Entra animato da tante buone intenzioni, porta vivacità in un reparto molto stanco, si offre per le sponde. Becca immeritatamente un’ammonizione per simulazione. (mess m.ferretti)

 

GAZZETTA DELLO SPORT a cura di R.PALOMBO

STEKELENBURG 5 La regola sarà pure sbagliata e la difesa fa sempre acqua, ma un portiere esperto non deve mettersi nella condizione di prendere rigore e rosso dopo appena 8 minuti. LOBONT 5,5 Rileva Lamela e prende il posto di Stekelenburg, potrebbe fare di più sul gol di Mauri, respinge su Gonzalez. TADDEI 5,5 «Contra» Mauri, ma se lo perde colpevolmente sul 2-1. Però combatte, spinge cercando di attutire l'effetto inferiorità, è suo il cross da cui nasce l'1-1. JUAN 5,5 Partecipa colpendo la traversa al gol di Borini e leva a Hernanes una palla-gol, ma si fa infilare dal contropiede dell'1-0 e sbaglia il tempo del colpo di testa sul 2-1. Esemplare il modo con cui reagisce ai cori razzisti. BOJAN 6,5 Rileva Juan e spara un quarto d'ora di buona intensità, guadagnando punizioni e costringendo Scaloni al rosso. HEINZE 5,5 È suo l'errore in disimpegno che fa partire l'azione da cui scaturisce l'1-0. Nel finale guida la difesa a tre. J. ANGEL 5 Perde il duello con Gonzalez, spinge ma portando sempre troppo palla. Con Taddei e Heinze finisce nella difesa a tre. SIMPLICIO 6 Bene nel primo tempo, quando c'è subito da rincorrere il risultato. Spizza di testa il cross di Taddei da cui nasce l'1-1. Scoppia nella ripresa. DE ROSSI 6,5 Fa il suo nel rotear di bulloni del centrocampo e chiude qualcuna delle falle che si aprono dietro. Ma Hernanes gli gioca sui piedi e lo limita assai. PJANIC 5 Quasi un'ora in campo, ma è irriconoscibile. Si vede che non sta bene e che ha bisogno di tirare il fiato. MARQUINHO 6 Rileva Pjanic e mostra una evidente, maggiore vivacità. È suo nel finale il cross millimetrico sul quale Totti sfiora il clamoroso 2-2 di testa. TOTTI Trequartista, ma anche mediano e centravanti. Si mette la Roma sulle spalle e le prova tutte, sfiorando due volte il gol. I nervi lo tradiscono solo nei minuti finali, ma prima è soltanto di esempio. LAMELA s.v. Gioca appena otto minuti. BORINI 7 Il solito golletto rapinoso e una capacità di pressare e disturbare la ripartenza delle altrui azioni che non ha eguali. All. LUIS ENRIQUE 5,5 Non ci sentiamo di buttargli la croce addosso, anche se l'azzardo della difesa a tre poteva essere tentato subito, senza sacrificare Lamela. La difesa era e resta un disastro.

 

IL ROMANISTA a cura di D.GIANNINI

STEKELENBURG SV Non fai in tempo a compiacerti di quella presa sicura sul tiro di Matuzalem che arriva il rosso. Tutti ne parlano, i replay lo analizzano, lui ne è sicuro e lo urla “non è fallo

TADDEI 5 - Confusionario, arruffone,magari volenteroso ma certamente impreciso. Sbaglia tanto e non riesce a trovare mai la profondità. Finisce da centrale dove non va neanche male

JUAN 10 - Sbaglia sul gol di Mauri. Vero. Ma prima e dopo era stato grande, grintoso come i romanisti lo hanno visto poche volte. Ma soprattutto come i laziali non lo possono vedere. Arrivano i buu, vergognosi sempre, ancora di più nel giorno della maglietta del “no” al razzismo. Lui li zittisce e questo conta più di tutto il resto.

HEINZE 5,5 - La ripartenza sul primo gol, la punizione da cui nasce il secondo.A volte la differenza tra una bella giornata e una da dimenticare la fanno gli episodi. Anche se sai cos’è il derby, anche se quegli altri li sai prendere a sportellate.

JOSE ANGEL 5 - Passi (anzi no,ma facciamo finta di sì) l’ennesima prestazione insipida, senza uno spunto in avanti, senza un acuto. Ma quell’ultima palla buttata a casaccio sulla fascia che cosa era?

PJANIC 4,5 - Non era al meglio per i postumi dell’amichevole contro il Brasile (ma perché spremersi a 4 giorni dal derby?) e si è visto. Sbaglia e dà il via all’azione dell’espulsione che decide la partita. E sbaglia quasi tutto il resto, come a Bergamo. Un doppio clamoroso salto indietro.

DE ROSSI 6 - Bello quell’abbraccio a Juan nel momento più difficile. «Stai tranquillo». Quella tranquillità che è riuscito a mettere in campo anche lui. L’ha vissuto meglio questo derby, ha gestito le emozioni. Ha sbagliato poco (tranne quella chiusura nel primo tempo in cui lo salva Juan), non ha perso la testa. La partita sì. E il resto, purtroppo, conta poco

SIMPLICIO 5 - La sua presenza in campo non ha fatto da talismano. L’unica fortuna è quella che ha lui quando Juan lo salva dall’ira dei tifosi fermando Hernanes lanciato da un suo passaggio scellerato.

BORINI 7 - Sembra un effetto speciale. Altrimenti non si spiegherebbe come fa ad andare al doppio della velocità di chiunque altro. Per un tempo Bergonzi si sente meno in colpa di aver rovinato partita e giornata perché lui fa dimenticare l’inferiorità numerica. Ogni pallone è suo, compreso quello della punizione da cui nasce il gol che stavolta neppure il guardalinee di Milan-Juve avrebbe potuto non vedere.

TOTTI 6 - Una partita difficile da subito. Un derby a rincorrere, senza poter inventare. E allora si mette a fare legna, a prendere calci, a fare il centravanti. E lo fa pure bene. Un tiro che da 30 metri che esce di poco, un colpo di testa che esce di niente.

LAMELA SV - Al calcio d’inizio è già nella loro metà campo. Che voglia aveva di giocare il derby? Non lo sapremo mai: il rosso a Stek, la sostituzione e il peggior compleanno possibile.

LUIS ENRIQUE 5 - «Mi dispiace che non posso mai giocare il derby in 11, una volta. Non chiedo tanto». Sfortuna? Non può essere solo quello. Come forse non lo è se prendi ancora gol su calcio piazzato

LOBONT 5,5 Un tiraccio di Gonzalez respinto di pugno, uno di Mauri parato a terra, e il gol su cui non ha particolari colpe. In fin dei conti non tanto lavoro per 80 minuti di derby in 10 contro 11.

MARQUINHO 5,5 Prima l’impatto col campo nel disastro generale di Bergamo, poi quello con un derby in inferiorità numerica. Sarebbe stato strano se fosse riuscito a fare la differenza. In effetti non l’ha fatta.

BOJAN 6 Un sorriso no. Dopo un derby perso è impossibile farlo. Ma il suo impatto sulla partita è almeno una speranza per il futuro.

 

CORRIERE DELLO SPORT a cura di L.FERRAJOLO

6,5 Borini

L'unico della Roma che gioca da derby: aggressivo, arrembante sulla fascia e pronto a mettere il tap in del provvisorio pareggio. I compagni lo assistono poco e nella ripresa lo cercano paradossalmente con palloni alti. E' in gran vena e si conferma tra gli acquisti più indovinati.

6 Pjanic

Uno dei pochi che ragiona. Non è colpa sua se Matuzalem gli porta via il pallone sul contropiede che decide la partita: rigore ed espulsione di Stekelenburg. L'errore, imperdonabile, è di Heinze. Nella ripresa lascia a mezz'ora dalla fine per problemi muscolari. E la confusione nella Roma aumenta.

5,5 Juan

Ha tutta la nostra solidarietà per i cori razzisti che lo inseguono. Reagisce con un gesto garbato e con grande carattere, però alterna cose buone ad errori pesanti. In occasione del rigore si fa superare in velocità da Klose e sul gol del 2-1 si dimentica di Mauri. Il pari provvisorio di Borini arriva in buona parte per merito suo.

5,5 Simplicio

Fa molta confusione, ma non si ferma mai.

5,5 De Rossi

Non è il solito, non svetta in difesa e non si vede mai in appoggio. L'avvio choc forse lo condiziona, finisce col fare il terzo centrale, giocando a contatto con Heinze e Juan, mentre servirebbe anche la sua spinta.

5,5 Lobont

Entra a freddo e sul rigore di Hernanes non ha scampo. Poi una respinta di pugni, poco lavoro e poca gloria.

5,5 Totti

Poco ispirato, si batte con rabbia, ma non con la classe che ha. Guadagna molte punizioni, ingaggia duelli acri che molte volte Bergonzi non riesce nemmeno a decifrare. Nel finale butta via il pallone del 2-2, incornando male da due passi.

5 Stekelenburg

La sua uscita su Klose, punita con il rigore e con il rosso, pesa come un macigno sulla partita, ma non sarebbe giusto scaricare su di lui le responsabilità di una squadra che troppo spesso consente agli avversari di arrivare davanti alla porta. In questa occasione forse anche lui avrebbe dovuto usare di più la testa, perchè rischiare l'espulsione in avvio, come è successo, non è una grande idea.

5 Taddei

Generoso sulla fascia destra, ma troppi errori nei passaggi, errori che spesso aprono il contropiede laziale. Del resto lui non è un difensore e se si adatta con una certa fatica è anche normale.

5 Heinze

Un suo erroraccio a centrocampo lancia il contropiede laziale che squarcia la Roma e la partita. Errore imperdonabile per uno della sua esperienza.

5 Josè Angel

Spinge, male però, non mette mai un bel cross. Ha i tempi negli inserimenti, ma non salta poi l'uomo e l'azione si ferma. Troppo tenero, troppo “pischello” in un derby che i laziali giocano con lo spirito giusto.

5 Luis Enrique (all.)

Perde due derby su due ed è fuori da tutto . Può succedere in una stagione come questa, dopo una rivoluzione. Si lamenta, perchè gioca i due derby con l'uomo in meno, ma di chi è la colpa? E vista la qualità modesta dei difensori, non è forse il caso di cambiare qualcosa, senza per questo rinnegare la filosofia di gioco? Un po' di elasticità a volte non guasta.

5 Marquinho

Per ora è un pesce fuor d'acqua. Entra al posto di Pjanic e con lui il centrocampo non va certo meglio. Difficile per ora anche inquadrarlo, capire che giocatore ha preso la Roma.

 

IL TEMPO a cura di A.AUSTINI

Stekelenburg 5

Dopo sette minuti gli si presenta davanti un dilemma da sciogliere in pochi attimi: esco su Klose e o lo lascio passare? L'istinto gli suggerisce la prima opzione, il pallone non lo tocca, la gamba del tedesco sì. Col senno di poi è facile dire che sarebbe stata meglio scegliere la seconda via.

Taddei 5

Riportato a destra, dove gravitano Mauri e il timido Garrido, come al solito non si risparmia dal punto di vista agonistico ma commette una quantità di errori inaccettabili

La qualità non si compra e lui ne ha davvero poca. Della serie: i nodi vengono sempre al pettine.

Juan 5.5

È davvero complicato dare un giudizio sulla la sua partita. Ha pesanti responsabilità nell'azione che porta al rigore: si fa girare intorno da Klose e ha una reazione da bradipo. Passa sopra la sua testa anche il pallone diretto a Mauri per il gol del 2-1. Il resto della prestazione, però, è ai limiti del commovente. Chiude, anticipa, ringhia, compie recuperi miracolosi e resta in campo fino a quando lo sorregge l'unico ginocchio rimasto in funzione.

José Angel 6

Una delle migliori prestazioni stagionali arriva nel giorno più triste. Ci mette personalità e voglia, la Roma non a caso sfonda solo da quella parte. Dietro soffre Gonzalez, ma senza combinare disastri. Un puntino di luce nel buio pesto che avvolge la squadra giallorossa.

Simplicio 5

Invocato a furor di popolo per i precedenti fortunati nei derby, Luis Enrique sceglie proprio lui ma non riceve granché in cambio. Trotterella, non cambia mai marcia e regala palloni agli avversari, compreso un clamoroso assist a Hernanes che si invola da solo verso la porta romanista.

De Rossi 5

Il derby, per lui, già di per sé è un bell'«impiccio». Troppa tensione, troppe cose a cui pensare oltre a cosa fare in campo. In più, stavolta la partita arriva dopo una settimana difficile a livello personale per la storiaccia di Bergamo. Il risultato è un primo tempo disastroso, in cui gioca contratto e si fa notare solo per errori grossolani. Nella ripresa Luis Enrique «alza» la sua posizione e le cose vanno un po' meglio. Nel complesso è però ben lontano dalla sufficienza.

Pjanic 5

Non sta bene e bisogna ringraziare anche la nazionale bosniaca che non gli ha risparmiato 80 minuti di un'amichevole. Gioca meno di un'ora ben al di sotto dei suoi livelli e senza lasciare la minima impronta.

Totti 6

Ci mette tanto orgoglio e non ha modo di aggiungere qualità alla partita, ovvero fare le cose che gli riescono meglio. A parte un destro da fuori e un colpo di testa uscito d'un soffio, della sua prestazione si ricordano soprattutto il pressing, i duelli di «tigna» a centrocampo e i palloni giocati davanti alla difesa. Un derby malinconico, soprattutto per lui.

Lamela sv

Al debutto nel giorno del ventesimo compleanno, sembrava la situazione perfetta e invece le emozioni finiscono dopo sette minuti. Luis Enrique sceglie lui per il cambio dopo l'espulsione. Unica consolazione: ha davvero tanto tempo per rifarsi

Lobont 6.5

Spiazzato da Hernanes, bucato da Mauri senza colpe. Lascia in partita la Roma con due interventi disperati.

Marquinho 5

Né carne, né pesce. Entra e non combina praticamente nulla: poco reattivo in fase difensiva, timido dalla metà campo in su. Finora ha le sembianze di un oggetto misterioso.

Bojan sv

La mossa della disperazione. In pochi minuti dà il suo con accelerazioni che illudono la Roma di potercela ancora fare.

 

Luis Enrique 6

Il secondo derby sembra la prosecuzione del primo: un incubo

L'espulsione di Stekelenburg dopo sette minuti distrugge subito i suoi piani. Risistema la Roma «monca» con un cambio logico e fino al 2-1 di Mauri, tutto sommato, la squadra riesce a reggere il confronto nonostante l'uomo in meno. Nel momento in cui servirebbe un colpo individuale nessuno esce dallo spartito e arriva l'inevitabile sconfitta. Difficile trovare precise responsabilità per il ko di ieri, il discorso da fare è più ampio e riguarda i limiti strutturali di una squadra che appena la partita si mette male non riesce mai a riportarla dalla sua parte. La classifica rispecchia i valori di una Roma che andrà per forza di cose migliorata.

 

 

Affrontare la Roma incute sempre timore perché ha grandi palleggiatori e propone un gioco offensivo, per fare questo tipo di gioco spinge molto sugli esterni, sono giocatori molto offensivi, questo assetto tattico lascia centrali di difesa uomo contro uomo, può lasciarti qualche spazio, la Roma quando fa partite di grande intensità fa 3-4 gol.

Come si fa a dire di no a una società come la Lazio? Bisogna vedere quali saranno le intenzioni della società, abbiamo l’esperienza sufficiente per andare avanti, l’importante è che ci sia la sintonia con la squadra e la società.

Nell’arco di questo campionato facevamo i conti con preparatore atletico abbiamo cambiato costantemente, questo è un mosaico, abbiamo cambiato modulo e modo di giocare con rendimento sempre alto. C’è stata una crescita costante, è fondamentale l’accordo che c’è all’interno, si vogliono bene tra di loro e il rendimento è dovuto anche a questo.

È particolarmente penalizzante, il portiere v sempre sulla palla non sull’uomo, ieri netto rigore e netta espulsione, bisognerebbe capire quanto veramente va sull’uomo. Si falsa l’andamento della gara, quando dai il rigore è la pena massima.

I sistemi di gioco propensi alla fase offensiva, affrontano gli avversari uno contro uno. Squadre importanti sono venute un po’ meno, si avvantaggiano le squadre di media classifica.

Penso che debba recuperare quei 6-7 giocatori e continuare a crederci abbiamo dimostrato di avere grandi qualità, nello scontro con il Milan per esempio non abbiamo perso.

Abbiamo la Juvetus a tiro, faremo il massimo anche se so società importanti, noi abbiamo però un gruppo che sta sorprendendo, penseremo partita dopo partita.