In casa Roma, dopo i soli due punti conquistati nelle ultime tre partite, è momento di riflessione. Settimo posto in campionato, playoff di Europa League e un attacco a dir poco inceppato ma alcuni numeri invitano alla riflessione. Secondo una particolare statistica i giallorossi hanno raccolto molto meno di quello che avrebbero potuto ottenere. Analizzando infatti gli expected points, ovvero i punti che una squadra avrebbe dovuto ottenere in base ai suoi expected goals confrontati con quelli dell'avversario, la Roma si troverebbe al secondo posto in classifica, a pari merito con l'Inter e ad un solo punto di distanza dal Napoli capolista. I giallorossi infatti, seguendo sempre questa statistica, avrebbero dovuto conquistare 32 punti in campionato, 5 in più rispetto a quelli reali. Discorso inverso per la formazione di Spalletti e per la Lazio che dovrebbero avere rispettivamente 8 e 9 punti in meno. In Europa solo altre sei squadre hanno una differenza così ampia tra i punti conquistati e quelli "virtuali" ovvero il Brighton, il Leeds, il Wolverhampton, il Celta Vigo, lo Stoccarda e lo Schalke. Eccezion fatta per la formazione di De Zerbi, settimo in Premier League come la Roma, tutti gli altri club si trovano nei bassi fondi del proprio campionato.
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Roma, l’attacco ha tradito: per gli expected points saresti da secondo posto
I numeri dell'attacco
—Il ritardo in classifica dei giallorossi, è facilmente spiegabile dallo scarso rendimento dell'attacco. Tolto Dybala, i gol in campionato del reparto offensivo sono appena 6 di cui tre realizzati nello stesso match (Zaniolo, Volpato, El Shaarawy contro il Verona). Solo Abraham ha timbrato più volte il cartellino in Serie A, segnando però appena tre gol (Juventus, Empoli e Sassuolo), troppo pochi per un attaccante che viene da 27 reti nell'anno precedente. L'inglese è infatti il calciatore con più "big chance fallite" in campionato (10). Dietro di lui solo Osimhen e Lautaro Martinez (9) che però hanno già realizzato rispettivamente 9 e 7 gol. Nel complesso la Roma è la squadra con la maggior differenza tra reti realizzati e "expected goals". A questo punto della stagione infatti, le reti in campionato dovrebbero essere già 30, 12 in più di quelle effettive. Nessuna squadra nei maggiori campionati europei si avvina a questi numeri negativi. In Serie A, la seconda formazione peggiore è la Sampdoria ultima in classifica, che avrebbe dovuto realizzare quasi 6 gol in più di quelli realmente segnati.
Marco Di Cola
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