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Roma, l’attacco delude: Shomurodov è un flop e Mourinho lo boccia

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Abraham il miglior marcatore con 8 gol, poi c’è Pellegrini a 6. La squadra si rifugia in mediana per vincere le partite

Redazione

Se contro il Cagliari all’Olimpico è arrivata una boccata d’ossigeno per la classifica della Roma di Mourinho, l’attacco, Abraham escluso, non riesce a liberare anidride carbonica. Tolto il centravanti inglese, che in A ha realizzato 8 reti ed è settimo nella classifica marcatori, i connotati del reparto offensivo stanno scioperando in questa stagione. Dopo l’ex Chelsea infatti, il secondo goleador della Roma è Pellegrini a quota 6. Mkhitaryan e Zaniolo, giusto per citare i calciatori dal profilo realizzativo solitamente più corposo, hanno realizzato 4 gol in 2. Davvero troppo poco. L’armeno ha lo stesso numero di reti di Ibanez e cioè 3, e come se non bastasse, ha segnato meno di Bajrami, Fabian Ruiz, Criscito, Cuadrado e gli stessi gol di Messias, che non è nemmeno un titolare inamovibile del Milan. Neppure i giocatori che subentrano riescono ad incidere. Alla Roma è rimasta incorporata l’arma delle palle inattive visto che i saltatori fanno la loro figura in attacco, ma Smalling non può avere lo stesso numero di gol di El Shaarawy (2). Il faraone era partito come asso della manica dalla panchina, ma il calo di rendimento dovuto anche al Covid, gli sta facendo proseguire la stagione con il freno a mano tirato. “A Felix non gli si può chiedere di più”, Mourinho dixit, con il ghanese che si sta comportando bene quando viene chiamato in causa e che comunque ha già regalato una vittoria alla squadra.

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L’uzbeko non punge ed è impaurito, il centrocampo ci mette una pezza

E gli altri? Shomurodov, il secondo acquisto dell’estate dopo Rui Patricio, sta deludendo le premesse. Diciotto partite in Serie A con la nuova maglia e 2 reti. E’ vero, non sono 18 da titolare, però in 548 minuti l’uzbeko ha avuto diverse occasioni per mettere la palla nel sacco. Fino ad ora ha segnato contro il Venezia e contro la Sampdoria all’Olimpico nell’ultima gara del 2021. Ieri contro i sardi ha avuto un paio di occasioni nitide per mettere al sicuro il punteggio, ma le conclusioni sono state deboli e di scarsa precisione. Come se gli fosse stato disinnescato il colpo del k.o. I tifosi avevano iniziato ad apprezzare le sue qualità ad inizio stagione - vedi la rete contro il Trabzonspor e l’ingresso super contro la Fiorentina nella prima di campionato - e ora il suo rendimento sta via via facendo ricredere in molti. E’ improvvisamente insicuro di sé e con la paura di sbagliare quando ha il pallone tra i piedi. Mourinho ha provato a scuoterlo sia a parole nel post partita contro la Juventus, che ieri, quando faceva su e giù nell’area tecnica nel tentativo di spronarlo. Arrivato per 17,5milioni, Shomurodov dopo poco più di un girone, è stato superato da Felix nelle gerarchie e sta inclinando vertiginosamente le sue prestazioni. Pellegrini e Veretout anno realizzato 10 reti in 2, con lo Special One che nella conferenza di vigilia ha confermato lo stato di forma insufficiente del francese (ieri non ha fatto come Abraham a Torino per calciare il penalty) ma che allo stesso tempo ha ribadito l’importanza delle sue qualità. Una la marcatura di Cristante, al quale non si può chiedere troppo di più visto che a differenza di quando giocava nell’Atalanta, ha compiti diversi. Ieri sera la rete di Sergio Oliveira ha salvato il reparto offensivo, il quale complessivamente in campionato conta 18 reti, una in più di Immobile, che guida la classifica. Questo dato passa inosservato fino a quando arrivano i 3 punti, eppure bisogna correre presto ai ripari perché la stagione è ancora lunga e l’attacco ha bisogno di respirare gol. Mourinho non è stato mai un difensivista e da sempre, quando c’è bisogno, non si fa scrupoli ad inserire un quantitativo robusto di calciatori offensivi. Lo ha fatto spesso in Inghilterra con Chelsea, Manchester, Tottenham e in Spagna con il Real Madrid. Lo faceva con l’Inter e lo sta facendo anche con la Roma. Basti pensare che contro la squadra di Mazzarri, fino a prima del cambio forzato Pellegrini-Veretout, c’erano Oliveira, Mkhitaryan, Abraham, Felix e Zaniolo ma la Roma ha vinto di misura, e su questo lo Special One dovrà riflettere.

Gianluigi Pugliese