Manu Koné si è preso definitivamente la Roma. Nella migliore partita stagionale della squadra, il centrocampista francese ha fatto nuovamente vedere tutte le sue caratteristiche, quelle che avevano fatto innamorare e convinto De Rossi a portarlo nella Capitale. L'ambientamento non è stato semplice, così come non è stato immediato capire, per tifosi ed addetti ai lavori, che tipo di giocatore fosse ma adesso è tutto più chiaro e le panchine con Juric sono un lontano ricordo. Non Dovbyk, non Soulé e ancor meno Hummels ed Hermoso: se al mercato della Roma si può anche solo pensare di dare una sufficienza, è grazie al suo acquisto che finirà per essere uno dei migliori degli ultimi anni. Arrivato per circa 20 milioni di euro, il valore del suo cartellino si è già alzato notevolmente nonostante il pessimo avvio di stagione della Roma. Nel nord di Londra ha dato un saggio di tutte le sue qualità e chissà che quel "bonjour" di Ranieri durante la rifinitura non sia stato la scintilla giusta per fargli mettere in campo una prestazione di assoluto livello che ha mandato in estasi i tifosi: "Dominante", "Mostruoso". Questi sono i commenti più gettonati dei romanisti sui social.
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Roma, l’ascesa di Koné: dalle panchine con Juric al dominio con il Tottenham
I numeri della partita e i paragoni con i centrocampisti del passato
—E' stato l'uomo ovunque del centrocampo e Ranieri, conoscendone le capacità di interdizione, gli ha schierato vicino Paredes in una coppia tanto diversa quanto efficace (almeno ieri). Il francese ha chiuso il match con l'87% di passaggi riusciti, 11 palloni recuperati, il 100% dei duelli aerei vinti ed un gol sfiorato ma la sua caratteristica principale, è e rimane la conduzione di palla. E' stato infatti il migliore della Roma per metri percorsi palla al piede palla, il secondo in tutta la partita dopo Kulusevski. E' stato inoltre il terzo giocatore giallorosso per passaggi ricevuti e tocchi di palla, numeri che ne sottolineano anche l'importante in fase di costruzione. C'è chi lo ha paragonato a Kanté dopo l'ottima prestazione a San Siro contro l'Italia, ma rimanendo in casa Roma un centrocampista così dominante non si vedeva da tempo. L'ultimo era stato Matic che era però a fine carriera e ancor prima Strootman e soprattutto Radja Nainggolan. Al paragone con il belga qualcuno storcerà di sicuro la bocca ma il francese ha tutte le carte in regola per arrivare a quei livelli , anche se a mancare è ancora la capacità di essere decisivo anche in zona gol. Ieri ha sui piedi la palla del pareggio a 20 minuti dalla fine ma la spreca spedendo fuori di millimetri. Più in generale in stagione ha tentato solamente 11 volte il tiro in porta realizzando un solo gol (peraltro inutile contro la Fiorentina). Ranieri e tutta la Roma si godono il miglior acquisto delle ultime sessioni di mercato, un giocatore dominante e che può diventare un punto fermo per gli anni a venire.
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