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Roma, largo ai giovani: Crescenzi e Bertolacci pronti al grande salto

(di Alessio Nardo) Con il sospiratissimo sì di Luis Enrique si spalancano le porte del futuro giallorosso. Un percorso nuovo, innovativo e intrigante. Puntare a vincere sì, ma non attraverso fuoriuscite di denaro scellerate e assai stonate in...

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(di Alessio Nardo) Con il sospiratissimo sì di Luis Enrique si spalancano le porte del futuro giallorosso. Un percorso nuovo, innovativo e intrigante. Puntare a vincere sì, ma non attraverso fuoriuscite di denaro scellerate e assai stonate in tempo di fair play finanziario.

Lavorare sui giovani:è questo il segreto, testimoniato dal successo di dream team europei quali Manchester United e Barcellona, due volte finaliste in Champions League nelle ultime tre stagioni. Oculata ricerca di risorse all’estero e certosino lavoro relativo al vivaio: ecco il mix giusto per costruire nel giro di qualche anno un organico di spessore e qualità, senza spendere molto. La Roma riparte da qui. Alla parola ‘vivaio’ è istantaneo il riferimento a Francesco Tottie Daniele De Rossi, autentiche perle storiche, compioni del mondo prodotti e costruiti in casa. Un immenso orgoglio per società e tifoseria. I loro eredi? Proviamo a scoprirli.

UNA STAGIONE DA PROTAGONISTI – La nuova Roma ripartirà dal 4-3-3 puntando su una rosa complessivamente giovane e completa in ogni reparto. Due uomini per ruolo, scelte coraggiose e affascinanti per Luis Enrique. Meticoloso lavoratore, l’ormai ex tecnico del Barça B porterà un po’ di gente in ritiro a Riscone di Brunico al fine di studiare ogni possibile soluzione. Chi, legittimamente, auspica un ingresso in pianta stabile nel roster giallorosso è Alessandro Crescenzi, 19enne terzino sinistro reduce da un ottimo campionato di B nel Crotone. 33 presenze, stabilmente presente nell’undici titolare, il biondissimo virgulto dell’Under 21 è stato un protagonista della comoda salvezza della squadra calabrese. Considerato tra gli esterni bassi giovani più interessanti del panorama italiano, si candida ad essere il nuovo vice Riise o a prendere il posto del norvegese, forse destinato in Inghilterra in caso di buone offerte. Oltre a Crescenzi, Luis Enrique osserverà con attenzione Andrea Bertolacci, 20 anni compiuti lo scorso 11 maggio, brillante esponente del Lecce di De Canio con i suoi 3 gol in 15 presenze (indimenticabile quello realizzato alla Juventus). Jolly di centrocampo, può adattarsi alla grande nella mediana a tre ‘pensata’ da Luis Enrique. Assieme a Perrotta e Brighi andrebbe a costituire un validissimo parco alternative.

ALTRI RIENTRI – Oltre a Crescenzi e Bertolacci, rientreranno a Trigoria altri giovani reduci da prestiti più o meno fortunati. Non tutti resteranno, molti non partiranno nemmeno per il ritiro di Riscone. Il romeno Adrian Stoian, 20 anni, ha vissuto momenti di alti e bassi a Pescara, venendo impiegato dal mister Eusebio Di Francesco in sole dodici occasioni, realizzando una rete (il 12 marzo contro il Grosseto). Destino ancor più beffardo per Simone Sini, classe ’92, compagno di Bertolacci a Lecce. Schierato da titolare all’esordio in campionato contro il Milan a San Siro (4-0 il risultato finale con doppietta di Pato), il centrale difensivo è stato immediatamente bocciato da Gigi De Canio. Solo un’ulteriore presenza per lui, a Palermo. Agrodolce il campionato di Marco D’Alessandro, esterno d’attacco di buone potenzialità: 11 presenze nel Bari di Ventura in A, poi il passaggio al Livorno a gennaio e 13 apparizioni in Serie B. Da valutare le posizioni di altri tre giovani, reduci da esperienze in Lega Pro: il portiere Valerio Frasca, il difensore Alessandro Malomo e l’attaccante Filippo Maria Scardina (un gol ufficiale con la maglia della Roma in Europa League contro il CSKA Sofia). Senza dimenticare il 19enne Stefano Pettinari, grandissimo talento finito un po’ in disgrazia dopo i sei mesi deludenti nel Siena di Antonio Conte.

BENEDETTA PRIMAVERA – Sono tanti i gioiellini presenti nell’attuale Primavera guidata da Alberto De Rossi, capace di arrivare in finale di Coppa Italia (persa contro la Fiorentina) e in semifinale dei playoff scudetto. I ‘senatori’ sono certamente i due classe 1991: Sebastian Mladen, centrale difensivo romeno al centro di un piccolo giallo qualche mese fa (sarebbe dovuto rientrare in patria, ma è rimasto a Trigoria proseguendo la sua avventura agli ordini di De Rossi senior), e capitan Alessandro Florenzi, al debutto ufficiale in Serie A lo scorso 22 maggio contro la Sampdoria all’Olimpico. Il ragazzo più conosciuto del gruppo è Gianluca Caprari, 18 anni ancora da compiere, stimatissimo da Montella e già utilizzato da Topgun in prima squadra in tutte e tre le competizioni (una presenza in Champions, una in Coppa Italia e due in campionato). Resterà certamente alla Roma per farsi le ossa, così come Mirko Pigliacelli, portierino di qualità destinato ad occupare il ruolo il terzo alle spalle del nuovo titolare e del suo vice (probabilmente Lobont). Tra gli altri giovani di spicco da segnalare i terzini Stefano Sabelli e Paolo Frascatore, il difensore centrale Luca Antei, i centrocampisti Amato Ciciretti e Federico Viviani e il centravanti Mattia Montini. Con un’ultima chicca: Valerio Verre, classe 1994, bimbo prodigio di cui si parla un gran bene. Chissà che in mezzo a loro non si nascondano le stelle del futuro.