A guardarlo in campo mette paura per la sua esplosività, ma il cuore di Edin Dzeko disarma soprattutto per la dolcezza. Il Gigante Buono della Roma aveva già dimostrato la sua umanità piangendo il piccolo Eman Salic, scomparso lo scorso 16 aprile a causa del cancro. Non servivano altre prove, maiIl Cigno di Sarajevo, dopo essersi reso portavoce anche del taglio stipendi dei giocatori in aiuto alle casse del club, non si è fermato e ha continuato la sua battaglia nel sociale.
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Roma, l’amore di Dzeko agli atleti con la sindrome di Down: “Siete la prova che tutto è possibile”
Il centravanti della Roma dopo una videochat con l'Associazione della Federazione di Bosnia ed Erzegovina: "Oggi è stato un onore far parte della vostra compagnia. Edin vi adora"
Il bosniaco ha pubblicato sul suo profilo Facebook una parte della videochat che lo ha impegnato insieme all'Associazione della Federazione di Bosnia ed Erzegovina, "Vite con la sindrome di Down". Ecco il pensiero di Dzeko: "Dove arriva il calcio?! Questa è una piccola parte dell'atmosfera con i membri dell'Associazione "Vita con sindrome di Down" della Federazione di Bosnia ed Erzegovina. Alla fine ho incontrato questi grandi ragazzi e ragazze che vincono medaglie per le loro apparizioni in tutto il mondo, per loro non ci sono confini. Quelli sono solo nelle nostre teste e questi atleti, i grandi Anes, Edna, Aldina, Keno, Theo, Alia, Emma, Sarah, Faruk, Selma, Harun e molti altri, devono essere i nostri modelli. Il loro amore, la perseveranza e volontà, nonostante i problemi che affrontano, sono la migliore prova che tutto è possibile! Oggi è stato un onore far parte della vostra compagnia. Edin vi adora"
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