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Roma, la Serie A è un calvario: solo Luis Enrique peggio di Fonseca dal 2009

LaPresse

Giallorossi sconfitti anche da un'Inter già sazia. Contro le big mai così male dal 2004/05. Tutti i numeri di una stagione da dimenticare il prima possibile.

Iacopo Erba

Il campionato della Roma si è trasformato da mesi in un'agonia senza fine. I giallorossi hanno ulteriormente "impreziosito" la loro annata con la quarta sconfitta consecutiva in trasferta, serie negativa che il club non collezionava dalla stagione 2008/09.  Tutti i numeri rispetto alla scorsa annata sono peggiorati: alla 36esima giornata la squadra ha meno punti (58 invece di 64), ha segnato 7 gol in meno e ne ha subiti sul campo 6 in più. Nel complesso dal 2009 soltanto la Roma di Luis Enrique, a questo punto della stagione, era riuscita a fare peggio. Una cena indigesta che ha come ignobile portata principale il rendimento con le big: 4 punti conquistati su 33 disponibili e il rischio concreto di arrivare a fine anno senza una gioia contro le grandi del campionato. Una tale penuria non capitava addirittura dal maledetto campionato 2004/05: allora la squadra chiuse ottava, salvandosi per il rotto della cuffia e riuscendo a battere, delle avversarie più in alto di lei in classifica, soltanto il Messina. Di tutti gli esempi da emulare, certamente il peggiore possibile.

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Roma, derby ultima spiaggia ma per Fonseca anche la Lazio è indigesta

Adesso, il derby. Un'ultima occasione che i giallorossi sono obbligati a cogliere sabato prossimo. Lo sa Fonseca, che da giocatore di poker con l'acqua alla gola rilancia alla disperata: "Abbiamo molta voglia, vinciamo per i tifosi". Anche con la Lazio però il piatto piange. Il tecnico dal suo arrivo nella Capitale ha affrontato i biancocelesti 3 volte, pareggiando 1-1 due volte e perdendo quest'anno 3-0. Totale reti nelle stracittadine: 2 segnata, 5 incassate. Lo slogan di mister Paulo assomiglia più a un maldestro bluff. E forse è proprio lui il primo ad essere sollevato al pensiero di doversi alzare da un tavolo in cui non è quasi mai stato a suo agio.