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Roma: la risalita può partire dal mercato di gennaio

La partenza di Dzeko sembrava ormai ad un passo, ma è stata scongiurata proprio negli ultimissimi giorni dal dietrofront dell’attaccante bosniaco e dell’entourage giallorosso

Redazione

Passata è la tempesta: odo augelli far festa. E’ l’incipit de “La quiete dopo la tempesta” di Giacomo Leopardi, ed è anche il concetto per sintetizzare il sentimento che alberga in casa Roma all’indomani del successo di Verona. Una vittoria che ha ridato ossigeno in classifica e serenità a tutto l’ambiente,  contestualmente  alla chiusura del mercato di Gennaio.

Al momento non facile della squadra sul piano dei risultati poteva infatti sommarsi, in questa finestra invernale di mercato, il trasferimento di un giocatore di carisma e talento che avrebbe potuto ulteriormente complicare le cose. Ma così non è stato.

La partenza di Dzeko sembrava ormai ad un passo, ma è stata scongiurata proprio negli ultimissimi giorni dal dietrofront dell’attaccante bosniaco e dell’entourage giallorosso. E’ partito invece per Londra, sponda Chelsea, Emerson Palmieri. Un sacrificio tutto sommato accettabile per la Roma, che ha messo a segno un importante plusvalenza incassando ben 20 milioni (più 5 di bonus) per un giocatore non imprescindibile nello scacchiere di Eusebio Di Francesco. Da qui la Roma deve ripartire con rinnovata fiducia, riprendendo il cammino di inizio stagione.

Scommetteremmo su una pronta risalita della Roma? Probabilmente sì, anche perché le quote per i prossimi successi dei giallorossi sono molto allettanti. Potete trovare maggiori informazioni a riguardo tramite recensioniscommesse.com.

Lo stato di salute della squadra

Non un periodo brillante dicevamo, almeno prima della trasferta al Bentegodi. La Roma sembrava aver smarrito le certezze dei primi mesi della gestione Di Francesco, quando i giallorossi erano apparsi molto solidi e concentrati, sia in campionato che in Champions League. Se è vero che la squadra non ha mai entusiasmato dal punto di vista offensivo, è anche vero che Di Francesco aveva saputo trovare sin da subito una quadratura e un equilibrio difensivo a tratti stupefacenti. Sia in campionato che in Champions League la Roma ha fatto della solidità il suo punto fermo, almeno fino a Dicembre. Merito di un Alisson in strepitosa forma tra i pali, ma anche di una difesa e di un centrocampo che funzionavano bene come meccanismo collettivo. Da lì in poi qualcosa sembra essersi incrinato. Sono arrivate un paio di sconfitte interne (contro Atalanta e Sampdoria) che hanno fatto suonare un campanello d’allarme a Trigoria. La scarsa vena di alcuni giocatori fondamentali come Nainggolan e Perotti, molto più pimpanti ad inizio stagione, è venuto subito all’occhio minando le certezze del gruppo. La non chiarissime situazione societaria ha fatto il resto, e i risultati negativi sono stati una diretta conseguenza.

Anche il reparto offensivo ha balbettato parecchio: Schick, costellato dagli infortuni, sembra ancora un corpo estraneo all’interno della squadra. Dzeko è stato messo molto meno in condizione di essere pericoloso e i vari, Defrel, El Shaarawy e Under non hanno inciso come ci si aspettava. Almeno fino a ieri. Il primo centro in maglia giallorossa del giovane attaccante turco sembra infatti il segnale più incoraggiante in questa fase della stagione.

Le soluzioni di Di Francesco e il finale di stagione

Di Francesco vuole proseguire per la sua strada e non intende fare un passo indietro, nemmeno di fronte ai malumori della piazza. Il tecnico ex Sassuolo ha apportato una modifica al modulo usando il 4-2-3-1, puntando forte su Dzeko anche quando il bosniaco aveva di fatto le valigie in mano. Il fatto che il bomber giallorosso non abbia lasciato la capitale è un segnale positivo per tutto l’ambiente: la stagione è ancora lunga e c’è tempo per cambiare marcia. Ci si aspetta un salto di qualità dagli appannati Perotti e Nainggolan, ma anche i giovani (Pellegrini, Under, Gerson) e la vecchia guardia (De Rossi, Strootman, Florenzi) devono dare necessariamente qualcosa in più.

Il quarto posto, l’ultimo utile per centrare la qualificazione in Champions Leauge, appare ampiamente alla portata dei giallorossi.  Proprio dalla Champions potrebbe arrivare quella spinta necessaria in termini di entusiasmo e motivazioni per riprendere a macinare punti in campionato. La sfida degli ottavi contro lo Shakhtar Donetsk (andata il 21 Febbraio, ritorno il 13 Marzo) non sembra infatti proibitiva, a patto che si torni ad ammirare la Roma della prima parte di questa stagione.