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Roma, la relazione semestrale del 31 dicembre 2020: 98,698 milioni in ricavi

LaPresse

Resa nota la relazione consolidata a fine 2020, questo il comunicato

Redazione

La Roma ha reso nota la propria relazione finanziaria semestrale consolidata al 31 dicembre 2020. Questo il comunicato del club:

“La perdita di gruppo al 31 dicembre 2020 è pari a 74,8 milioni di euro, rispetto alla perdita di 87 milioni di euro del primo semestre del precedente esercizio. In particolare, l’esercizio 2020/21 risente dell’impatto delle modifiche introdotte dalla FIGC nell’ambito del contrasto degli effetti dovuti alla diffusione del Covid-19, che hanno rideterminato la durata della stagione sportiva 2019/20 in via straordinaria della durata di 14 mesi, dal 1° luglio 2019 al 31 agosto 2020, mentre la stagione sportiva 2020/21 sarà di 10 mesi, dal 1° settembre 2020 al 30 giugno 2021. Pertanto, taluni costi e ricavi legati alla disputa delle gare della stagione 2019/20 hanno trovato la propria competenza economica nell’esercizio 2020/21, e nel semestre chiuso al 31 dicembre 2020 sono inclusi ricavi per 29,6 milioni di euro e costi operativi per 9,8 milioni di euro, legati alla disputa delle ultime gare tra Serie A ed Europa League dopo il 30 giugno 2020, contabilizzati per competenza nel Semestre”.

Il totale dei ricavi è pari a 98,698 milioni di euro (94,641 milioni al 31 dicembre 2019): “I ricavi derivanti dai diritti televisivi del campionato di Serie A e Coppa Italia sono pari a 52,7 milioni di euro (43,2 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e comprensivi della quota di diritti TV riconosciuta alle squadre che partecipano alla UEFA Europa League. Si segnala che 20,8 milioni di euro sono relativi alla contabilizzazione per competenza di quella parte di proventi legati alle gare di campionato 2019-20 disputate nei mesi di luglio e agosto 2020, al netto dei quali, i proventi risultano inferiori di 11,3 milioni di euro rispetto al primo semestre del precedente esercizio a causa del minor numero di gare disputate nel periodo.

La partecipazione alla UEFA Europa League 2020/21, unitamente ai proventi derivanti dalla partecipazione agli ottavi di finale della UEFA Europa League 2019/20 disputati nel mese di agosto 2020, hanno generato complessivamente ricavi per 15,3 milioni di euro (15,4 milioni di euro, al 31 dicembre 2019). A tale riguardo, tra i Ricavi da gare sono contabilizzati 7,3 milioni di euro per participation e performance bonus relativi alla partecipazione e ai risultati sportivi conseguiti (6,7 milioni di euro, al 31 dicembre 2019, di cui 1,6 milioni di euro relativi a biglietteria per le gare casalinghe). Tra i ricavi per diritti televisivi sono contabilizzati 8 milioni di euro relativi al Market pool e al c.d. Club Coefficient riconosciuto dalla UEFA (8,7 milioni di euro, al 31 dicembre 2019).

I ricavi derivanti da sponsorizzazioni sono relativi ai contratti di partnership con Qatar Airways e Hyundai Motors, oltre che al contratto di partnership pluriennale sottoscritto nel settembre 2020 con IQONIQ Group Sarl. La flessione rispetto al semestre del precedente esercizio è essenzialmente dovuta al venire meno dei ricavi generati dal contratto di sponsorizzazione tecnica con NIKE, risolto consensualmente nel luglio 2020 e sostituito da un accordo valido per la stagione sportiva 2020/2021 in base al quale Nike continua a fornire in esclusiva tutto il materiale tecnico, da gara, da allenamento e casual della Prima Squadra, delle squadre giovanili e delle squadre femminili.

I costi consolidati ante ammortamenti e svalutazioni al 31 dicembre 2020, sono pari a 118,4 milioni di euro (123,9 milioni di euro, al 31 dicembre 2019), di cui 9,8 milioni di euro relativi alla contabilizzazione per competenza di quella parte di costi legati alla disputa delle gare di campionato e UEFA Europa League nei mesi di luglio e agosto 2020, oltre che in generale all’estensione della durata dalla stagione sportiva fino al 31 agosto 2020″.

In particolare, “i ricavi netti da gestione dei diritti pluriennali prestazioni calciatori registrano nel primo semestre dell’esercizio un risultato positivo pari a 17,7 milioni di euro (17 milioni di euro, al 31 dicembre 2019). Il saldo si compone di plusvalenze da cessioni di diritti alle prestazioni sportive, espresse al netto delle attualizzazioni, per 22,3 milioni di euro (19 milioni di euro, al 31 dicembre 2019), conseguite principalmente attraverso le cessioni dei Diritti alle prestazioni sportive dei calciatori Schick, Kolarov, Gonalons, Defrel, Cetin, Coric, Diaby e Cancellieri. Nel semestre non si registrano minusvalenze e svalutazioni da cessioni di diritti alle prestazioni sportive dovute a svalutazioni di Diritti pluriennali in conformità con i principi contabili internazionali (IFRS) (0,2 milioni di euro, al 31 dicembre 2019). Infine, il saldo si compone di ricavi per cessioni temporanee e altri proventi per 6,2 milioni di euro (4,8 milioni di euro, al 31 dicembre 2019), più che compensati da oneri per acquisizioni temporanee di diritti, bonus, premi di valorizzazione, addestramento tecnico e solidarietà FIFA pari a 10,7 milioni di euro (6,7 milioni di euro, al 31 dicembre 2019).

Gli ammortamenti delle Immobilizzazioni materiali, immateriali e dei diritti d’uso sono pari a 47 milioni di euro (50,4 milioni di euro, al 31 dicembre 2019), e sono relativi per 43,6 milioni di euro (46,9 milioni di euro al 31 dicembre 2019) ai diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori, determinati tenuto conto del costo di acquisto dei singoli diritti, di eventuali bonus corrisposti alle società di calcio e delle capitalizzazioni degli altri oneri di diretta imputazione, al netto delle relative attualizzazioni”.

“Gli oneri finanziari netti sono pari a 24,1 milioni di euro (22 milioni di euro, al 31 dicembre 2019), e sono relativi sostanzialmente a commissioni ed interessi passivi derivanti dalle operazioni di finanziamento necessarie per far fronte ai fabbisogni aziendali, oltre che oneri finanziari determinati dall’applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16 sui Leasing. Il saldo al 31 dicembre 2020 include anche il costo della c.d. Consent fee pagata agli obbligazionisti nel settembre 2020, pari a 11,6 milioni di euro, come più ampiamente illustrato nel paragrafo “Concessione di alcuni waivers e alcune modifiche da apportare all’indenture sottoscritto l’8 agosto 2019 da ASR Media and Sponsorship S.p.A.” della presente Relazione”.