Roma, la difesa da scudetto perde Iron Man Ndicka. Ecco le alternative

Otto gol subiti in quindici partite. Due in meno dell'Arsenal, tre del Bayern Monaco. Nessuno come la Roma in Europa è riuscita a blindare la porta in questo 2025 e ancor più in questa stagione che si avvicina al giro di boa. Anche ieri la squadra di Gasp ha concesso pochissimo al Como di Nico Paz confermando un trend che ora sarà messo a dura prova. Perché in tutte le partite di campionato prese in esame c'era sempre Evan Ndicka. E quando diciamo in tutte, intendiamo proprio tutte. La Roma dovrà fare a meno del suo Iron Man per un mese buono e quindi per almeno otto partite. Una perdita importante su cui Gasp sta lavorando già da qualche giorno. Le alternative sono tre.

La prima, e più naturale, è la promozione di uno tra Ghilardi o Ziolkowski al ruolo da titolare. In questo caso Mancini tornerebbe al centro della difesa con Hermoso a destra e uno dei due ragazzi sulla sinistra. Un'ipotesi che cambierebbe poco come assetto ma che presuppone una crescita di concentrazione da parte dei due difensori fin qui usati col contagocce. La seconda è un ritorno al recente passato: Celik braccetto a destra al fianco di Mancini ed Hermoso. Sulla fascia destra andrebbe Wesley come visto ieri col Como mentre a sinistra sarebbe promosso Rensch in attesa del ritorno a tempo pieno di Angelino. Infine c'è la terza via, intravista nel finale di partita a Cremona. Ovvero l'abbassamento di Cristante sulla linea difensiva. Una mossa che lascerebbe Mancini libero di scorrazzare a destra, ma che obbligherebbe Gasp ad utilizzare Pisilli titolare al fianco di Koné vista l'assenza di El Aynaoui, partito pure lui per la coppa d'Africa. Infine c'è il mercato per il quale bisogna aspettare però due settimane. Non è un segreto che Gasp abbia chiesto un altro difensore. Tra i papabili ci sono Amenda dell'Eintracht e Kolasinac in uscita dall'Atalanta.