Il suo Green pass non dà segnali di scadenza. Chris Smalling, oltre ad aver ritrovato la continuità di un tempo da un punto di vista della forma fisica, ha restituito alla difesa di Mourinho stabilità e sicurezza come dimostra il dato sui gol: 1 solo subito nelle ultime 4 partite di campionato. Nelle ultime sette sono ben 4 i clean-sheet. E il gigante vegano era sempre in campo risultando spesso tra i migliori di un reparto in cui anche Kumbulla mostra segnali di crescita. Un rendimento che ha messo nel cassetto i dubbi (legittimi) nati in autunno quando Smalling era più in infermeria che in campo. Come d’altronde era capitato già lo scorso anno con Fonseca. Oggi, invece, il difensore è tornato sui livelli del suo primo anno romano.
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Roma, la dieta di Smalling torna a far miracoli: zero gialli e tanti clean sheet
L’inglese ha superato i problemi fisici ed è tornato leader della difesa. Da record il dato sulle ammonizioni
Non come Mancini e Ibanez: per Chris è “zero cartellini”
Come dicevamo quasi un “Green Pass” Special quello di Smalling. In questa stagione 2021\2022 l’ex Manchester United ha collezionato quasi 2.000 minuti giocati senza prendere mai un’ammonizione. Quasi da Guiness dei primati visto il ruolo che ricopre. In serie A nessun difensore è stato più corretto dell’inglese. Un contributo importante per la Roma che in termini di ammonizioni paga l’alto numero di gialli accumulati dai compagni di reparto di Smalling. Seconda solo al Venezia, la rosa giallorossa è ferma a 78 gialli, un numero troppo alto che ha condizionato partite e causato assenze. Il 32enne, finora, è un foglio bianco per gli arbitri, che invece nel corso dell’annata hanno annoverato parecchi falli sul loro taccuino a Zaniolo e compagni. Il solo Mancini in campionato conta 12 ammonizioni, poi Karsdorp e Ibanez a 7, Kumbulla a 5 ed infine Vina a 2. Per l'ex giocatore della Premier invece più che "zero titoli" è "zero cartellini".
Martina Stella
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