La Roma viene colpita dall’alto: De Rossi ha cambiato volto alla squadra, ma il punto debole del gioco giallorosso sono diventati gli attacchi dal cielo e dagli esterni dell’avversario. La difesa romanista continua ad andare in difficoltà con i cross dalle fasce e con i colpi di testa. Da Kastanos a Paixao, da campionato ad Europa League i giallorossi hanno sofferto i palloni alti e i terzini hanno continuato a concedere ampio spazio alla manovra avversaria: pensiamo alla facilità con la quale Bellanova ha scartato Angeliño per favorire la rete di Zapata. Eppure i difensori romanisti sarebbero, per caratteristiche fisiche, ideali a contrastare questo tipo di palloni considerando che Mancini è alto 190 cm, Ndicka 192 e il rientrante Smalling 194. Invece, il dato sulle reti subite di testa è scoraggiante: 10 gol su 35 sono arrivati in questo modo in Serie A, ai quali va aggiunto quello del già citato brasiliano del Feyenoord. Dopo ieri sera si aggiunge la rete della Fiorentina, (mentre la sponda di testa di Belotti in area ha contribuito al secondo gol di Mandragora) che rimane la squadra che in Serie A ha segnato di più con colpi di testa.
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Roma, la contraerea non funziona: i gol arrivano da colpi di testa e palle alte
Ranieri, Mandragora, Paixao e Kastanos: i problemi della Roma piovono dall’alto
—Partendo proprio dalla serata del Franchi, nessuna delle due fasce si è salvata: la prima rete arriva da un corner da destra calciato da Maxime Lopez che dopo un rimbalzo carambola sulla testa di Ranieri e poi in porta. La seconda marcatura viola è ancora più emblematica per questo dato: Biraghi scappa via sulla sinistra ed è liberissimo di crossare trovando la sponda alta di Belotti e infine il tap-in vincente di Mandragora. Questo tipo di problematica si era manifestato fin dalla prima partita di De Rossi sulla panchina, quando un lancio profondo di Suslov ha colto il tuffo di Folorunsho in Roma-Verona, il gol è stato annullato per un fallo su Karsdorp, ma questa dinamica ha avuto poi diverse repliche: Kastanos, Paixao (alto meno di un metro e settanta) e il disastro, guardando questo dato, contro l’Inter, partita in cui la porta di Rui Patricio è stata trafitta una volta di testa e due dalle incursioni degli esterni nerazzurri. Ranieri e Belotti/Mandragora si aggiungono adesso alla lista, De Rossi dovrà iniziare a pensare a come intervenire per migliorare il posizionamento delle sue colonne difensive e rendere quindi efficace una contraerea che finora rappresenta uno dei pochi aspetti negativi della Roma post-Mourinho.
Ascanio Antolini Ossi
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