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Roma, la chiusura slitta al 18 agosto. Ma gli americani triplicano i soldi

(di Roberto Golino) Il closing della trattativa per il passaggio della Roma alla cordata americana guidata da Thomas DiBenedetto è stato posticipato al 18 agosto.

Redazione

(di Roberto Golino) Il closing della trattativa per il passaggio della Roma alla cordata americana guidata da Thomas DiBenedetto è stato posticipato al 18 agosto.

La comunicazione, obbligatoria perché la Roma è una società quotata in Borsa, è arrivata in tarda serata con una nota da parte di Roma 2000, la società controllante dell’As Roma. Non cambia però la sostanza di un accordo, quello per la cessione della società giallorossa, che è stato trovato ieri dai manager americani (era presente anche DiBenedetto) e UniCredit. Il nuovo accordo— diverso da quello siglato a Boston il 15 aprile scorso — garantisce alla società giallorossa un futuro a breve termine molto più stabile grazie ad una ricapitalizzazione che sfiora i 100 milioni di euro (il 60% a carico degli americani e il 40% della banca), quasi il triplo rispetto ai 35 previsti inizialmente. Una boccata di ossigeno per i conti giallorossi.

Lo slittamento era nell’aria già da qualche giorno ed è dovuto alla necessità di riscrivere daccapo i contratti, che saranno firmati il 18 agosto. Solo dopo ci sarà l’effettivo passaggio da Roma 2000 a Neep Roma Holding (la newco costituita al 60%dagli americani e al 40%da UniCredit) del 67% delle azioni della Roma. Thomas DiBenedetto non sarà presidente prima di settembre, anche se dopo il closing potrebbe essere cooptato all’interno del cda della Roma.