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Roma, la bocciatura di Olsen è una questione di… lingua: per Ranieri è fondamentale l’italiano

LaPresse

Nei mesi in giallorosso lo svedese ha imparato solo poche parole, un deficit che il tecnico gli ha subito contestato. Lo stesso problema di Stekelenburg, ceduto dopo due stagioni negative

Redazione

Dietro alla bocciatura di Olsen, adesso a tutti gli effetti la riserva di Mirante, non ci sono solo le prestazioni altalenanti. "E' un gran portiere e una persona perbene" ha detto oggi l'ex Bologna, ma per Ranieri non basta. Per il tecnico della Roma una caratteristica fondamentale che deve avere un portiere è parlare l'italiano, così da poter guidare al meglio la difesa. Olsen da questo punto di vista si impegna, ma non troppo. Come riferito da Sky Sport, nei mesi trascorsi in giallorosso lo svedese ha imparato solo poche parole d'italiano. Un difetto che Ranieri ha subito notato e che ha pesato nella sua scelta di cambiare il titolare. Lo stesso problema lo aveva avuto Stekelenburg, arrivato nella prima stagione della proprietà americana e ceduto dopo due anni incolore.

"Parla poco" aveva detto l'allenatore riferendosi a Olsen, ma la titolarità inizialmente non sembrava in dubbio. Dopo la debacle con il Napoli però il cambio è stato inevitabile. E i risultati non si sono fatti attendere, con il primo clean sheet arrivato contro la Sampdoria, due mesi dopo l'ultima volta.