"Forse c'è una divinità misteriosa che ha voluto punirmi di questo peccato, se peccato ho commesso, di superbia. Ma se l'ho fatto è per lottare soprattutto contro un ambiente di pessimismo eccessivo, che diceva possiamo fare qualsiasi cosa e non vinceremo mai. E soprattutto, se questo peccato ho commesso, lo confesso ma non era una cosa di uno stupido che non riflette e che dice delle cose così al volo. Per mantenere la motivazione e l'ambizione al massimo era necessario fare questa cosa. Perchè non è che ci fermiamo a questa stagione. L'obiettivo è vedere la Roma al centro del villaggio e al centro dell'Italia. Il destino della Roma è di lottare per lo scudetto non solo quest'anno ma anche nel futuro".
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Roma-Juve, da sfida scudetto a gara per mantenere il secondo posto. Garcia: “Punita la mia superbia” – VIDEO
A quattro mesi dal suo "Vinciamo lo scudetto", Garcia cambia idea ma non rinnega quelle parole, giuste da pronunciare in quel preciso momento
Il tono e le parole usate da Rudi Garcia in questa conferenza stampa pre Roma-Juventus sono state molto diverse rispetto a quelle pronunciate nella conferenza post Juventus-Roma di questa stagione. E’ impresso nella memoria di tutti quella frase in cui, dopo la sua sviolinata agli errori di Rocchi, aveva assegnato lo scudetto di questa stagione alla Roma. Adesso la sfida tra le prime due della Serie A non è più uno scontro scudetto; per la Roma sarà una gara volta a mantenere il secondo posto, insidiato dal Napoli. Massimiliano Allegri, forte degli attuali 9 punti di distacco dai giallorossi, ha dichiarato che domani sarà una gara importante ma non decisiva. Infatti, anche in caso di vittoria per la Roma, al vertice della classifica non cambierà niente, ma certamente tre punti per la formazione di Garcia saranno utili moralmente e materialmente, rispedendo a distanza gli azzurri di Benitez. "E' vero che quest'anno siamo stati colpiti duramente dalla sfortuna, penso ai giocatori che sono assenti e non era previsto così. Ma la nostra storia è fatta di errori, nessuno fa bene le cose. Ma il destino della Roma è di vincere e di lottare ogni anno per lo scudetto e speriamo un giorno per l’Europa. Noi dobbiamo solo ogni giorno mostrarci all'altezza di questo”. Le ambizioni del tecnico coincidono con quelle del presidente che ha in mente una grande Roma per il futuro.
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“Io – ha proseguito Garcia - quando ho fatto questa dichiarazione (quella sullo scudetto, ndr), ho voluto soprattutto ridare orgoglio a questa città e ai nostri tifosi, che di scudetti ne hanno vinti pochi, perché potessero essere consapevoli che nel futuro, speravamo quest'anno, ma sarà nel futuro, che la Roma sta costruendo un futuro dove lottare ogni anno per la Champions e speriamo per lo scudetto”. Un titolo che arriverà, probabilmente non questa stagione, ma in un futuro auspicabilmente vicino. Il presente infatti dice Juventus e Garcia sa che per battere i bianconeri non dovrà commettere alcun errore, né lui né i suoi giocatori in campo. Domani non ci saranno Maicon e Doumbia; nessuno dei due è stato inserito da Garcia nella lista dei convocati per la gara di domani sera, il primo ancora non è pronto, mentre il secondo sta smaltendo la lombalgia. La formazione anti-Juve del tecnico francese sarà composta per nove undicesimi dai vincitori di Rotterdam. Si attendono infatti soltanto due cambi, uno in porta (torna De Sanctis) ed uno a centrocampo con il rientro di Nainggolan che molto probabilmente coinciderà con la panchina per Keita. In attacco è pronto a riproporsi il tridente composto da Totti-Ljajic-Gervinho, con Verde ed Iturbe eventualmente a subentrare a gara in corso. In particolar modo l’argentino che, autore di un recupero lampo dal suo infortunio, ha già segnato alla Juventus nella gara di andata allo Stadium bianconero. E non rinuncerebbe ad un bis.
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