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Roma in viaggio verso Boston. Cole: “Sono qui per vincere lo Scudetto”

La squadra è partita questo pomeriggio alla volata di Boston. Intanto sono uscite le prime parole di Ashley Cole da giocatore della Roma: "Sono qui per vincere"

Marco Cruciani

(di Marco Cruciani) Sta per iniziare la tournèe americana. La Roma è partita questo pomeriggio da Fiumicino alla volta di Boston, città natale del presidente James Pallotta, e prima tappa del tour estivo dei giallorossi. Nel volo Alitalia AZ614, diretto al General Edward Lawrence Logan International Airport di Boston, erano presenti i ventinove convocati di Rudi Garcia compreso il tanto chiacchierato Medhi Benatia. Il difensore continua a confermare la sua permanenza a Roma nella prossima stagione e lo ha ribadito anche quest’oggi. Di sicuro, al  momento, la diatriba tra il marocchino e la società è tutt’altro che risolta. Le tensioni per l’adeguamento contrattuale sono passate in secondo piano, e c’è chi è pronto a scommettere che Benatia vorrebbe semplicemente cambiare aria. Il punto comunque rimane lo stesso. Il telefono di Walter Sabatini è sempre acceso per le chiamate di una certa importanza e qualora un club fosse intenzionato ad offrire una cifra dai trentacinque milioni in su si potrebbe iniziare a trattare. In ogni caso in assenza di acquirenti è meglio stemperare il clima e continuare con le dichiarazioni di facciata. Il giocatore aspetta il Bayern Monaco, che tra l’altro sarebbe interessato anche a Cuadrado, altro giocatore molto costoso, ma a Trigoria non è arrivata nessuna proposta del club tedesco. La novità potrebbe essere il Manchester United. I Red Devils hanno tantissimi soldi da investire, frutto anche della quasi miliardaria sponsorizzazione con l’Adidas. Van Gaal ha quasi preso De Vrij, ma vorrebbe anche un altro centrale. Il primo nome sulla lista è Vermaelen dell’Arsenal, ma attenzione anche alla pista che porta al centrale della Roma. Quella del marocchino, però, non è l’unica grana in casa giallorossa. Nelle ultime ore si è parlato molto di Gervinho e della richiesta di aumento avanzata dal suo procuratore. Di sicuro l’ivoriano si sta muovendo in maniera più intelligente rispetto al compagno di squadra, in quanto porta avanti il negoziato a fari spenti. L'attaccante non è partito quest’oggi per Boston come da accordo con la società, ma dovrebbe raggiungere la squadra il 25 o il 26 luglio. Magari con il nuovo contratto già firmato. Il suo discorso con la società va avanti da diversi mesi.  Già alla fine della passata stagione aveva chiesto un sostanzioso ritocco. la Roma non era dello stesso avviso ma, dopo una serie di colloqui con il suo procuratore, il compromesso dovrebbe essere trovato la prossima settimana. Il nuovo stipendio dell’ivoriano, titolare fisso per Garcia, dovrebbe aggirarsi intorno ai tre milioni l’anno.   Sempre in tema di mercato, registrata l’ufficialità di Iturbe, Sabatini continua a lavorare per rinforzare con un altro elemento il reparto offensivo della Roma. Allentata la presa su Jarmolenko, Lens e Douglas Costa (circa un mese fa è stata rifiutata dallo Shakhtar Dontesk un’offerta poco superiore ai 10 milioni), il mirino del diesse si è spostato su altri nomi. Rimane in piedi anche la pista Carrasco, ma qui è il Monaco a fare resistenza. Il club francese non è disposto a scendere sotto i 7 milioni. La soluzione più gradita alla dirigenza è sicuramente quella che porta a Shaqiri. Lo svizzero è intenzionato a lasciare il Bayern Monaco e cerca di una squadra che possa garantirgli più continuità. La Roma si è presa ancora qualche giorno per capire la fattibilità di un’operazione da circa 20 milioni, per altro realizzabile soltanto nel caso di un addio concordato con Ljajic. Uno scenario che al momento non sembra trovare terreno fertile. L’esterno serbo infatti non ha richiesto espressamente di andare via, nonostante l’arrivo di Iturbe riduca ulteriormente lo spazio. Al momento la manifestazione d’interesse più concreta è arrivata dallo Schalke 04, che deve innanzitutto accettare la richiesta romanista di circa 15 milioni.

ASHLEY COLE – La prima intervista di Ashley Cole da giocatore della Roma, realizzata una settimana fa, è andata in onda quest’oggi. Come concordato le parole del terzino ex Chelsea, registrate ai microfoni di Roma Channel, sono state trasmesse questo pomeriggio sul canale Youtube della società.  Il trentatreenne ha dimostrato di avere subito le idee chiare e non è arrivato nella Capitale appagato, dopo la carriera già importante che ha alle spalle. Ho scelto la Roma per le ambizioni che ha. E’ un grande club, l’anno scorso è arrivata seconda. Ho parlato con il mister che, mi ha manifestato queste  ambizioni e la voglia di vincere del club. Voglio contribuire alla conquista dello Scudetto. Ho avuto offerte da squadre minori, anche dagli Stati Uniti ma non avevo ancora voglia di sdraiarmi su una spiaggia. Sono venuto qui per vincere, ho vinto molto in carriera e non voglio fermarmi. Ho 33 anni, è vero, sto invecchiando ma la voglia, il fuoco, la determinazione ci sono ancora. Sono qui per vincere e non per sdraiarmi su una spiaggia”. La linea tracciata dal direttore sportivo Walter Sabatini ad inizio estate è stata percorsa anche da Cole. L’obbiettivo dichiarato di questa stagione è solo uno, vincere il campionato, e ora questa parola non è più un tabù.  Anche il giocatore inglese all’ora di pranzo è salito insieme ai compagni sul volo che porterà la squadra in America, per il tour 2014 negli States. “Trascorro sempre le vacanze a Los Angeles. Mi piacciono gli Stati Uniti, la gente è simpatica e gentile. Riesci a fare una passeggiata, le persone che incontri ti salutano. Da noi è diverso: se incroci qualcuno per strada nemmeno ti considera. Non sono mai stato ne a Denver ne a Boston, sono stato, però, a Dallas che è molto bella. Siamo felici di andarci, è un’occasione importante per promuovere il marchio del club. E sarà un’occasione, speriamo, per entusiasmare i tifosi e fargli provare delle emozioni. Ho già giocato lì e non vedo l’ora di tornarci”.

Il rapporto tra il terzino e gli stessi tifosi è partito col piede giusto, fin dal primo momento. I sostenitori giallorossi gli hanno fatto capire quanta passione per il calcio si respira in questa città: “L’ho percepita fin dal momento in cui ho messo piede a Roma. C’erano molti tifosi fuori dall’aeroporto. Quando arriviamo in auto al campo d’allenamento, sono lì fuori ad aspettarci che cantano e ci incoraggiano. Nel primo allenamento correvo intorno al campo e sentivo i loro cori. Mi era stato detto della loro passione per la squadra e per il calcio. Non vedo l’ora di provarla e di viverla. Ho ancora voglia di provare queste emozioni, questo entusiasmo. Spero di contribuire a vincere qualcosa di speciale con questa squadra”. Una battuta, in finale, riservata ai media inglesi, che lo avevano criticato molto nelle scorse settimane. “Questo- conferma Ashley Cole –  è un altro motivo per il quale ho scelto di venire qui in Italia, per sfuggire a una sorta di campagna che mi dipingeva come un mercenario, un simulatore, una brutta persona. Credo di essere esattamente il contrario di come mi hanno descritto”.