L'Olanda furiosa devasta il centro storico di Roma. I pericoli maggiori del Feyenoord non sono venuti dal campo ma dalla tifoseria che si è resa protagonista di disdicevoli (mis)fatti ai danni della città che li ha ospitati. Milioni di euro di danni, oltre a quello inestimabile alla storica Barcacciadi Piazza di Spagna che conta 110 scalfiture oltre a danni irreparabili e permanenti. Era iniziato tutto a Campo de' Fiori, ed è proseguito nella celebre piazza, trasformata in una discarica. Oggi dunque è stato il tempo della conta dei danni, della ricerca delle responsabilità, dei perchè, delle dichiarazioni delle istituzioni competenti. Ma quel che resta è una città, che si è candidata ad ospitare le Olimpiadi nel 2020, colta impreparata ed una Barcaccia segnata per sempre. Mentre la Roma, facendoci cullare dalla metafora marittima, ha preso le sembianze più di una barchetta, quando soltanto la scorsa stagione, per la sua forza ed imponenza, assomigliava più ad un lussuoso yacht in grado di solcare qualsiasi mare. E' lontana, questa Roma, da quella che l'anno scorso affrontava consapevole le rapide più impervie. All'Olimpico se la giocano tutti, ma soprattutto la Roma non vince più. Come un disco rotto ogni volta che i giallorossi si apprestano a giocare in casa viene ricordata la data del 30 novembre, perchè è da allora che le parole 'Olimpico' e 'vittoria' non vengono più accostate. Garcia, nella conferenza stampa pre-Feyenoord, aveva spiegato quanto doveva essere importante non prendere gol ed iniziare a costruire la qualificazione agli ottavi dalla gara di andata; Florenzi aveva annunciato una Roma agguerrita. Invece con la quarta squadra d'Olanda la Roma ha pareggiato (1-1) ed ora la via per gli ottavi di Europa League è tutta in salita. Però nulla è perduto, il succo delle parole a caldo nel post-gara dei giallorossi. Dipenderà tutto dalla gara di ritorno, a Rotterdam giovedì prossimo, quando oltre 2000 tifosi giallorossi seguiranno la Roma in terra olandese. C'è apprensione per questa trasferta, dopo gli avvenimenti di ieri, e l'appello del sindaco Ignazio Marino è stato chiaro: "Dimostriamo di essere persone civili ed educate".
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La Roma in Europa League non vince e non convince. Sabatini: “Manca l’armonia tecnico-tattica dell’anno scorso”
Incapace di chiudere la partita o di fare un gol in più dell'avversario. Una Roma fragile come mai successo nell'era Garcia non esce dal tunnel nero dei pareggi casalinghi e compromette il passaggio agli ottavi di Europa League. E tra tre giorni...
A TRIGORIA SI BRINDA - Non certo per il risultato maturato ieri sera, ma per il compleanno di Rudi Garcia. Il tecnico francese oggi compie 51 anni e Trigoria si è fatta teatro di una festa per l'allenatore. Brindisiprima con il direttore sportivo, poi con i giocatori. "Il nostro mister è un giovanotto", il commento di Walter Sabatini che ha rivolto questi auguri a Garcia: "Gli auguro di ritrovare la leggerezza determinata dai risultati e dal gioco. Lo farà, succederà perché lui è un lavoratore indefesso, crede in questa squadra, crede nei suoi giocatori e riuscirà a tirarsi fuori sicuramente". Ma il ds, ai microfoni di Roma Radio, ha parlato anche della gara di ieri e del momento poco brillante della squadra: "Vorrei che la squadra ritrovasse quella sorta di armonia tecnico-tattica che ci faceva essere una squadra raccontata da tutti. Lo dico per orgoglio mio professionale ma anche per l’orgoglio dei tifosi. C’è stato un momento - ricorda Sabatini - che è durato a lungo, e per questo io segnalo ai nostri sportivi che la Roma non si è accesa per una settimana, la Roma si è accesa per un anno e mezzo. E per un anno e mezzo è stata raccontata dagli esperti, dai tifosi, perché giocava un calcio sublime". Tra chi incolpa i giocatori, chi l'allenatore, chi a preparazione atletica, Sabatini spiega così il calo ma senza puntare il dito contro nessuno: "La condizione della squadra è sufficiente, ci manca forse un po’ di sprint, qualche accelerazione, ma la troveremo nel tempo. Non ci sono colpevoli in questo momento, ci sono situazioni da analizzare, da risolvere possibilmente qualche complicazione che via via abbiamo dovuto subire. La Roma - prosegue - non declina nessun impegno e arriverà fino in fondo centrando i suoi obiettivi". Anche se è indubbio che la qualificazione agli ottavi di Europa League sia un obiettivo più difficile da conquistare visto l'esito della gara di ieri: "Ho visto sviluppare trame sublimi ieri sera, certo, in un contesto di una partita soffertissima, contro una squadra forte e organizzata, ma dobbiamo giocare la partita del ritorno. Se c’è un desiderio forte, e ce l'ho per me stesso e per tutti noi romanisti, è ritrovare quella leggerezza nel gioco".
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