Roma, in attacco serve una rivoluzione: il dato che preoccupa Gasp. E con Zirkzee…

Nonostante l'ultima vittoria casalinga contro il Genoa, la Roma continua a palesare degli evidenti limiti offensivi che andranno sistemati - per quanto possibile - durante il mercato di gennaio. La filosofia di Gian Piero Gasperini si basa su un pressing asfissiante e un recupero palla che porta fisiologicamente alle occasioni da gol. E anche in questa prima parte di stagione, difficilmente la Roma ha fatto male costruendo delle azioni da gol contro un blocco basso (contro Napoli, Cagliari e Juventus è stata praticamente inoffensiva). Davanti Gasp vorrebbe degli interpreti più adatti alle sue richieste e probabilmente tra gennaio e giugno vedremo una vera e propria rivoluzione in attacco. Nel calcio del 2025 - fra poche ore 2026 - quasi tutti i gol provengono da una superiorità numerica, acquisita tramite un'ottima costruzione o con un giocatore che crea vantaggio saltando il proprio uomo. E alla Roma mancano in realtà un po' entrambe. Senza una pressione così intensa, la squadra di Gasp sarebbe una delle peggiori della Serie A anche per gol segnati. E il dato che preoccupa di più Gasperini (o almeno, dovrebbe) è la quasi totale assenza di attaccanti in grado di saltare il proprio uomo: la Roma è 19esima (su 20) in Serie A per percentuale di dribbling riusciti (33.0 %) - solo il Lecce fa peggio con il 32.8% - ed è ultimissima per occasioni create da dribbling (in inglese "take-ons"). Numeri allarmanti per una squadra che punta almeno al quarto posto. Senza il lavoro di Gasperini - maestro del pressing e del calcio a uomo - molto probabilmente la Roma si troverebbe a metà classifica vedendo le (poche) armi che ha a disposizione lì davanti. P.S.: Tra i giocatori della Roma, Manu Koné è quello con più dribbling riusciti in campionato. Quindi... cosa fare? Il calcio non è algebra e acquistare solamente giocatori in grado di dribblare non risolverebbe il problema: la Roma ha bisogno di armi e strade differenti per arrivare al tiro. E l'acquisto di Joshua Zirkzee aiuterebbe tutta la squadra - soprattutto se dovesse tornare sui livelli del fenomeno visto a Bologna. Un playmaker offensivo in grado di giocare spalle alla porta e ricevere i lanci lunghi di Svilar quando gli avversari pressano forte: tutto quello che Gasp ha chiesto a Dovbyk e Ferguson senza ricevere grandi risposte. Zirkzee non è un bomber, ma è ciò che alla Roma serve di più: nel 2023-24 è stato primo tra gli attaccanti per dribbling riusciti (52) e recuperi nella trequarti offensiva (30) - oltre ad avere uno dei dati più alti per occasioni create (ben 43, più di una a partita). Tutto questo - però - diventa inutile se accanto non ha compagni in grado di attaccare la profondità e sfruttare le sue caratteristiche. Per questo c'è assolutamente bisogno anche di altri colpi per completare l'attacco, in particolare sulla trequarti di sinistra: i nomi sono quelli di Giacomo Raspadori e Andreas Schjelderup, ala classe 2004 del Benfica - con Pellegrini che quasi sicuramente andrà via a zero. A gennaio si parla di colpi, ma a giugno sarà quasi sicuramente rivoluzione. Lorenzo Pellegrini e Paulo Dybala non fanno più parte del progetto giallorosso e per questo non si è ancora discusso di un loro rinnovo. Entrambi non hanno le caratteristiche richieste da Gasperini ai suoi trequartisti e i loro contratti (25 milioni lordi in totale) sono nettamente fuori dalla linea dettata dai Friedkin. Paulo Dybala continua ad essere un pezzo importante per il reparto offensivo grazie alla sua innata capacità di trovare i compagni (abbinata ad un'immensa classe), ma il suo matrimonio con la Roma sembra giunto al capolinea. I giallorossi, che hanno già sterzato abbassando l'età media e affidando la panchina a Gasperini, vanno alla ricerca di profili giovani e in linea con le caratteristiche richieste dal tecnico - anche e soprattutto per uscire finalmente dal Settlement Agreement della UEFA. Così come Ziolkowski - che viene già tenuto d'occhio dagli scout della Premier League, la Roma andrà alla ricerca di giocatori affamati: in attacco gli occhi sono su Alphadjo Cissè, classe 2006 di proprietà del Verona che in Serie B (in prestito al Catanzaro) sta incantando tifosi e allenatori. Non sarà istantanea e nemmeno indolore, ma nei prossimi mesi la Roma andrà incontro ad una vera e propria rivoluzione del reparto offensivo, con l'obiettivo di seguire il progetto di Gasperini - che, forse per la prima volta dopo un decennio, ha dato una direzione chiara ad un gruppo che nei prossimi anni può davvero sognare in grande.