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Roma, il valzer della panchina

Dopo un campionato mediocre e le dimissioni di Luis Enrique, nella capitale è toto allenatore. Roma non è mai stata una piazza serena per nessun allenatore e ancora viene alla mente la doppia annata fallimentare di Carlos Bianchi nel 1996 o nel...

Redazione

Dopo un campionato mediocre e le dimissioni di Luis Enrique, nella capitale è toto allenatore. Roma non è mai stata una piazza serena per nessun allenatore e ancora viene alla mente la doppia annata fallimentare di Carlos Bianchi nel 1996 o nel 2004 quando nel dopo Prandelli successe di tutto.

Oggi non siamo a quei livelli, ma il progetto romanista con Luis Enrique che ha mollato in corsa, ha subito una brusca frenata. Baldini e Sabatini si stanno sforzando di rassicurare la piazza nel dire che la loro idea di Roma possa prescindere dallo Spagnolo, ma è anche vero che una squadra costruita ad hoc per lui, dopo nemmeno un anno, potrebbe subire l'ennesima rivoluzione d'agosto. A questo si aggiunge che il tecnico della prossima squadra giallorossa, anche se tutti danno Montella per fatto, non è ancora detto che sia proprio l'aeroplanino e i nomi che ancora rimangono in lista sono tutti papabili e possibili. La tifoseria romanista accoglierebbe bene un ritorno di Montella, ma è anche vero che nelle ultime ore qualcuno ha sognato Capello. Un duo Capello-Baldini riporta alla memoria gesta epiche, come l'ultimo scudetto nella capitale nel 2001 e certamente Capello porterebbe una lista della spesa di sicuri Top Player che tanto piacciono ai tifosi in generale. L'altro nome che va per la maggiore e stimola i tifosi a sogni di gloria e di purificazione è quello di Zeman. Il Boemo con suo calcio Champagne convince tutti, ma forse è ancora un pochino scomodo nelle sue esternazioni e troppo rischioso nella la fase difensiva che in parte ricorda il vento Asturiano da poco passato. Nella lista dei pretendenti al trono c'è anche Villas Boas che non convince in pieno per mentalità di gioco e che nelle ultime ore ha perso terreno nella volata finale. Il Portoghese che a Chelsea ha fallito, anche lui costa molto e ha anche lui pretese troppo ambiziose in campagna acquisti.

Tra le ipotesi dell'ultima ora c'è anche spazio per Lippi che vorrebbe allenare di nuovo una squadra di club, oppure colpisce la fantasia anche l'effetto Bielsa, sergente di ferro che ama la linea verde tracciata nella capitale. Insomma ancora con l'estate alle porte e una campagna acquisti tutta da decifrare non si capisce bene chi guiderà la Roma Americana, ma l'unica cosa certa è che si sogna una squadra che da principessa torni regina e se è vero che tutte le strade portano a Roma bisogna solo aspettare fiduciosi con la speranza che stavolta, almeno il condottiero riesca a resistere di più al ponentino.

(Tuttomercatoweb.com)