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Roma, il Tottenham fa paura. In Inghilterra l’unica vittoria è del 2001

Roma, il Tottenham fa paura. In Inghilterra l’unica vittoria è del 2001 - immagine 1
I giallorossi hanno vinto solamente 1 volta su 20 partite giocate nel Regno Unito, in casa del Liverpool. Nelle altre 19, invece, sono arrivati 6 pareggi e 13 sconfitte
Redazione

A +3 sulla zona retrocessione, il veliero di Claudio Ranieri è a miglia di distanza dalla costa, con un buco nello scafo e in mezzo alla bonaccia: dopo aver affrontato la capolista della Serie A è il turno del Tottenham. E nella sua storia la Roma non ha proprio una grande tradizione: ha vinto in Inghilterra solamente 1 volta su 20 partite (nel 2001 in casa del Liverpool, vittoria che si rivelò comunque inutile dato che all'andata degli ottavi vinsero gli inglesi 0-2). Nelle altre 19, invece, sono arrivati 6 pareggi e 13 sconfitte. In un momento così delicato, in cui la squadra avrebbe bisogno di tempo per rimettere a posto le cose, la sfida di Londra fa davvero paura - soprattutto dopo aver visto il 4-0 rifilato sabato sera al Manchester City.

La macchina (quasi) perfetta di Postecoglou

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No, il successo che ha mandato Guardiola sull'orlo di una crisi di nervi non è un caso: gli Spurs sono una delle squadre più in forma d'Europa - e in casa, purtroppo per la Roma, fanno ancora meglio. Da quando Ange Postecoglou ha preso le redini del gruppo, a North London si gioca un calcio propositivo, veloce e che sta cogliendo di sorpresa quasi tutti. Quest'anno il Tottenham è: primo in tutta Europa per pressing (PPDA, passes per defensive action), primo in Inghilterra per gol segnati ed expected goal, secondo per tiri in porta, tocchi in area avversaria e possesso palla - tra le mura di casa segnano in media 2,67 gol.

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Si costruisce a tre (con Vicario che fa da vertice basso) + 2 mediani - di solito Bissouma e Sarr - con Kulusevski e Son che sulle fasce e in contropiede fanno paura. Ma tutto il sistema Postecoglou è basato sul sogno di ogni tifoso giallorosso: due terzini tecnici e di spinta, che in fase di possesso salgono all'altezza dei trequartisti e in difesa chiudono ogni spiffero. Pedro Porro e Udogie sono davvero gli uomini in più del Tottenham e Ranieri dovrà stare attento a loro, soprattutto dopo aver preso gol su un'incursione di un altro terzino come Di Lorenzo (sovrapposizioni interne che gli Spurs utilizzano con molta frequenza).

Il piano di Sir Claudio

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Il Tottenham corre, e anche tanto. A Londra ci sarà bisogno di voglia e compattezza - entrambe intraviste a Napoli dopo mesi di buio totale - per cercare di affrontare una squadra giovane e affamata. Il 4-4-2 è probabilmente il modulo migliore per limitare il gioco di Postecoglou (complicando l'impostazione centrale in 2+2) e la Roma giocherà la partita con gli stessi concetti della trasferta del 'Maradona': blocco basso, densità centrale e poca distanza tra le linee di centrocampo e difesa. Serviranno velocità e qualità sugli esterni per ripararsi dalle grandinate e, magari, far male in contropiede. Ranieri è abituato alle imprese titaniche (vedi il titolo con il Leicester o gli anni a Cagliari) ma questa sembra davvero impossibile, anche per uno come lui.

Federico Liuti