"Non sarà Gasperini il prossimo allenatore della Roma". Claudio Ranieri non aveva detto una bugia e i motivi dell'interruzione di un probabile dialogo sono emersi oggi su Il Messaggero e La Gazzetta dello Sport visto che il tecnico atalantino avrebbe voluto una rivoluzione con la cessione di diversi big tra cui Dybala, Paredes e Dovbyk. La Roma è passata così ad altre candidature con richieste meno fantascientifiche e forse un impatto meno traumatico con la piazza visti i precedenti di Gasperini con i giallorossi (dal caso Ndicka agli scontri con Mou). In queste ore il toto allenatore nella capitale ha preso piede nonostante gli impegni con Juve e Lazio che possono valere un posto in Champions.

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Roma, il no a Gasp e nuove candidature: Sarri, Pioli e Italiano. Suggestione Maresca
Sarri, Italiano e Pioli, la tris preferita
—Al momento il borsino indica Pioli e Sarri in cima alle preferenze. Il primo potrebbe liberarsi del contratto in Arabia visti anche i recenti scontri con Cristiano Ronaldo. Il suo nome era stato cerchiato in rosso dai Friedkin dopo l'esonero di Juric, ma anche Ranieri stima molto l'ex milanista che ha avuto anche come calciatore ai tempi della Fiorentina. Subito dietro c'è Sarri che gradirebbe molto il progetto Roma già così come è vista la presenza di molti calciatori stimati dal tecnico napoletano: in primis proprio Dybala e Paredes. Meno esperto ma decisamente in rampa di lancio è Vincenzo Italiano che contende alla Roma proprio un posto in Champions col suo Bologna mentre Montella non ha più ricevuto comunicazioni dopo i sondaggi di novembre.
Suggestione Maresca e quella telefonata con Ranieri
—Un nome circolato nelle ultime ore è anche quello di Enzo Maresca, attuale allenatore del Chelsea e già con esperienza in Italia. Il suo rapporto con Ranieri è ottimo come rivelato dall'ex centrocampista qualche tempo fa: "Claudio Ranieri è un signore. Dopo la promozione col Leicester mi ha chiamato facendomi subito una battuta. “Guarda, non so come andranno le cose, ma io sono stato mandato via dopo che ho vinto la Premier League. Ascolto sempre i suoi consigli. Con allenatori come lui anche una semplice chiacchierata è ricca di insegnamenti“. Forse solo una suggestione, visto che lasciare i Blues non è roba da poco nonostante la voglia di tornare in Italia di Maresca.
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