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Roma, il mistero Dodò

(di Alessio Nardo) Non fa neanche più scalpore annotarlo tra gli assenti. Tanto ormai si sa, è consuetudine.

Redazione

(di Alessio Nardo) Non fa neanche più scalpore annotarlo tra gli assenti. Tanto ormai si sa, è consuetudine. Quando la Roma scende in campo a Trigoria per sudare, correre e faticare, lui non c'è. E' altrove, a tentar di rimettere in sesto una carriera appena iniziata e forse, chissà, già in parte compromessa. José Rodolfo Pires Ribeiro, semplicemente Dodò, anni 20, talento dalle potenzialità inestimabili, sta diventando un gigantesco punto interrogativo.

Walter Sabatini, suo grande estimatore e per certi versi "scopritore", era probabilmente conscio del rischio quando scelse di prelevarlo a parametro zero dal Corinthians. Sei mesi di stop successivi ad un delicato intervento chirurgico per ricostruire il legamento crociato del ginocchio sinistro, andato in frantumi il 16 novembre scorso, stesso giorno dell'orribile incidente occorso (in nazionale) a Nicolas Burdisso. Infortuni duri, tosti, dai quali pian piano ci si rialza. Il centrale argentino è tornato in perfetta forma, abile a arruolato. E Dodò? Di lui si son perse le tracce. E' stato il primo acquisto della Roma 2012-2013, accolto dai tifosi con simpatia e curiosità. Da stellina pronta al decollo, il ragazzo si è trasformato in un fantasma. Il ginocchio continua a creargli problemi, da Riscone ad oggi risulta difficile dire se abbia partecipato ad almeno dieci sedute con il gruppo. Mai visto all'opera nelle amichevoli estive, eccezion fatta per uno scorcio di gara con l'Aris Salonicco, la sera della presentazione ufficiale della squadra all'Olimpico (19 agosto).

Dodò, seppur per pochi minuti, trovò il modo di sfoderare un paio di gustose giocate ed esaltare l'entusiasta platea della Tribuna Tevere. L'incubo sembrava alle spalle, e invece si è tornati ben presto nel pieno del tunnel. Il nome del giovane esterno è visibile solo nella "lista degli assenti" ad ogni seduta di lavoro. Zeman si è detto preoccupato, la società non parla, lo staff medico non fa chiarezza sulle reali condizioni del ragazzo. Tale situazione ricorda da vicino il caso Gilberto Martinez, difensore prelevato dal Brescia nel 2006 e mai sceso in campo con la maglia della Roma per via di un ginocchio malconcio. Auguriamoci che sia solo un timore, e che presto, molto presto, Dodò possa gettarsi alle spalle i tormenti di un inquietante calvario.