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Roma, il metodo Monchi in difesa non va: da Squillaci a Marcano, quanti flop per il ds

LaPresse

Il difensore centrale è un problema per lo spagnolo: in giallorosso tre fallimenti su tre tentativi. Ma al Siviglia non era andata molto meglio

Valerio Salviani

Da portiere Monchi ha passato l’intera carriera a scrutarli, a osservare e guidare i loro movimenti. Da ds sono diventati un enigma. Il rapporto controverso con i difensori centrali lo spagnolo se lo è portato dietro a lungo, e neanche a Roma finora è riuscito a trovare la strada giusta.

FLOP – Monchi studia, si affida ai big data, osa, ma non va a dama. I suoi tre tentativi in giallorosso sono andati a vuoto. Moreno, il suo primo acquisto da ds della Roma, è durato 6 mesi, e la stessa fine rischiano di farla Marcano e Bianda. Tre flop, bocciati dal campo e da Di Francesco, che non è mai riuscito a dargli spazio. Un totale di 11,7 milioni (più 5 di bonus per Bianda) spesi. Due come Manolas e Benatia costarono appena 1 milione in più. Fazio, Castan e Marquinhos neanche la metà. E adesso vicino al greco sembra esserci un buco che difficilmente sarà tappato a gennaio.

PASSATO - A Siviglia il colpo migliore è arrivato in extremis con Lenglet, preso dal Nancy per 5,4 milioni nel gennaio del 2017 (ad aprile Monchi è arrivato alla Roma) e approdato la scorsa estate al Barcellona. Fazio è stata una sua grande intuizione, diventato poi capitano degli andalusi. Nel rosa degli andalusi di oggi resistono Marcado e Carriço, ma soprattutto dal primo ci si aspettava di più. Ci sono poi DragutinovicRamiKolodziejczak e Pareja (quest'ultimo come Fazio ha indossato la fascia di capitano), colpi non indimenticabili, ma neanche da bocciare. Finite le note positive. Nei tanti anni da ds nel club spagnolo, sono molti di più i flop collezionati dal ds che i colpi riusciti. Squillaci, Stankevicius, Andreolli, Arribas, Escudé, Alexis, Sergio Sanchez, Mosquera, Botía, Spahic, sono alcuni dei nomi che, per un motivo o per un altro, non sono riusciti a lasciare il segno. Una sfilza lunghissima di passaggi a vuoto e, soprattutto, nessuna plusvalenza eccellente, il termometro principale che certifica se un giocatore ha davvero fatto bene in quegli anni.

FUTURO - Allarme difesa nella Roma adesso è una cosa seria. Nonostante Olsen sia senza dubbio tra i migliori acquisti estivi, i giallorossi incassano gol e continuano a sembrare fragili. In rosa manca una spalla all'altezza di Manolas, con Fazio che dopo il Mondiale non si è più ritrovato. In estate uno degli investimenti principali sarà fatto in quel ruolo, un'occasione per il ds di riscattarsi e dimostrare di essere all'altezza del suo predecessore. De Ligt è il sogno, Mancini un obiettivo, Rugani una possibilità. Monchi studia la prossima mossa, il tempo per gli errori è finito.