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forzaroma news as roma Roma, il mercato è un flop per il bilancio: così la rosa ha costi sempre più monstre

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Roma, il mercato è un flop per il bilancio: così la rosa ha costi sempre più monstre

Francesco Iucca
Francesco Iucca Collaboratore 
La sessione estiva appena conclusa ha lasciato dubbi, amarezze e lacune, eppure ha fatto segnare un aumento del monte ingaggi che sono ormai al livello di Napoli, Milan e Juve: tutte le cifre

La Roma ha chiuso il mercato estivo senza squilli dell'ultimo giorno, attesissimi dai tifosi e forse soprattutto da Gian Piero Gasperini. Alla fine sono stati otto gli acquisti per la prima squadra da parte di Ricky Massara, non senza il rammarico per il mister di non essere arrivato almeno in doppia cifra, ad esempio con Sancho e Pessina. Il ds giallorosso è finito sotto la lente d'ingrandimento dei romanisti, criticato per i tempi lunghissimi di tutte le trattative e per non aver accontentato fino in fondo l'allenatore. Nonostante le già note difficoltà e limitazioni per il Fair Play Finanziario che hanno imposto manovre mirate e soprattutto di rinunciare a voli pindarici. La domanda principale è: la Roma si è rinforzata o no? Di sicuro la risposta più vera la darà il campo, ma intanto i numeri - a dispetto della stella polare dell'accordo firmato con l'Uefa -, non danno per niente ragione a Massara.

Massara, così il bilancio è ancora più pesante: cresce il monte ingaggi

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Perché i dati ci dicono che il bilancio dell'AS Roma ne esce addirittura più pesante rispetto a 12 mesi fa, ovvero la chiusura del calciomercato estivo 2024. A partire dal monte ingaggi, che è aumentato e neanche di poco. Prendiamo gli stipendi totali dei calciatori della rosa com'era dopo il mercato estivo 2024 e ovviamente prima di quello invernale: circa 94 milioni. Per cui parliamo di un conteggio che fotograva gli uomini a disposizione di De Rossi in quel momento: tra questi anche Hermoso, Zalewski, Le Fée, Dahl e Ryan che sono poi andati via a gennaio. Ma le loro uscite e gli ingressi di Nelsson, Rensch, Salah-Eddine, Gourna-Douath e Gollini (che hanno generato un abbassamento momentaneo del monte ingaggi per circa 3 milioni lordi) sono da catalogare come 'aggiustamenti' a stagione in corso. Per cui da non considerare allo stato attuale di partenza. Dei calciatori ceduti nella sessione invernale e rientrati il primo luglio, l'unico a essere rimasto è Mario Hermoso. Quello con l'ingaggio più alto: 6,475 milioni lordi.

Così, partendo con i calcoli dai numeri riportati da 'Calcio e Finanza', da 79,25 senza gli acquisti di gennaio si passa - aggiungendo lo spagnolo - a una base di 85,725 milioni lordi complessivi. A questi vanno tolti gli ingaggi di cui la Roma si è liberata in questo mercato estivo e che invece facevano parte della rosa al 2 settembre 2024: Paredes, Hummels, Shomurodov, Saud e Saelemaekers. Si torna così a 71 milioni lordi di stipendi calciatori. Da qui aggiungiamo gli ingaggi della sessione appena conclusa: Ziolkowski, Ghilardi, El Aynaoui, Ferguson, Wesley, Bailey, Tsimikas e Vasquez (già messo in disparte). E torniamo così a 94,685 milioni di euro. Ma il conteggio non è finito, perché vanno ancora aggiunti i nuovi ingaggi generati dai rinnovi firmati durante la scorsa stagione da Pisilli e Svilar. Lo stipendio del primo pesa per circa 2,85 milioni, quasi tutti in più rispetto all'accordo precedente che era bassissimo. Per quanto riguarda il portierone, invece, grazie al Decreto Crescita parliamo di un lordo di 5,24 milioni: un +3,95 rispetto agli 1,3 di un anno fa. Infine, vanno aggiunti pure gli 1,8 milioni del contratto di Edoardo Bove, che è rientrato dal prestito alla Fiorentina.

Roma, il costo della rosa è da big: Champions o cessioni pesanti uniche vie

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Una serie di aumenti che portano il totale a sforare i 100 milioni. A voler essere ancora più precisi 102,95 milioni. Ovvero ben 8,295 in più. Senza contare che anche il monte stipendi (ancora lordo) degli allenatori rispetto a un anno fa è aumentato: ai 6,105 di Daniele De Rossi - ancora sul libro paga giallorosso - bisogna applicare anche i 9,25 di Gasperini. Totale attuale dei mister: 15,355. Che spediscono il monte ingaggi (giocatori più allenatori) a distanza di 12 mesi a un saldo positivo - quindi negativo -, di ben 17,545 milioni di euro. Una serie di cifre che avvicina sensibilmente il conto complessivo degli stipendi della Roma a quelli del Napoli campione d'Italia due volte in tre anni (115 circa), del Milan (105), non lontano da Juventus (123) e Inter (141,5). In questo senso influisce la mancata partenza di Pellegrini - con il suo stipendio da 8,3 milioni lordi -, per non parlare della permanenza di Paulo Dybala che era praticamente andato via a gennaio.

Una cifra pesante soprattutto considerando la situazione finanziaria della Roma e gli obiettivi da raggiungere nell'accordo con l'Uefa. Per inciso, è uno degli aspetti per cui la società non era affatto convinta di puntare su Jadon Sancho, che avrebbe appesantito il dato del monte ingaggi con almeno altri 10 milioni lordi, complicando ulteriormente le cose. Neanche il bilancio del mercato estivo appena chiuso inoltre non concede sorrisi. Qui ci affidiamo invece interamente alle stime di 'Calcio e Finanza', secondo cui i nuovi acquisti - tra ammortamenti e stipendi lordi - pesano per 46,47 milioni di euro. Al contrario le cessioni hanno alleggerito il bilancio per 40,5 milioni considerando le plusvalenze (o minusvalenze) realizzate, l'eventuale incasso dai prestiti, gli ammortamenti e gli stipendi risparmiati. Oltre ovviamente a chi ha salutato in altri modi, come Hummels.

Tradotto: il mercato ha appesantito il bilancio per 5,93 milioni di euro. Aggiungendo ovviamente il +11,5 milioni di monte ingaggi, rispetto a un anno fa, si ottiene il quadro (quasi) completo. Una combinazione che rende la Roma la quinta rosa più costosa - tra ammortamenti e ingaggi annuali - del campionato. In attesa di cifre ufficiali, che pure non cambierebbero di una virgola la sostanza, tutto questo di certo non è un buon viatico per la stagione che porterà a un'altra sessione - l'ultima - complicatissima. E che potrebbe costare in ogni caso almeno una cessione pesante. Questo aumenta a dismisura le pressioni su Gasperini e Massara, che hanno nella qualificazione in Champions League l'unica vera ancora di salvezza.