(di Mirko Porcari) - Il passato nella novità. Due parole all'apparenza lontanissime che descrivono bene l'ossimoro che, almeno sulla carta, sta costruendo la Roma targata DiBenedetto.
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Roma, il futuro è nei ritorni
(di Mirko Porcari) – Il passato nella novità. Due parole all’apparenza lontanissime che descrivono bene l’ossimoro che, almeno sulla carta, sta costruendo la Roma targata DiBenedetto.
Non ci sono nè la firma nè l'ufficialità, ma il magnate statunitense sta già lavorando per progettare il futuro giallorosso: tante idee, alcune più "terrene" altre meno attuali, e la sensazione di poter raccontare una nuova storia per le ambizioni dei tifosi. Magari partendo dal passato. Franco Baldini, Carlo Ancelotti, Josep Guardiola e Alberto Aquilani, pezzi più o meno grandi della Roma che fu tornati prepotentemente alla ribalta. La storia dell'ex direttore generale è quella che la gente ricorda con maggiore affetto: vuoi per il periodo, vuoi per le vittorie, il legame tra la città ed il toscano è andato ben oltre la semplice stima professionale. Battaglie contro i poteri forti, spalla a spalla con Franco Sensi, memoria di momenti all'insegna dell'orgoglio: oltre l'uomo di sport c'è tutta una filosofia, un modo di operare e vivere che DiBenedetto vuole riproporre nella nascente società, prospettando a Baldini un incarico che sintetizzi il profilo sportivo e quello di rappresentanza, qualcosa che riesca a far convivere la figura istituzionale di Montali e quella (probabile) di Walter Sabatini."E' un progetto che mi intriga". Poche parole che riassumono l'amletica indecisione dell'attuale direttore sportivo della nazionale inglese: ancora qualche giorno per capire se accettare le lusinghe della sfida capitolina oppure continuare nell'avventura oltremanica. Leggermente diverso il discorso per Pep Guardiola: tursita per caso nella Città Eterna e quattro apparizioni nello scacchiere di Capello, una toccata e fuga destinata a diventare ritorno di fiamma. "Il mio ciclo al Barcellona sta per terminare". Tempismo perfetto: la Roma cerca una guida per il rilancio, tra la voglia di Ancelotti e la freschezza dello spagnolo va avanti una corsa a due che alimenta speranze e grandi sogni. La candidatura dell'ex regista non fa parte solo delle illusioni da fantacalcio, così come non è un'utopia pensare ad un ritorno della tenacia di Ancelotti, un altro che in giallorosso ha scritto pagine e pagine di emozioni: un paio di settimane, non di più, e si scoprirà il nome del prossimo allenatore romanista. Basta aspettare. Altrettanto affascinante è l'ipotesi Aquilani: due anni fa l'addio, tra necessità di bilancio e qualche incomprensione la fine di un matrimonio ma non dell'amore. La Juventus è un presente che gli va stretto, l'incertezza sul futuro (i bianconeri non sembrano intenzionati a riscattarne il cartellino dal Liverpool) apre le porte a scenari da libro cuore: di nuovo a Trigoria e tutti contenti, un desiderio che il centrocampista non ha mai nascosto di voler vedere realizzato, magari puntando forte sulla capacità economica della nuova proprietà. Domani sera sarà Olimpico, per la prima volta con una maglia diversa da quella giallorossa...Ancora per poco.
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