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Roma, il clan spagnolo-argentino si sfalda: rebus Dybala, Soulé è il futuro

Roma, il clan spagnolo-argentino si sfalda: rebus Dybala, Soulé è il futuro - immagine 1
Angeliño verso l'Al-Hilal, mentre Paredes è vicinissimo dal ritorno al Boca Juniors
Redazione

La Roma sta cambiando pelle. Lo spogliatoio, che per mesi ha avuto una forte impronta sudamericana - in particolare con il cosiddetto “clan ispano-argentino” - è arrivato a un punto di svolta. Le strade di Angeliño e Paredes, due dei principali volti di quel gruppo, sembrano destinate a separarsi da Trigoria. L’esterno spagnolo potrebbe trovare nuova vita in Arabia, con l'Al-Hilal di Simone Inzaghi, mentre il centrocampista argentino è sempre più vicino a un ritorno in patria, direzione Boca Juniors. Due addii che segnano simbolicamente la fine di un blocco che, tra alti e bassi, ha caratterizzato l’ultimo anno romanista. Nel mezzo, Paulo Dybala. L’unico fuoriclasse conclamato della squadra, ancora oggi punto di riferimento tecnico ed emotivo, sta recuperando dall’infortunio che lo ha costretto a chiudere in anticipo la stagione. In questi giorni è in America, dove sta proseguendo le terapie sotto stretto controllo dello staff medico della Roma, che lo segue a distanza con costanza e attenzione. Il rapporto tra il suo agente e Florent Ghisolfi è positivo, e in ritiro si discuterà della questione rinnovo. Nulla è ancora definito, ma il dialogo è aperto. Dybala non ha mai fatto mistero di stare bene a Roma, e discuterà con la società un prolungamento fino al 2027 per spalmare l'ingaggio.

Soulé pronto a prendersi la Roma

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Ma tra i protagonisti dell’era che verrà, c’è già un nome pronto a brillare con nuova luce: Matías Soule. L’argentino, arrivato con grandi aspettative e qualche naturale incertezza, ha saputo ribaltare ogni scetticismo. Dopo un inizio in salita - fisiologico per un giovane che si affaccia in una piazza esigente come Roma - ha cominciato a carburare, conquistando il campo con giocate di qualità, personalità e visione di gioco. Gol, assist e una crescente presenza nel cuore dell’azione offensiva giallorossa lo hanno portato a diventare ben più di una promessa. La vera consacrazione è arrivata con il gol nel derby, un gesto tecnico di altissimo livello, tanto bello quanto pesante, che ha acceso l’Olimpico e fatto esplodere l’amore della tifoseria. Quel sinistro ha cancellato le incertezze iniziali, consegnando a Gasperini un calciatore maturo, ispirato e, soprattutto, pronto. Ora, i giallorossi sono pronti ad affidargli le chiavi del proprio futuro. Con Gasperini in panchina e un nuovo progetto in costruzione, Soule si candida a essere il punto fermo del nuovo ciclo, che - nel momento in cui il “clan” si sfalda - ha il carattere e il talento per prendersi tutto. Non più una scommessa, ma una certezza. Una nuova Roma può (ri)cominciare da qui.