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Roma, il cambio marcia sulle fasce fa sorridere Mou: ora arrivano gol e assist

Roma, il cambio marcia sulle fasce fa sorridere Mou: ora arrivano gol e assist - immagine 1
Nel 2023 le corsie sono diventate una risorsa fondamentale: da Spinazzola al primo gol di Zalewski e la rinascita di Karsdorp

Marco Di Cola

Pochi mesi fa erano il ruolo che preoccupava di più, ora stanno diventando un'arma letale disinnescata domenica solo da Fabbri. Le fasce della Roma nel 2023 hanno decisamente cambiato marcia e i numeri lo confermano. Nel 2022, un gol e un assist per Spinazzola, Zalewski, Karsdorp, El Shaarawy e Celik sommati insieme. Troppo poco per una squadra che vuole rientrare nelle prime 4 e andare avanti in Europa League. Lo Special One se ne è accorto e ha cambiato qualcosa, reintegrando Karsdorp, dando più spazio ad El Shaarawy e mettendo in panchina Celik. Il rendimento si è notevolmente alzato grazie anche e soprattutto ad un ritrovato Spinazzola. L'esterno di Foligno è tornato a sgasare sulla fascia in "stile Europeo" e nel 2023 ha già messo a referto 1 gol e 4 assist in 503 minuti giocati (8 presenze). Nel 2022 i minuti in campo erano più del doppio (1009) nei quali però non aveva mai messo lo zampino su un gol della squadra. Ora incide in media ogni 100 minuti con una rete o un'assistenza. Nella sconfitta di domenica si è sbloccato anche Zalewski al suo primo gol da professionista. Anche per il polacco nessuna partecipazione nel 2022 (oltre a prestazioni incolore) mentre già 1 gol e 1 assist in questo nuovo anno.

L'unico che mantiene un rendimento costante rimane Stephan El Shaarawy. Il Faraone è in scadenza di contratto e sta facendo di tutto per convincere Mourinho e la proprietà a confermarlo per la prossima stagione. Per lui nel 2023 3 gol (due decisivi contro Spezia e Real Sociedad) e 1 assist. Più sullo sfondo rimane Karsdorp che però nelle ultime uscite contro Juventus e Real Sociedad ha dato dimostrazione di essere tornato con la testa dentro la Roma. Se in attacco gli infortuni e la scarsa vena realizzativa pesano, così come a centrocampo e in difesa dove il turnover sembra una sciagurata pratica, gli esterni sono l'unico ruolo coperto dove Mourinho può scegliere con tranquillità ogni settimana chi far giocare con buona pace di Celik.