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Roma, il 2016 per dare una svolta alla stagione e raggiungere gli obiettivi prefissati a giugno

Contro il Chievo, nel debutto del nuovo anno solare, il tecnico francese avrà di nuovo a disposizione dopo tre mesi abbondanti il capitano giallorosso, Francesco Totti

Jacopo Aliprandi

Buona fine, ma soprattutto buon principio. Ultimi giorno di questo tormentato 2015, da domani la Roma dovrà cambiare marcia e ingranare la quinta per dare una svolta alla stagione e cercare di raggiungere gli obiettivi prefissati a giugno.

Un po’ quello che ieri pomeriggio Rudi Garcia ha detto ai suoi: «La vittoria con il Genoa ci ha rimesso in sella e a cominciare da Verona è il momento di attaccare con convinzione i primi posti». Contro il Chievo il tecnico francese avrà di nuovo a disposizione dopo tre mesi abbondanti il capitano giallorosso, Francesco Totti. Il numero dieci negli ultimi giorni si è allenato regolarmente con il gruppo, così come Torosidis, e farà parte della trasferta veneta dove potrebbe essere chiamato in causa a partita in corso.

TRIGORIA - Intanto i giallorossi quest’oggi hanno disputato gli ultimi allenamenti dell’anno. Nella seduta mattutina i giocatori hanno svolto prettamente un allenamento incentrato sulla parte atletica insieme ai preparatori Norman e Lippie; nel pomeriggio invece spazio alla parte tattica insieme a Garcia. Parte dell’allenamento col resto dei compagni per Gervinho, che si è poi staccato dal gruppo per lavorare con Franceschi. Niente lavoro con il gruppo per Salih Uçan, alle prese con l’infortunio al piede che lo costringerà a star fermo per un mese, e per Kevin Strootman, che ha svolto solo lavoro differenziato. L’olandese sta però recuperando bene dall’infortunio al ginocchio e nell’arco di 18-20 giorni potrebbe riprendere a svolgere l’allenamento con il gruppo.

IN USCITA - Si allena regolarmente da inizio stagione sebbene sia stato messo fuori rosa, proprio per questo Sabatini e lo stesso Ashley Cole cercheranno una soluzione che possa permettere al giocatore di trasferirsi e riprendere a giocare con regolarità. Il diesse giallorosso, che ha rifiutato le proposte ricevute per il terzino dall’oltreoceano - in particolare quella dei Los Angeles Galaxy - in quanto non vantaggiose per la Roma, starebbe interloquendo con i due club liguri. Sampdoria e Genoa infatti sono pronte a ingaggiare il difensore ex Chelsea, purché i giallorossi si accollino metà dell’oneroso ingaggio dell’inglese.

Pronto ai saluti è anche Manuel Iturbe, ormai vicino ad iniziare la sua avventura al Bournemouth. L’attaccante argentino, come riportano oggi i quotidiani britannici, si starebbe già allenando con il club ormai prossimo all’acquisizione del cartellino (prestito di due milioni più diritto di riscatto fissato a 18), in attesa dello scambio dei transfer da parte delle due federazioni.

IN ENTRATA – E’ ormai prossima l’apertura del calciomercato, il 4 gennaio si aprirà ufficialmente la finestra invernale dei trasferimenti, e Sabatini è a caccia di nuovi giocatori da innestare nella rosa giallorossa. A cominciare dal sostituto del partente Iturbe. Due soni i giocatori in lizza per raggiungere Trigoria: l’ormai noto Perotti, e il nome nuovo El Sharaawy. Il ‘faraone’ non rientra più nei piani del Monaco, che non lo schiererà più in campo per non far scattare l’obbligo di acquisto sul cartellino, di conseguenza il Milan è alla ricerca di un nuovo acquirente del classe ’92 valutato 14 milioni.

Costa invece decisamente meno il terzino dell’Arsenal Debuchy, giocatore che non è riuscito ad imporsi in Premier e prossimo ad abbandonare il club londinese. Con i Gunners dal 2014 solo 14 presenze in campionato, sul difensore è arrivato l’interessamento della Roma, alla ricerca di un vince-Digne, e del Lione, che vorrebbe riportare il giocatore in patria.

CURVE DIVISE - Questa mattina sono intervenuti sulle frequenze di Retesport Pier Paolo Cento e Maurizio Gasparri, in merito ai provvedimenti adottati allo stadio Olimpico, specialmente nella Curva Sud, dalla questura e dalla prefettura di Roma. “Io credo – afferma Gasparri - ci sia un’impuntatura da parte del prefetto ma devo dire più da parte del questore. Lo dico con cognizione di causa. Ho tentato di affrontare il problema allo stadio con il questore D’Angelo e ho ricevuto una risposta molto secca: “assolutamente no, devono cambiare loro”, una risposta anche dura. Purtroppo ha un atteggiamento ormai quasi volto ad affermare il suo ruolo e un suo prestigio sulla vicenda. La vicenda sulla sicurezza dello stadio è un pretesto”.

Della stessa opinione anche Cento: “Secondo me non c’è più l’elemento di equilibrio e giustizia. Le leggi vanno rispettate ma il tifoso non è un cittadino di Serie B. Loro da qualche mese sono oggetto di un’azione persistente, quella di allontanarli dallo stadio. Tra il far rispettare la legge e quello di insistere in maniera persecutoria c’è una distanza siderale”.