La conferenza stampa di José Mourinho alla vigilia di Roma-Fiorentina che si giocherà domenica 10 dicembre alle ore 20.45. Il tecnico alle ha risposto alle domande dei cronisti presenti a Trigoria, sciogliendo gli ultimi dubbi di formazione. I giallorossi vanno a caccia della terza vittoria di fila in Serie A dopo quelle con Udinese e Sassuolo. La partita con la squadra di Italiano apre un ciclo di big match per la Roma che affronterà in serie Fiorentina, Bologna, Napoli, Juventus, Atalanta e Milan. Sarà il mese delle verità per Dybala e compagni.
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Mourinho: “Voglio giustizia, non ho offeso Marcenaro. I Friedkin sono con me”
LA CONFERENZA STAMPA DI MOURINHO
Sta salendo il livello di qualche giocatore? Sono tutti recuperati tranne Smalling e Kumbulla? "Settimana buona perché abbiamo potuto lavorare bene con alta intensità che è quello che non si può fare quando giochiamo tante partite. Per Smalling nessuna evoluzione mentre Kumbulla inizia già ad allenarsi con noi. Se tutto va bene, potrà aiutare dalla panchina già contro il Napoli o subito alla prima di gennaio. Sta lavorando molto bene. Gente come Renato o Pellegrini che ha avuto infortuni di recente hanno avuto una buona settima di lavoro. Era da tanto che non lavoravamo tutti insieme sui principi tattici".
Cosa si aspetta dalla Fiorentina? "Avversario con tanta qualità, tante opzioni e grande rosa. Contro il Parma hanno vinto senza giocare con tanti titolari. Ottima squadra con un'identità propria. Gioca per i nostri stessi obiettivi. La classifica lo dimostra. Mi aspetto una partita difficile".
Cosa ha detto al Procuratore Federale? Cosa si aspetta dalla Giustizia Sportiva? “Dalla Giustizia Sportiva mi aspetto giustizia. Non è stato un problema per me, la mia vita a Roma è lavoro, mi sono presentato spontaneamente e anche felice perché il Procuratore Federale Chiné mi ha dato l’opportunità con tutta la naturalezza del caso di dire quello che dovevo cioè la verità. Non ho mai messo in dubbio la qualità dell’arbitro e non l'ho offeso. L’espressione che ho utilizzato mi sembra assolutamente normale perché la uso anche su me stesso sia a lavoro che nella vita sociale. Forse è stata capita in un modo diverso. Durante la partita l’arbitro ha dimostrato capacità per arbitrare Sassuolo-Roma e nel post ho detto che aveva fatto un buon lavoro. Non capisco quale sia il problema. Questo è quello che ho detto a Chiné. Mi aspetto giustizia".
Il fascicolo riguarda anche le dichiarazioni su Berardi. “È un problema del Sassuolo, ma anche un problema di personalità. Quando mi hanno visto lì prima e dopo la partita perché non ne hanno parlato con me. Mi hanno salutato con cordialità, con un grande sorriso e il giorno dopo dicono alla stampa che non sono contenti delle mie dichiarazioni. È questione di dignità. Io quando non sono d’accordo con un avversario ci parlo dopo la partita e il fatto che non sia successo mi sorprende. Quello che ho detto l’ho detto e ho il diritto e il dovere di dirlo. Un allenatore di alto livello da più di 20 anni ha il dovere di difendere il calcio. Avevo solo l’intenzione di difendere il calcio perché ci sono cose in campo che non possono accadere ma che spesso succedono settimana dopo settimana”.
Quanto le ha fatto piacere la difesa di Pinto? È un segnale per il futuro? "Per me Pinto è la Roma. Quando parla lui per me parla la Roma. In quel momento ho sentito che era la società che parlava. Non mi aspetto sostegno della società quando sbaglio ma quando non sbaglio e le mie parole sono assolutamente normali ed equilibrate, mi ha fatto piacere che la società ha detto di essere con me. Mi ha dato equilibrio emozionale per la partita".
Le hanno contestato la battuta sul giallo a Mancini? "Non posso parlare di quello che è successo. Sono andato con Pinto e con l'avvocato Conte dal procuratore federale Chiné. Abbiamo parlato ma mi fermo qua".
Lei si sente tranquillo per l’arbitro di domani? “Penso che noi allenatori non dobbiamo parlare degli arbitri prima della partita. È una riflessione che ho fatto da solo e che ho comunicato al Procuratore. Dopo la partita possiamo essere piò o meno felici ma prima della partita dobbiamo partire dal principio che gli arbitri vogliono fare bene lasciandoli tranquilli”.
La proprietà ha dimostrato vicinanza nelle sue battaglie. Firmerebbe oggi il rinnovo se gli venisse proposto? “È una domanda ipotetica perché non è successo e non mi piace rispondere a domande ipotetiche. Se quel sostegno mi ha fatto piacere ti dico di sì perché io do tutto per la Roma anche quando sbaglio. La proprietà non sarebbe felice che io vi dica cosa ci diciamo. Oggi non è un segreto che sono qua il presidente e i suoi figli, abbiamo parlato e il rapporto è positivo ma non abbiamo parlato del futuro e della scadenza di contratto”.
Come stanno Pellegrini e Renato Sanches?Sono disponibili per giocare dall'inizio? “Abbiamo bisogno di tutti i giocatori. La nostra rosa al completo, senza infortuni e con tutti i giocatori in un momento positivo, è forte e ha diversi opzioni. Mi aiuta anche a cambiare durante la partita perché ho diverse soluzioni anche in panchina. A centrocampo le opzioni sono tante anche considerata la crescita di Bove che non è più il ragazzino che entra 10 minuti come faceva due anni fa. L'anno scorso è cresciuto e quest'anno ancora di più. Lì abbiamo opzione anche quando non ci sono Lorenzo, Renato o Paredes, lì non ci sono drammi perché troviamo altre soluzioni. Averli tutti disponibili però è importante come accadrà domani dove avremo 6 giocatori a disposizione che è un numero ottimo. Renato è migliorato questa settimana. Monitoriamo il suo lavoro e gli manca qualcosa per arrivare alla sua intensità massima. Lorenzo ha fatto un’ottima settimana anche con lavoro supplementare. Abbiamo tante partite anche importanti con la Coppa già a gennaio e in caso un’altra se vinciamo la prima. Abbiamo bisogno di tutti. La nostra difficoltà ovvia e chiara nelle settimane passate e per le prossime è nei difensori centrali visto che partirà anche Ndicka".
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