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forzaroma news as roma Roma, fasce pericolose con l’Inter: il divario è enorme, Gasp pretende di più

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Roma, fasce pericolose con l’Inter: il divario è enorme, Gasp pretende di più

Francesco Iucca
Francesco Iucca Collaboratore 
Le coppie di esterni di Gasperini e Chivu hanno fatto registrare numeri totalmente diversi e opposti, allarmanti per chi vuole restare in alto. E contro Dimarco e Dumfries il ballottaggio è aperto

Roma-Inter sarà un banco di prova fondamentale per Gasperini. Per capire soprattutto quale può essere la vera dimensione della sua squadra, ad ora prima in classifica con una difesa di ferro ma un attacco decisamente morbido. Il mister sa che lì davanti servirà qualcosa in più, dalle punte in primis ma non solo. Perché la fase offensiva, come quella difensiva, coinvolge tutta la squadra. Soprattutto dal centrocampo in su, con gli esterni che devono giocare un ruolo fondamentale, non solo per il calcio del Gasp. E in questo senso lo scontro con gli uomini di Chivu restituisce un'attitudine e soprattutto dei numeri completamente diversi. Non è solo una questione di gol, ma sicuramente si può partire da quella. Prendendo in considerazione le reti portate da tutti i terzini, oppure le ali visto che si tratta di una linea a cinque, il divario è netto.

Solo Dimarco in stagione ha già messo a referto 2 gol e 3 assist, a cui si aggiungono le 2 marcature di Dumfries e i 2 passaggi decisivi di Carlos Augusto. Ancora a secco invece il quarto esterno, Luis Henrique (così come Darmian). Il totale fa 4 reti e 5 assist. Tutto il contrario per la Roma, che tra Wesley, Rensch, Angelino e Tsimikas ha collezionato in totale solo 1 gol del brasiliano e 1 assist del greco. Una differenza enorme in termini realizzativi, ma anche nella mole di gioco e i pericoli creati. Prendiamo il fondamentale che per le ali, soprattutto quelle di Gasperini, è l'elemento più importante: il cross. Secondo le statistiche di 'Kickest', considerando le due coppie di 'terzini' di Roma e Inter viene fuori un altro dato particolarmente significativo. Federico Dimarco infatti guida la classifica di tutta la Serie A per cross tentati (51) e riusciti (23). Il secondo tra i nerazzurri è Dumfries, che agisce sulla corsia opposta: 14 sono i traversoni tentati e 4 quelli a buon fine. E poi c'è Carlos Augusto (7 e 1).

Roma-Inter, la sfida sugli esterni è la chiave: ballottaggio aperto per Gasperini

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Per i giallorossi invece il primo è Angelino con 14 cross provati e appena 2 riusciti, poi Tsimikas e Rensch con 7 (5 più 2) tentati e nessuno riuscito. Neanche a dirlo, in testa a questa particolare statistica a Trigoria c'è Soulé. Da notare la totale assenza di Wesley in queste statistiche, che almeno ha già impresso la firma sui tre punti col Bologna all'esordio. Il totale fa 72 Inter, 21 Roma. Un abisso. Questo in buona parte spiega anche la poca produzione offensiva della squadra di Gasperini, che sta ancora cercando gli equilibri sulle corsie esterne: a sinistra non c'è un titolare vero e proprio, visto che per ora Angelino (non di certo il giocatore preferito del tecnico, che aveva dato l'ok alla cessione) e Tsimikas si alternano tra campionato e coppa. A destra il posto è di Wesley, con Rensch che ha dato buone risposte. Ma anche qui soprattutto dal punto di vista difensivo.

Per ora, dati i punti in classifica, può andare bene così a Gasperini che però sa che la necessità di incrementare la mole di occasioni dalle fasce è impellente. Durante tutte le amichevoli il diktat principale era quello di andare sull'esterno, puntare e saltare l'avversario per mettere palla in mezzo per attaccanti e centrocampisti che vanno a staccare. Una soluzione su cui l'allenatore della Roma ha provato a lavorare e insistere, ma che fino ad ora non ha dato segnali. Il ballottaggio di formazione è apertissimo sia a destra che a sinistra per il match con l'Inter, che proprio su quell'aspetto sta costruendo l'attacco migliore del campionato. Per cui è molto probabile che una delle chiavi più importanti della gara sarà proprio il gioco sulle fasce: affrontare Dimarco e Dumfries una partita nella partita. E Gasperini, una volta acquisite certezze e solidità in questi primi due mesi, ha bisogno di pretendere subito di più dai suoi esterni.