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Roma, El Shaarawy è un caso: ora Saelemaekers gli toglie altro spazio

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L’ala giallorossa è stata al centro di voci di mercato per buona parte dell’estate e adesso De Rossi non sembra più puntarci con convinzione
Redazione

Un’estate atipica quella di Stephan El Shaarawy, più volte accostato ad altre squadre come pedina di scambio per poi restare ancora in giallorosso ma con tanta concorrenza e spazio ridotto. Potrebbe essere solo una coincidenza ma non sembra essere così viste le prime due uscite in cui una mano il Faraone poteva darla ma non l’ha data per volere di Daniele De Rossi. I minuti del numero 92 fin qui sono solo 4, più precisamente il recupero di Cagliari-Roma dove una sua conclusione ha di fatto sancito il triplice fischio. In quell’occasione sorprese la scelta del tecnico di puntare su Zalewski da titolare e non su Stephan vista la situazione di mercato che riguardava Paulo Dybala, poi entrato a partita in corso. Con l’Empoli il buio totale. Nonostante la Roma dovesse mettere in campo tutta la forza offensiva per recuperare il doppio svantaggio DDR ha addirittura preferito chiudere il match con 3 cambi effettuati e due non utilizzati. Il tecnico giallorosso ha parlato della situazione dell’esterno nel post partita di Roma-Empoli: “Stephan ha avuto un problema nell’ultima partita con la Svizzera, è stato fermo nelle 2-3 settimane di vacanza, non è in una condizione ottimale, ora sta bene. Deve solo ritrovare la condizione.” La sensazione, però, è che non si tratti solo di questo visto come si sta evolvendo il mercato giallorosso nelle ultime ore.

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Con Saelemaekers aumenta la concorrenza

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Un cambio di rotta per certi versi inaspettato dopo la scorsa stagione in cui El Shaarawy è apparso un punto fermo della formazione giallorossa, ancor di più dopo l’arrivo di De Rossi sulla panchina capitolina. Da gennaio in poi, infatti, l’ala della Nazionale ha giocato 12 volte dal primo minuto, è subentrato 4 volte ed è rimasto in panchina solo 2 volte in campionato. Mentre in Europa League le ha giocate tutte dall’inizio tranne la gara di andata con il Feyenoord e il ritorno con il Brighton. Non gonfia la rete da 24 partite tra campionato e coppa e le ultime mosse sul mercato di Ghisolfi sembrano relegare ancor di più Stephan che dovrà lottare anche con Saelemaekers – accordo con il Milan in dirittura d’arrivo - per strappare una maglia da titolare. L’arrivo del belga nella Capitale è questione di tempo e la zona di campo che occuperà sarà proprio quella di pertinenza del Faraone. Velocità, duttilità – nel caso si decida per una difesa a 3 con esterni a centrocampo – e ottimi colpi, come in molti ricorderanno lo splendido scavetto nel 3-1 del Bologna all’Olimpico contro la Roma. Senza dimenticare che Zalewski resterà e nella prima gara gli è stato preferito e che Soulé può essere impiegato anche a sinistra come contro il Cagliari. Una maglia per 4 e Stephan appare quello più indietro. La strada per El Sha è in salita ma non è da escludere una cessione last minute con l’Atalanta che si è interessata all’ex Milan.

 

Lorenzo Scattareggia