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Roma-El Shaarawy, è tempo di incontrarsi di nuovo. Ecco le tappe di un probabile ritorno

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Il ct azzurro Mancini gli ha chiesto di trovarsi una squadra e il Faraone vuole che questa sia la Roma: i contatti sono ripartiti

Francesco Balzani

Non sono “giri immensi” come cantava Venditti, ma l’amore tra El Shaarawy e la Roma può tornare di nuovo dopo le prime telefonate tra ex andate in scena appena due mesi fa. In quei giorni di fine mercato il Faraone era in una Roma che vedeva le prime foglie cadere e salutava senza troppi rimorsi Under e Kluivert. Lo scenario ideale per un ritorno di fiamma in grande stile e per permettere a Fonseca di avere più che una valida alternativa in attacco. Il contatto si è acceso troppo tardi e non sono bastati i like sui social e la voglia di tutti i partecipanti. Non c’era tempo anche perché quasi tutte le energie di Fienga erano assorbite dalla telenovela Smalling. Ma i due ex innamorati si sono fatti una promessa: ne riparliamo a gennaio. E ora con la sosta di novembre i contatti sono ripartiti anche perché ci sono una serie di lungaggini burocratiche e personali che vanno risolte almeno un mese prima della chiusura dell’affare.

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La stima di Fonseca e l'Europeo alle porte

El Shaarawy entro gennaio vuole tornare in Italia, anzi vuole tornare alla Roma, e salutare la Cina dove ha guadagnato tanto ma si è divertito poco anche a causa di tutte le restrizioni imposte dalla pandemia. Da metà settembre si allena da solo proprio a Roma con i preparatori Ferretti (ex Roma) e Donatelli (Nazionale). Un lavoro che sta dando i suoi frutti visto il rendimento in azzurro. Per mantenere la maglia, però, il ct Mancini gli ha giustamente chiesto di trovarsi una squadra. E quella squadra dovrebbe essere la Roma. Il Faraone, 40 gol in giallorosso, non vede l’ora di tornare a vestire la maglia numero 92 al fianco di Dzeko anche se non può dirlo apertamente visto il silenzio imposto dalla dirigenza dello Shanghai. E Fonseca non ha mai nascosto la sua passione per Stephan che risulterebbe utile sia come alternativa a Pedro e Mkhitaryan sia come vice Dzeko nel ruolo di falso nove. Ma col suo arrivo Paulo potrebbe anche ripensare di proporre il 4-2-3-1. L'accordo con lo Shanghai Shenhua, la squadra che lo aveva prelevato due estati fa proprio dalla Roma, era stato già trovato: prestito fino a giugno 2021. Poi il riscatto da stabilire senza fretta (inferiore a 15 milioni) e un ingaggio sensibilmente ridotto: dai 14 milioni percepiti in Cina ai 2,6 promessi dalla Roma. La stessa cifra che percepiva Kluivert. Non se ne è fatto nulla proprio per le difficoltà legate alla pandemia e ai rapporti con la Cina ma ElSha in queste settimane non è tornato a Shanghai. E ora aspetta solo il lieto fine di un ritorno che farebbe felici tutti e che permetterebbe alla Roma di sognare davvero l’ingresso in Champions. Una competizione che Stephan ricorda bene…