La conferenza stampa di Claudio Ranieri alla vigilia della sfida contro l'Eintracht Francoforte in programma giovedì alle ore 21. L'allenatore ha tutto il gruppo a disposizione. Out solamente Hermoso che nel pomeriggio volerà verso Leverkusen per fare le visite mediche col Bayer. Torneranno in campo i titolari dopo il turnover di domenica contro l'Udinese.


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Ranieri: “Stiamo migliorando ogni giorno e mi piace. Hermoso voleva andare via”
RANIERI IN CONFERENZA STAMPA
Le coppe diventano le competizioni più importanti visto la posizione in classifica? "Ogni partita per noi è importante, per una crescita della squadra. Sono arrivato che avevamo tutti paura di che cosa potesse fare la Roma, ora dobbiamo pensare a fare bene ogni gara. Alla fine vedremo che cosa saremo riusciti a fare".
Che cosa ci può dire su Hermoso? "Non rispondo a domande sul mercato. Hermoso quando sono arrivato era infortunato, si è messo al pari degli altri. E' un ragazzo che mi piace molto, grintoso altrimenti non avrebbe giocato tante partite nell'Atletico Madrid. Sono partito con determinati giocatori, è arrivato a un buon stato di forma ma giustamente vuole giocare e non posso dire a un giocatore "tu giochi". Preferisce andare via, voglio alla Roma giocatori contenti di stare a Roma. Lo capisco, un giocatore del genere merita di giocare".
L'arrivo di Rensch le può permettere di riportare Saelemaekers in alto a sinistra? "Con l'arrivo di Rensch posso variare alcune cose, posso giocare anche a quattro e questo mi permette di poter cambiare squadra più volte".
Esiste in questa rosa un'alternativa a Paredes? Cristante può esserlo? Ci può confermare che Paredes resta? "Tutte le voci che sento su Paredes le sento da voi, non da lui. Se non volesse restare, come ho detto per Hermoso, non trattengo nessuno. Cristante è un giocatore ritrovato, ha caratteristiche differenti ma potrebbe sostituire lui. Non ha quella verticalità, ma ha altre doti. Sono contento così, sono giocatori complementari che potrebbero giocare insieme. A Udine sapevo di peccare in qualità, ma era una cosa che dovevo fare assolutamente ed ero convinto che i ragazzi che avrebbero giocato avrebbero fatto una gran partita".
Lo score della Roma contro le grandi squadre è un po' bassino: c'è qualcosa che si può migliorare come approccio? "C'è sempre da migliorare, sia l'approccio sia la parte centrale e finale. Quando giochi contro grandi squadre che stanno andando bene devi fare un super lavoro per cercare di arginarle e crearle dei problemi. I ragazzi stanno crescendo, all'inizio ero rimasto meravigliato che a Napoli non eravamo riusciti a giocare come speravo, cosa che poi abbiamo fatto dall'Atalanta in poi e con il Tottenham. Stiamo migliorando, ogni giorno vedo che la squadra lavora per migliorarsi e per un allenatore è la cosa più bella che possa vedere".
Nella sua idea le caratteristiche di Soulé si sposano maggiormente con il calcio europeo? "Non avevo fatto caso alla differenziazione tra campionato e coppa. Soulé è un gran bel giocatore, ha bisogno di sveltire la manovra ed essere più concreto. E' quello che gli chiedo sempre. Sono convinto che sarà un ottimo giocatore per il futuro della Roma".
Ieri tre giocatori importanti erano a un concerto: come si pone di fronte a questa questione? "Hanno chiesto il permesso e li avevo mandati".
La Roma le è mai sembrata una squadra "pigra"? "Non mi è mai sembrata una squadra pigra. Possiamo sbagliare per eccesso di fare. Non ho mai visto la Roma pigra, è una parola che non userei. Oggi ho fatto vedere il fallo laterale subito in occasione del rigore del Lecce e il gol subito contro l'Alkmaar".
Hummels all'inizio non giocava molto, con lei qualcosa è cambiato: cosa pensa di lui? "Mats lo seguivo da tantissimo tempo, come giocatore internazionale mi è sempre piaciuto. Averlo e poterlo mettere in campo mi è sembrato normale, come fai a non far giocare un campione del mondo? Sta bene fisicamente, è un leader e un punto di riferimento per squadra e compagni. E' stato un fatto naturale".
RANIERI A SKY SPORT
E' la partita più importante dell'anno? Si aspettava una Roma al 21esimo posto in classifica? "No, ma speriamo non sia l'ultima partita più importante dell'anno. Vogliamo andare avanti in Europa e continuare a crescere. Domani sera ci sarà una gran bella partita, sicuramente il pubblico ci soffierà dietro. Giochiamo contro una squadra che ha degli automatismi meravigliosi, seconda in Europa League e terza in campionato. Giocano bene, veloci, ma anche noi abbiamo le nostre armi".
Ci si può approcciare con un pizzico di ottimismo? "Da quando sono arrivato ho sempre chiesto ottimismo e di fare la prestazione, di non guardare il nome dell'avversario. Non sono partite difficili solo queste, noi ora ne abbiamo tre molto belle ed entusiasmanti: Eintracht Francoforte, Napoli e Milan. Poi anche le altre saranno belle e difficili, ci sarà da soffrire e da lottare e da portare più punti possibili".
La Roma gioca spesso un buon calcio ma quasi mai per 70-80 minuti: come si fa a dilatare questo minutaggio? "Non va lavorato sulle gambe, i ragazzi corrono e corrono tanto. Bisogna correre meglio, da squadra. Quando riusciamo a stare compatti siamo anche più bravi, è soltanto una questione di concentrazione per restare compatti".
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