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Roma, ecco l’Udinese: non vince da gennaio e ha il secondo peggior attacco

Il punto sui prossimi avversari dei giallorossi, in crisi di risultati e a rischio retrocessione

Redazione

Ventotto punti in ventotto partite, nessuno conquistato da quando è ripreso il campionato. L'Udinese che si presenta all'Olimpico contro la Roma non vive un gran momento di forma: soltanto tre sono le lunghezze che distaccano i bianconeri dalla zona retrocessione, e l'ultima vittoria risale addirittura al 12 gennaio scorso. Da lì, quattro pareggi e cinque sconfitte, compresi gli ultimi due ko contro Torino e Atalanta. Il tecnico Luca Gotti, al timone da un girone (l'ex collaboratore di Sarri prese il posto di Tudor dopo lo 0-4 con la Roma all'andata), non è ancora riuscito a dare una sterzata al rendimento della squadra: appena quattro vittorie in diciotto partite, con l'Udinese che ha anche il secondo peggior attacco della Serie A: 23 gol, solo la Spal ne ha fatti di meno (21).

Probabile formazione Udinese (3-5-2): Musso; Becao, Nuytinck, De Maio; Stryger-Larsen, Fofana, Walace, De Paul, Zeegelaar; Okaka, Lasagna.

Rispetto alla sconfitta contro l'Atalanta, Gotti dovrebbe cambiare cinque uomini: fuori Troost-Ekong, Samir, Jajalo, Sema e Teodorcyzk, dentro Becao, De Maio, De Paul, Zeegelaar e Okaka. Sempre privo di Prodl e Mandragora, il tecnico bianconero confermerà il suo 3-5-2 puntando soprattutto sul rientro di De Paul, out per squalifica nell'ultimo impegno. Difficile che all'Olimpico non venga riproposto il solito atteggiamento prudente dei friulani, pronti a chiudersi in difesa per poi ripartire in contropiede, sfruttando i lanci dalle retrovie e gli attacchi in profondità degli esterni di centrocampo e di Lasagna. L'Udinese non è una squadra che gioca a viso aperto, ma preferisce puntare sulla fisicità dei suoi difensori e quindi mettere in moto i calciatori più rapidi, con l'obiettivo di sorprendere alle spalle la linea arretrata avversaria. Oltre ai tagli di Stryger-Larsen e Zeegelaar e allo scatto di Lasagna, la Roma dovrà fare molta attenzione al lavoro associativo di Okaka e alla qualità di De Paul. Il primo cercherà di raccogliere i lanci lunghi fornendo palloni giocabili al trequartista argentino, che a sua volta tenterà di scavalcare la retroguardia giallorossa con i suoi filtranti.