Matic, Aouar... E Pagano. Tra i tanti nomi presenti nella lavagna tattica che ieri Mourinho ha condiviso sui social c'è anche quello del talento della Primavera giallorossa. Non ha ancora avuto la possibilità di esordire ufficialmente, ma è stato già convocato in prima squadra lo scorso maggio in occasione del match contro la Fiorentina. Si tratta di uno dei leader tecnici della squadra allenata da mister Guidi; un trequartista moderno, dotato di tecnica e fantasia, abile a svariare su tutto il fronte d'attacco e con una spiccata propensione verso il goal. Nell'ultimo campionato sono state infatti ben 15 le marcature messe a segno, e certamente il ragazzo può trovare nel suo agente un riferimento speciale. Pagano è gestito dalla CT10 Management, ovvero l'agenzia di proprietà di Francesco Totti, del quale porta anche il 10 sulle spalle. Eppure per lui quel numero indossato non rappresenta grandi pressioni: "Mi dà tanta responsabilità e mi piace averla. Ho l'opportunità e il privilegio di averlo al mio fianco, con lui è bello parlarne, mi dà molti consigli, mi dice cosa fare e non fare dentro e fuori dal campo. Lui ci è già passato. Mi sento fortunato di averlo al mio fianco. Ma nessuna pressione. È il mio numero preferito, sono stato felice di averlo quest'anno in Primavera. E sono felice di indossare questa maglia", ha raccontato qualche mese fa.
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Roma, ecco chi è Pagano: dal 10 con Totti alla lavagna di Mourinho
Alla Roma Pagano, classe 2004, è arrivato a nove anni, sempre grazie a Bruno Conti che lo ha osservato e portato subito a Trigoria per un provino quando militava nel Villanova. Come spesso accade, Riccardo e la sua famiglia erano totalmente all'oscuro della presenza del club giallorosso e così ha giocato senza pressioni. E ha fatto tripletta. Da lì lo spostamento con il papà da Tivoli, dove è nato e cresciuto, per questioni di comodità la famiglia si è separata e lui sogna di riunirla tutta a Roma. Da lì una crescita continua, gol a raffica, lo scudetto con l'under 15 guidata da Tanrivermis insieme a Missori, che ha esordito a Bologna. Il numero 10 l'ha sempre avuto, quasi a rimarcare questa aura un po' da predestinato, resa ancora più luminosa dall'arrivo nell'agenzia di scouting di Totti. A febbraio è arrivato il rinnovo di contratto fino al 2026, ennesimo segnale di come la Roma creda effettivamente in lui.
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