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Roma, ecco Bove e Zalewski, il tandem del futuro che ha conquistato Mourinho

LaPresse

Da domenica sera per la Roma inizierà un vero e proprio tour de force, il che farà sì che Mourinho avrà bisogno di forze nuove come i giovani talenti

Redazione

Una settimana fa hanno anche rischiato di trovarsi uno di fronte all'altro: Bove con la maglia dell'Italia Under 20 da una parte, Zalewski con quella omologa della Polonia dall'altra. E se non è successo, come riportato da Andrea Pugliese su gazzetta.it, è semplicemente per il fatto che quest'ultimo ha fatto un passo in più, convocato da Paulo Sousa con i grandi, al fianco di gente del livello di Lewandoski, Zielinski, Piatek e Szczesny. Quella partita dell'Otto Nazioni l'Italia l'ha vinta per 2-0 e Bove (al suo esordio nella nazionale di categoria) è stato uno dei migliori del c.t. Alberto Bollini, proprio mentre Zalewski preparava invece il suo esordio assoluto tra i grandi: è successo tre giorni dopo, in quel di San Marino, esattamente dove tredici anni fa esordì anche lo stesso Lewandoski. Quel giorno, nel 2008, Lewa andò subito a segno, Zalewski si è limitato a qualcosa di meno, l'assist (pregevole) per il 7-1 definitivo di Buksa. Ecco, Bove e Zalewski (che, tra l'altro, giocano insieme dal 2012) sono i due nuovi gioiellini di Mourinho, i talenti del vivaio giallorosso che presto possono sperare di trovare un po' di spazio anche in casa giallorossa.

Da domenica sera, contro il Sassuolo, per la Roma inizierà un vero e proprio tour de force, con ben 22 partite in soli 102 giorni. Tantissime, il che farà sì che Mourinho avrà bisogno di forze nuove. Tra queste, appunto, forse anche dei più piccoli di tutti, Bove e Zalewski, per i quali però Mou ha una predilezione particolare. Tanto che nell'ultima sessione di mercato ha deciso di non far partire nessuno dei due. Nel precampionato li ha usati sempre, complice anche l'assenza di tanti giocatori. Poi per Bove è arrivata anche la presenza nel finale della partita con la Fiorentina, preferito a Diawara e Villar. E quella è stata la prima grande indicazione di Mou, per il quale Bove è sullo stesso piano di Diawara e Villar a livello di gerarchie. Al portoghese il centrocampista piace, e molto anche, conquistato da alcune doti per un calciatore destinato a giocare in mezzo come la personalità, la corsa e la capacità di sapersi inserire negli spazi. Bersagliato dalla sfortuna (Covid e infortuni vari), lo scorso anno ha potuto dare meno di quanto previsto. Ma adesso è pronto a riprendersi subito tutto ciò che ha lasciato per strada.

Ma a poter dare un impulso nuovo alla propria carriera è anche Nicola Zalewski, il polacco di Roma. Cresciuto a Tivoli da una famiglia immigrata in Italia tanti anni fa, è romano a tutti gli effetti e il Bel Paese ha fatto carte false pur di fargli scegliere la maglia azzurra. Alla fine, però, Zalewski ha scelto con il cuore e hanno prevalso i colori bianco e rosso, quelli della Polonia, anche grazie alla segnalazione di Boniek ai dirigenti federali della sua nazione. E chissà che Paulo Sousa non si sia sentito anche con Mourinho, che nel precampionato si è lustrato gli occhi vedendo le qualità di Zalewski.  "Sognavo la nazionale polacca fin da quando ero bambino - ha detto giorni fa ad un radio polacca - È una grande gioia, anche per mio padre. Mourinho? Mi ha detto che avrò le mie occasioni in campo". Ed allora a Nicola non resta che aspettare. E quello che è successo con Paulo Sousa, potrà replicarsi presto anche con lo Special One.