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Roma, è profondo (giallo)rosso: ecco i numeri della crisi degli ultimi 2 mesi

Settimo attacco del campionato, nessun attaccante in doppia cifra in Serie A e dopo il derby di novembre solo 2 vittorie (3 contando anche le coppe). Il calo della squadra di Di Francesco spiegato in cifre

Melania Giovannetti

La Roma non sa più vincere. I 3 punti mancano da più di un mese (Roma-Cagliari 1-0 del 16 dicembre, partita vinta con un gol nel recupero di Fazio) e ormai i numeri sono diventati impietosi. Già, perché andando ad analizzare gli ultimi 2 mesi di campionato - quelli dopo il derby vinto il 18 novembre, vera e proprio gara spartiacque - la squadra di Di Francesco ha vinto soltanto 2 volte (l’altra vittoria risale all’1 dicembre contro la Spal, 3-1). Tre aggiungendo anche il match di Champions League col Qarabag (5 dicembre, 1-0 per i giallorossi). Poi 4 pareggi e 2 sconfitte (che diventano ben 4 considerando anche le coppe). Poco, troppo poco anche per chi non punta allo scudetto ma “a dare fastidio alle prime”. E quando le cose vanno male, i numeri non mentono.

SEMPRE MENO GOL - La Roma ha il settimo attacco del campionato con 31 gol, a pari merito con l’Atalanta e dietro alle prime 4 della classifica, ma anche a squadre come Sampdoria e Udinese. Nessun attaccante giallorosso è in doppia cifra in campionato, e nella top 15 dei marcatori della Serie A c’è soltanto un calciatore della Roma (il quasi ex Dzeko al settimo posto con 9 gol). La Lazio, ad esempio, ne ha 3. Per trovare il secondo marcatore giallorosso bisogna scendere fino alla 25esima posizione dove c’è El Shaarawy con 5 reti. Prendiamo anche un altro dato: la media gol dei giallorossi in Serie A è di 1,55 a partita, un anno fa nello stesso periodo era di 2 reti esatte a match (e a fine anno 2,37). Basta andare ad analizzare gli ultimi 2 mesi per vedere come la media sia letteralmente crollata: un gol a partita nelle 8 gare di campionato giocate, 0,9 considerando anche le sfide di coppa contro Atletico Madrid, Qarabag e Torino. E anche il numero dei tiri in porta, elogiati da Di Francesco nella conferenza stampa alla vigilia di Roma-Atalanta, sono calati drasticamente: a San Siro soltanto uno, contro i bergamaschi 4. Una fase offensiva che si è sciolta come neve al sole.

TUTTI GLI ALTRI NUMERI - Fino a poco fa la Roma poteva vantarsi di avere la miglior difesa del campionato, ora la situazione è cambiata anche qui. Lo scettro è del Napoli di Sarri con appena 13 gol subiti, al secondo posto i giallorossi e la Juventus con 15. Tra i problemi c’è sempre quella fascia destra tanto criticata: dei 7 gol subiti nelle ultime 5 gare, 4 arrivano proprio dalla zona coperta da Florenzi e Bruno Peres. Poi c’è un altro numero che risalta, ed è quello dei chilometri percorsi in media durante una partita. La Roma è quartultima con 107.091. Un’altra classifica in cui la squadra di Di Francesco è agli ultimi posti è quella dei gol di testa: appena 2, peggio ha fatto soltanto il Benevento con uno. Un dato che va analizzato insieme a quello delle tante partite in cui la Roma ha messo a segno soltanto una rete: 10 sulle 20 giocate in campionato (12 su 27 totali considerando anche la Champions e la Coppa Italia). E anche gli assist sono merce rara: nella classifica degli assist-men della Serie A, il primo giallorosso è Nainggolan al 18esimo posto con 11 assist (di cui 3 vincenti). Nelle palle recuperate a primeggiare è Fazio, ma anche lui non spicca in testa alla graduatoria: è 16esimo con 75. Un profondo (giallo)rosso spiegato in numeri.