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Roma, è notte fonda. E il calendario del prossimo mese è da incubo

Roma, è notte fonda. E il calendario del prossimo mese è da incubo - immagine 1
Dal Bologna all'Atalanta, i giallorossi sono attesi da una serie di big match che rischiano di peggiorare una situazione già complicatissima
Redazione

La Roma sprofonda. La squadra di Juric cancella totalmente la vittoria di giovedì col Torino perdendo al 'Bentegodi' con l'Hellas Verona, altra ex squadra del tecnico croato. Che ora è sempre più in bilico, con una classifica pessima: 13 punti in 11 partite e undicesimo posto a 9 punti di distanza dal quarto che sarebbe l'obiettivo stagionale dichiarato, quello per cui in teoria stato scelto Juric. Ma a fare paura adesso è anche il calendario terribile che attende la Roma nei prossimi 30 giorni. Nelle sette squadre finora affrontate in Serie A con il croato in panchina, solo due fanno parte delle attuali prime sette (Inter e Fiorentina). Da qui un mese dovrà invece fronteggiarne due su tre gare in calendario, ovvero Napoli (24 novembre, dopo la sosta) e poi Atalanta (2 dicembre). Più il Bologna che ha 15 punti ma una partita in meno e viene da due vittorie di fila, oltre a non perdere da agosto, l'unico ko contro il Napoli. E i rossoblù, squadra in costante crescita a differenza della Roma, saranno i prossimi avversari dei capitolini domenica prossima all'Olimpico (ore 15). Insomma, tre avversari a dir poco ostici.

A questi si aggiungono due sfide di Europa League di importanza capitale vista la classifica non incoraggiante anche in quel caso. Questo giovedì c'è la trasferta in Belgio con l'Union Saint-Gilloise, per cui non ci sarà molto spazio per riposare. E saranno obbligatori i tre punti. Ma soprattutto giovedì 28, i giallorossi dovranno volare a Londra per il match col Tottenham che oggi ha battuto 4-1 l'Aston Villa e ha segnato già 22 gol in 10 partite di campionato. Insomma, in una situazione di emergenza totale di punti, la Roma dovrà affrontare nell'ordine Union Saint-Gilloise, Bologna, Napoli, Tottenham e Atalanta nello spazio di un mese. Non il massimo per una squadra così in difficoltà che non può più sbagliare, oltre a non aver avuto un grande feeling (eufemismo) con i big match negli ultimi anni.