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Roma, è aria di rinnovi. Ma non per Mkhitaryan

Roma, è aria di rinnovi. Ma non per Mkhitaryan - immagine 1

Sul tavolo quelli di Mancini, Zaniolo e Cristante. L'armeno è in scadenza ma se ne riparlerà più avanti visti i buoni rapporti con Raiola

Redazione

Dopo i rinnovi dei giovani Bove, Darboe e Zalewski è tempo di pensare ai big. Ma senza fretta, perché di contratti in scadenza non ce ne sono a parte quello di Mkhitaryan come scrive Chiara Zucchelli su Gazzetta.it.  Il primo sarà comunque Gianluca Mancini: perché è un giocatore importante e perché è ad oggi uno dei titolari che guadagna meno e la società è molto attenta a questi equilibri. L’accordo sarà ratificato nelle prossime settimane, poi Pinto si dedicherà anche alle situazioni di Cristante, Spinazzola e Zaniolo. Anche in questo caso, senza fretta, e con la consapevolezza che la Roma non ha situazioni impellenti da gestire: il centrocampista scade nel 2024, il terzino nel 2023 (e infatti potrebbe firmare prima di Cristante), Zaniolo nel 2024. Tutti dovrebbero essere portati al 2025.

 

Mkhitaryan, appuntamento in primavera

Discorso diverso per quanto riguarda Mkhitaryan che ha il contratto in scadenza a giugno. Per sua scelta, perché la Roma gli aveva proposto un biennale, ed è per questo che al momento non ci sono discorsi sul rinnovo. Né in un senso né nell’altro, la Roma e l’armeno discuteranno con calma del futuro.Nel contratto di Micki non ci sono opzioni, come  un anno fa, ma i rapporti con lui e con Mino Raiola sono talmente buoni che, al momento il contratto non è un tema sul tavolo di Pinto, ma, quando lo sarà, non ci saranno problemi per decidere se continuare insieme un altro anno o lasciarsi senza rancore. Nel futuro dell'armeno, una volta appesi gli scarpini al chiodo, sembra esserci una scrivania da direttore sportivo al Krasnodar.