Dybala torna Joya di Roma: ecco quanto manca al rinnovo automatico

Dal biglietto per l'Arabia alle panchine con Cagliari e Juve e il clamoroso rifiuto in extremis a 20 milioni a stagione fino ad arrivare a una certezza abbastanza evidente: la Roma senza Paulo Dybala è un'altra cosa. Lo ha capito subito Ivan Juric che lo ha impiegato 83' domenica scorsa con l'Udinese e - al netto di un turn over necessario - rinuncerà difficilmente al talento della Joya. Va da sé che le 14-15 gare necessarie al rinnovo automatico per un ulteriore stagione saranno raggiunte in breve tempo. Fin qui l'argentino ha collezionato 5 presenze, con 285 minuti in campo sui 450 totali. Frutto del fatto che sia a Cagliari sia a Torino è stato impiegato col contagocce, e anche a Genoa è uscito dopo un'ora generando critiche.  Ora quei calcoli anti-rinnovo (complice forse anche l'allontanamento della Ceo Souloukou) non vengono presi in considerazione.

Con Genoa e Udinese, infatti, Dybala  è salito in cattedra mostrando un'intesa quasi perfetta con Dovbyk. Anche stasera contro il Bilbao Paulo dovrebbe essere al suo posto.  Il contratto di Dybala si rinnoverà automaticamente di una stagione a 7 milioni di euro con il 50% delle gare giocate nei tre anni da minimo 45 minuti, a prescindere dalla competizione. Cosa significa? Che, contando a spanne considerando quella che potrebbe essere la stagione europea della Roma, a 15 presenze circa superiori ai 45'  il contratto della Joya si rinnoverà. Fin qui siamo a due da calcolare (Empoli e Udinese), ma il dato è destinato ad aumentare con un possibile superamento della quota, considerate anche le coppe, entro la fine del 2024. Visti i rapporti tornati abbastanza sereni però si apre un'altra strada.  Il ds Ghisolfi, che mai avrebbe voluto cedere l'argentino, proporrà nei prossimi mesi un accordo per spalmare l'ingaggio su un ulteriore anno, quindi fino al 2027. Una mossa propedeutica anche sul settore marketing: le magie di Dybala, infatti, sono di gran lunga le più vendute.