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ROMA, DOSSIER ARBITRI 2012-2013: Bergonzi giù dalla torre

(di Mirko Porcari e Alessio Nardo) Quando c’è di mezzo un certo Zeman, non parlare di arbitraggi è quasi impossibile.

Redazione

(di Mirko Porcari e Alessio Nardo) Quando c'è di mezzo un certo Zeman, non parlare di arbitraggi è quasi impossibile. Di riffa o di raffa, sempre lì si va a parare. Oltre al calcio spettacolo, ai gol fatti e subiti, ai risultati roboanti, non possono mancare episodi discussi, talvolta clamorosi, partite decise con fermezza da fischietti pasticcioni. Questo il dossier di metà stagione. Sul banco degli imputati, in primis, Mauro Bergonzi di Genova. Il giustiziere di Chievo-Roma.

PRIMA GIORNATA 26/08/2012,ROMA-CATANIA 2-2

Quando Lodi calcia il pallone ci sono quattro giocatori del Catania in fuorigioco, tra cui l’autore del primo gol Marchese. Fallo di mano in area di Bellusci: l’arbitro De Marco lo reputa involontario. Sul secondo gol del Catania c’è Lodi in fuorigioco: il centrocampista farà poi il passaggio decisivo per la rete di Gomez.

SECONDA GIORNATA 02/09/2012, INTER-ROMA 1-3

Nonostante la vittoria netta, la Roma può recriminare sull’arbitraggio di Bergonzi: la brillante prestazione dei giallorossi viene macchiata dal cartellino rosso ad Osvaldo, fatto uscire anzitempo dal campo per un doppio giallo incomprensibile; la prima sanzione per aver calciato il pallone dopo il fischio dell’arbitro: regolamento applicato alla lettera, il “piccolo” particolare è dato dall’assenza di punizione per Antonio Cassano, protagonista pochi minuti prima di un’azione in fotocopia. La seconda ammonizione per un presunto fallo di mano, segnalato dall’arbitro nel corso di un’azione che ha visto l’italoargentino impegnato in un gesto “istintivo” per proteggere il proprio volto da una pallonata.

TERZA GIORNATA 16/09/2012,ROMA-BOLOGNA 2-3

Sconfitta che nasce da una serie incredibile di disattenzioni della squadra: errori individuali e tattici che spazzano via sessanta minuti di ottimo calcio. La “macchia” arbitrale si insinua in una partita dominata dalla Roma, la singolare distribuzione dei cartellini gialli rischia di privare i giallorossi di molti interpreti per le partite successive: il tabellino vede 5 giallorossi ammoniti (contro i tre del Bologna), nonostante una vera e propria “caccia all’uomo” (basta ricordare i 13 falli subiti da Totti nel testa a testa con Marco Motta) messa in atto dagli uomini di Pioli; pesa come un macigno la mancata espulsione di Perez: l’uruguaiano (già ammonito), a pochi minuti dalla fine del primo tempo, stende Castan con un fallo molto cattivo ma l’arbitro Guida non provvede alla sanzione, permettendo al tecnico felsineo di operare una sostituzione tempestiva. Colpo di testa di Francesco Totti che il portiere bolognese Agliardi salva con una grandissima parata: ci sono dubbi sull’eventualità che la palla sia entrata, alcune moviole hanno mostrato delle inquadrature in cui la sfera dava la sensazione di aver oltrepassato la linea. Nessuna protesta da parte dei calciatori della Roma e nessun intervento da parte del giudice di linea. Sul terzo gol del Bologna c’è un sospetto fuorigioco di Gilardino, l’autore della segnatura.

QUINTA GIORNATA 26/09/2012, ROMA-SAMPDORIA 1-1

Poco da dire, lo strapotere giallorosso (oltre 20 tiri in porta) non è coinciso con la prima vittoria all’Olimpico: giusta l’espulsione di Maresca per doppia ammonizione, possibile fallo su Marquinho in occasione del cross di Berardi che ha portato al gol di Munari su errore di Stekelenburg.

SESTA GIORNATA 29/09/2012, JUVENTUS-ROMA 4-1

Poco da dire, pochissimo da analizzare: gli eventuali errori arbitrali (partenza sospetta di Marchisio in occasione del fallo di Taddei che ha portato alla punizione di Pirlo per il primo gol; fallo di mano probabilmente fuori area di Castan che però Rizzoli ha ritenuto essere da rigore) oscurati da una prestazione incredibilmente spenta da parte della Roma. Tre gol in meno di dieci minuti e gara terminata alla metà del primo tempo, una debacle di difficile digestione.

SETTIMA GIORNATA 07/10/2012, ROMA-ATALANTA 2-1

Forse una delle poche occasioni in cui la Roma si è ritrovata “favorita” dalle decisioni arbitrali: sul 2-0 viene annullato un gol regolarissimo ai bergamaschi (realizzato da Denis), che permette ai giallorossi di restare con il vantaggio di due reti in un momento delicato della gara. Sospetto rigore su Lamela nel primo tempo per fallo di Maxi Moralez all’interno dell’area.

OTTAVA GIORNATA 21/10/2012, GENOA-ROMA 2-4

Fa tutto la Roma in questa gara rocambolesca: inizio da incubo e finale in crescendo per una partita in cui gli arbitri non hanno influito in alcun modo.

NONA GIORNATA 28/10/2012, ROMA-UDINESE 3-2

Venti minuti di Roma spettacolo e settanta di incubo vero: la gara sembra un replay della sconfitta casalinga contro il Bologna ma questa volta la rimonta bianconera è agevolata da alcune decisioni arbitrali sbagliate. Il rigore che regala il colpo del ko ai friulani è inesistente, non c’è fallo di Castan su Pereyra. Da rivedere un presunto sputo di Armero a Tachtsidis: il greco rimedierà un’espulsione nel concitato finale per un applauso ironico rivolto all’arbitro.

DECIMA GIORNATA 31/10/2012, PARMA-ROMA 3-2

Il turno infrasettimanale non offre particolari spunti a livello arbitrale: il campo di Parma diventa presto una grande pozzanghera per via della pioggia incessante e la Roma incappa nell’ennesima rimonta. Secondo il direttore di gara Damato non ci sono gli estremi per il rinvio della partita, nonostante le richieste provenienti dai calciatori della Roma.

UNDICESIMA GIORNATA 4/11/2012, ROMA-PALERMO 4-1

La migliore Roma della stagione concede poco o niente al Palermo: per tutta la gara i giallorossi mantengono grinta e concentrazione, portando a casa tre punti fondamentali per la tranquillità ambientale, non mancano però alcune ombre sulla direzione di gara. Nel primo tempo c’è un fallo da ultimo uomo su Osvaldo: l’attaccante lanciato a rete viene falciato da Munoz al limite dell’area di rigore ma né l’arbitro, né il giudice di porta ravvisano il fallo; la moviola è implacabile, mostrando l’errore grossolano. Nel secondo tempo c’è il primo gol di Mattia Destro con la Roma: l’attaccante, ammonito qualche istante prima, fa per togliersi la maglia subito dopo la segnatura, un errore che gli costa il secondo giallo e, quindi, l’espulsione che non gli permetterà di giocare il derby. Da segnalare un fallo di ostruzione in occasione del gol del Palermo: prima di passare il pallone ad Ilicic, autore della rete, Miccoli impatta contro Burdisso impedendo all’argentino di continuare a contrastare l’azione.

DODICESIMA GIORNATA 11/11/2012,LAZIO-ROMA 3-2

Protesta la Lazio nell'azione del gol del provvisorio vantaggio romanista. Al 9', sugli sviluppi del corner, Lamela spinge Lulic e va a segnare di testa. L'episodio clou al termine del primo tempo: sul risultato di 2-1 per i biancocelesti, De Rossi sferra una violenta manata sul volto di Mauri. L'arbitro Rocchi non perdona, cartellino rosso. Nel finale espulso lo stesso Mauri per doppia ammonizione.

TREDICESIMA GIORNATA 19/11/2012, ROMA-TORINO 2-0

Si decide tutto al minuto settantuno. Il neoentrato Marquinho, servito da Pjanic, sfonda in area. Ogbonna gli frana addosso da dietro, sbilanciandolo. L'arbitro Guida non interviene, è l'assistente di porta Calvarese a segnalare il danno procurato. E' calcio di rigore: dagli undici metri Osvaldo porta in vantaggio la Roma. Il tecnico granata Ventura, furioso, dalla panchina grida: "E' una vergogna".

QUATTORDICESIMA GIORNATA 25/11/2012, PESCARA-ROMA 0-1

Partita priva di episodi eclatanti. La Roma intasca i tre punti grazie al guizzo iniziale di Mattia Destro. Proprio l'attaccante ascolano, nella ripresa, è vittima di un brutto fallo da parte del pescarese Soddimo. Il direttore di gara Gervasoni ammonisce, ma c'erano gli estremi dell'espulsione.

QUINDICESIMA GIORNATA 2/12/2012,SIENA-ROMA 1-3

I giallorossi trionfano in rimonta in maniera limpida. Nessun episodio arbitrale di rilievo.

SEDICESIMA GIORNATA 8/12/2012,ROMA-FIORENTINA 4-2

Partita spettacolare, senza attimi di sosta. Squadre in gran forma e pronte a darsi battaglia. Persino troppo. Durante il vibrante primo tempo, il viola Ruben Olivera commette una gravissima scorrettezza, calpestando con violenza il polpaccio di Pjanic, già a terra. Si scatena una mini-rissa, l'arbitro Banti risolve la contesa ammonendo lo stesso Olivera, meritevole di espulsione, ed il greco Tachtsidis. Il calciatore della Fiorentina incasserà successivamente tre giornate di squalifica con la prova televisiva.

DICIASSETTESIMA GIORNATA 16/12/2012,CHIEVO-ROMA 1-0

E' il nefasto pomeriggio di Mauro Bergonzi. Il fischietto genovese ne combina di tutti i colori, sin dal primo tempo, quando ammonisce con eccessiva severità il brasiliano Castàn (fallo di gioco su Hetemaj). Nella ripresa, l'arbitro ligure nega ben due rigori alla Roma. Al 51' Dainelli e Totti vengono a contatto in area: il calcione del difensore clivense sul piede del Capitano è evidente. A quattro dalla fine, Guana travolge irregolarmente Balzaretti. Secondo il direttore di gara non ci sono gli estremi del penalty. Sul ribaltamento di fronte, Rigoni verticalizza per Pellissier (in sospetta posizione di fuorigioco) e qui nasce il gol del decisivo 1-0.

DICIOTTESIMA GIORNATA22/12/2012,ROMA-MILAN 4-2

Gara stradominata e ben gestita dalla Roma sino agli ultimi tredici minuti, quando l'arbitro fiorentino Gianluca Rocchi sale in cattedra. Al 78', Marquinhos ferma di mano un'azione di El Shaarawy sulla trequarti offensiva, in posizione leggermente defilata a sinistra. E' punizione più ammonizione. O meglio, "sarebbe". Rocchi decreta il fallo da ultimo uomo con chiara occasione da gol. Cartellino rosso, Roma in dieci e costretta a soffrire nel finale. L'1-4 del Milan è opera di Goicoechea, che non trattiene un tiro da fuori di Muntari e travolge Pazzini in uscita. C'è il rigore. Il 2-4 di Bojan è utile solo ad alleggerire ulteriormente il passivo dei rossoneri.