Se tre indizi fanno una prova, cinque (forse) qualcosa in più. Gli ultimi giorni della Roma fanno pensare ad un cambio di rotta e un ritorno alla difesa a 4. Prima lo ha fatto sul campo Ranieri, scegliendo un 4-3-3 (o similari) contro il Napoli e ottenendo una buona prova dai suoi. La Roma contro la squadra di Conte era ben messa in campo, copriva bene gli spazi, si chiudeva e ripartiva con velocità sulle due catene esterne che hanno rappresentato il vero punto di forza. Da lì infatti è nato il gol del pareggio: assist di Saelemaekers e gol di Angelino. Esterno destro per terzino sinistro e Olimpico in estasi. Se i più scettici penseranno ad un cambio dettato solo dall'avversario (anche all'andata Ranieri si era messo a 4), il mercato di Ghisolfi ha dato il resto delle conferme. Tutti gli acquisti di movimento (escluso quindi Gollini) arrivano da squadre che giocano sempre con la difesa a 4. Galatasaray, Twente e Salisburgo in stagione non sono mai scesi in campo con la linea difensiva a tre. Solo l'Ajax lo ha fatto ma solamente in due occasioni: una ad ottobre e una a dicembre. Farioli nella sfida di fine anno contro lo Sparta Rotterdam aveva schierato da braccetto di destra proprio Rensch, ruolo già ricoperto con la Roma seppur per pochi minuti e a partita in corso.


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Roma, dopo Ranieri ci pensa Ghisolfi: gli indizi del mercato portano alla difesa a 4
Il mercato per il nuovo allenatore
—Se cinque indizi non bastano, il direttore sportivo francese ci ha fornito (ormai quasi due mesi fa) anche il sesto: "Si, con il mister e la proprietà stiamo lavorando su due cose, primo il mercato di gennaio e secondo sul prossimo allenatore. Su entrambe le cose vogliamo anticipare e vogliamo trovare una grande coerenza. Penso che il mercato invernale è legato alla scelta del prossimo allenatore. Arriverà al più presto e sarà il migliore".Così parlava Ghisolfi prima della sfida contro il Braga in Europa League dello scorso 12 dicembre. E volendo unire ulteriormente i puntini della settimana enigmistica giallorossa, tre dei quattro acquisti sono arrivati dalla Eredivisie, il campionato dell'Ajax di Farioli. Chissà quindi che quel "aspetterà" di Ranieri a chi gli chiedeva del tecnico ex Nizza, non nascondesse un "solo per poco tempo". La discriminante per il cambio di modulo sarà sempre e comunque la presenza in campo di Mats Hummels. Il centrale tedesco ha preso in mano la retroguardia giallorossa, dimostrando una sicurezza che hanno solo i Campioni del Mondo, ma difficilmente potrà portarla in dote anche con la linea a 4. L'età pesa e il passo non è più quello di una volta quando Mats terrorizzava (da centrale in un 4-4-1-1) l'Europa intera con la banda giallonera di Klopp. Possibile dunque che il cambio di rotta possa essere sperimentato in alcune partite in questa stagione per poi diventare definitivo dal prossimo anno. D'altronde Nelsson può tranquillamente adattarsi a fare il centrale accanto a Ndicka e Mancini (oltre a sostituirlo), Salah-Eddine può essere l'alternativa ad Angeliño e Gourna-Douath sostituire o anche affiancare Koné in un centrocampo tutto muscoli a supporto della qualità di Paredes. Ghisolfi ha regalato a Ranieri gli uomini per allungare le rotazioni e cambiare pelle in caso di necessità. La rivoluzione non c'è stata ma adesso la Roma potrà contare su una duttilità diversa e su una panchina all'altezza (si spera).
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