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Roma, domani la Boreale: la prima formazione di Mourinho e la curiosità Aouar

Roma, domani la Boreale: la prima formazione di Mourinho e la curiosità Aouar - immagine 1
L'ex Lione sta già ben impressionando Mourinho: c'è attesa per la prima amichevole estiva e per il ruolo in cui verrà impiegato
Redazione

Domani mattina la Roma chiuderà la sua prima settimana di lavoro a Trigoria con l'amichevole, che sarà aperta alla stampa, contro la Boreale, storica formazione capitolina che milita in Eccellenza. La squadra non è ancora al completo, i nazionali rientreranno solo lunedì e ovviamente mancano gli infortunati di lungo corso come Abraham e Kumbulla. Una sgambata che non sarà molto indicativa dal punto di vista fisico e tecnico, ma sicuramente utile soprattutto per chi è alla prima uscita - anche se non ufficiale - con la maglia della Roma. Ad esempio Houssem Aouar, molto atteso dai tifosi e non solo. Il franco-algerino è rientrato in anticipo dalle ferie e in questi giorni ha ben impressionato Mourinho. Domani sarà in campo e verosimilmente da titolare, accanto a Nemanja Matic. Una coppia potenzialmente ben assortita. La base di partenza della nuova stagione sarà il 3-4-2-1, da alternare al 3-5-2, e così anche domani.

Al momento, in attesa dei nazionali, la formazione titolare vedrebbe Svilar in porta (Boer pronto a dargli il cambio), Smalling, Mancini e Llorente in difesa. Sugli esterni Karsdorp e Zalewski, in avanti Belotti è l'unica punta a disposizione con il supporto di Dybala ed El Shaarawy. Pagano e Solbakken sono i due che darebbero il cambio: il norvegese per l'attacco e il giovane classe 2004 che invece può giocare sia da trequartista che a centrocampo. Sono pochi i calciatori a disposizione di Mourinho allo stato attuale, ma una prima valutazione è sicuramente già andata in archivio. Aouar resta la novità e il vero spunto di riflessione, perché può offrire alternative in diverse posizioni. Sulla carta parte dietro nelle gerarchie, con Cristante a fare coppia con Matic, e Pellegrini-Dybala irremovibili, ma sta già lavorando per guadagnare terreno. Nel Lione ha praticamente giocato sempre da mezzala a sinistra, spesso si è addirittura defilato sulla fascia. Il classe '98 ha però anche agito più volte da trequartista, segnando anche qualche gol. Ha qualità nei piedi e visione, può farlo e diventare l'alter ego di Pellegrini. Ma al tempo stesso dare il cambio a Matic e Cristante, anche se con caratteristiche ovviamente diverse. Per lui l'ideale sarebbe giocare mezzala in un centrocampo a cinque, ma ha l'intelligenza e la qualità per adattarsi a tutti i sistemi di gioco. Già da domani Mourinho cercherà di capire come sfruttarlo al meglio.