Mai dire turn over, come direbbe la Gialappa’s. Non a Roma almeno. Il cambiamento esagerato di una rosa non all’altezza costa ancora, e stavolta il prezzo è stato pure alto. Quando Mourinho cambia qualche titolare con le riserve, anche se gioca contro la Cremonese B di Ballardini, infatti va incontro a delle figuracce. Come l'eliminazione dalla Coppa Italia per mano di una neopromossa o come le figuracce rimediate in Europa. Mou ha iniziato la gara di ieri con Kumbulla, Tahirovic, Volpato e Belotti escludendo praticamente tutti i migliori titolari. Il primo tempo è “orribile”, la ripresa con l’inserimento di Dybala e compagni è nervosa.
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Roma, divieto di turn-over. Dal Bodo alla Cremonese con le riserve è un disastro
Non è la prima volta che Mourinho decide di fare un turnover massiccio. L’ultima (e unica) grande rivoluzione negli undici è arrivata a Bodo lo scorso anno. La Roma, con una formazione iniziale piena di riserve, da Kumbulla a Diawara, Villar e Carles Perez, è caduta (6-1) in Norvegia. Un momento chiave, visto che da quel momento molti dei giocatori scesi in campo è stato fatto fuori. Ma era una gara del girone, e alla fine con la vittoria della Conference tutto è stato cancellato. Non la voglia di Mourinho di avere rinforzi. Quest’anno il problema si è ripetuto due volte: con Helsinki e Genoa in coppa Italia. Per fortuna l’ingresso di Dybala e compagni nella ripresa ha risolto le cose, impresa non riuscita a Ludogorets dove Svilar ha giocato la sua unica gara ufficiale. Forse anche l’ultima. Il problema è chiaro: le seconde linee non sono all'altezza dei titolari e il mercato di gennaio (Solbakken e Llorente) non aiuta. L'unica speranza è il rientro a pieno regime di Wijnaldum, che ieri era in panchina dopo oltre 6 mesi di inattività. Ma la coperta resta corta e gli errori di Mourinho di ieri sera restano imperdonabili essendo una gara a eliminazione diretta.
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