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L'inizio stagionale della Roma è disastroso, questo è sotto gli occhi di tutti: due allenatori (probabilmente a breve tre) cambiati in neanche tre mesi di campionato, prestazioni molto spesso sottotono e un rendimento che rispecchia l'andamento negativo. I giallorossi, al termine dell'undicesima giornata, sono dodicesimi in classifica con 13 punti, frutto di tre vittorie, quattro pareggi e altrettante sconfitte. Sono 5 i punti di distacco dalla zona retrocessione (Monza, Venezia e Lecce sono tutte a quota 8), 9 invece quelli dal quarto posto che varrebbe la qualificazione alla Champions League 2025-26 (obiettivo dichiarato a inizio stagione e ribadito al momento dell'ingaggio di Juric). Un altro dato allarmante riguarda la differenza reti: a fronte di 12 gol segnati sono 14 quelli incassati, per un -2 complessivo. E' la prima volta, negli ultimi dieci anni, che la Roma va in negativo in questo dato, e ciò la dice lunga in merito alle fragilità difensive (mostrate soprattutto nelle ultime due trasferte, contro Fiorentina e Verona, dove ha subito 8 gol) e alla poca incisività offensiva (cinque gol fatti nelle ultime cinque gare in Serie A).
Un dato allarmante, dicevamo, riguarda la fragilità difensiva della Roma in queste prime undici giornate della stagione 2024-25. Per trovare un passivo più negativo rispetto a quello fatto registrare allenata da De Rossi prima e Juric poi quest'anno (14 gol subiti) bisogna tornare indietro di quattro anni, quando i giallorossi di Fonseca incassarono 16 reti in 11 gare. Eguagliato, invece, il rendimento difensivo di Di Francesco (annata 2018-19, venne esonerato alla 26esima giornata di campionato) e Mourinho la scorsa stagione (anche lui esonerato, ma alla 20esima).
Marcello Spaziani
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