(di Daniele Scasseddu) - La Roma, dopo undici mesi, cala il tris. Vince, per la prima volta con Zeman, la terza gara di fila, dominando al Franchi di Siena dove solo la Juve campione d’Italia e leader del torneo era riuscita a conquistare il successo: il3 a 1 è meritato e convincente.
news as roma
Roma di “ripresa” : Destro e Perrotta regalano i tre punti a Siena
(di Daniele Scasseddu) – La Roma, dopo undici mesi, cala il tris. Vince, per la prima volta con Zeman, la terza gara di fila, dominando al Franchi di Siena dove solo la Juve campione d’Italia e leader del torneo era riuscita a conquistare...
Su tutti da sottolineare la sontuosa prestazione di Totti oltre alla convincente partita di Destro che con una doppietta ritrova il sorriso. Da sottolineare l’importante goal di Perrotta, fondamentale ai fini della vittoria finale
UNA RIPRESA SONTUOSA - Questa volta è andato tutto al contrario. La Roma ha vinto, riuscendo a ribaltare il risultato dopo essere passata in svantaggio. Cancellate le cocenti delusioni contro Bologna, Samp, Udinese e Lazio, quando la rimonta l’aveva subìta. La squadra di Zeman ha trovato la forza di venire a capo di una situazione che si era complicata parecchio, dopo un primo tempo giocato con scarsa intensità e il gol di Neto che aveva fatto sperare Serse Cosmi. Invece nella ripresa è salita in cattedra la Roma, che ha piegato il Sienacon una doppietta di Destro e il gol del redivivo Simone Perrotta. È un risultato meritato, costruito con una ripresa giocata con qualità e velocità. Il Siena non subiva gol da cinque partite (quattro di campionato e una di Coppa Italia) e ne ha presi tre in 45’.
Totti è stato il migliore per qualità e quantità, uscendo dopo gara con la sua ennesima battuta: «Non posso parlare perché sto mangiando il panettone»; Destro ha fatto dimenticare l’assenza di Osvaldo e Lamela; Pjanic ha giocato benissimo anche se si è dovuto inventare attaccante esterno. La partita però non era iniziata nel migliore dei modi: è’ stato proprio il Siena a fare la partita nei primi 45 minuti, mentre il centrocampo giallorosso non riusciva mai neppure ad innescare il micidiale contropiede. I toscani hanno cercato di sfruttare gli spazi che la Roma ha concesso e quando sono passati in vantaggio non è stato uno scandalo. Su angolo di Valiani al 25? Neto, al primo gol in serie A, è saltato più in alto di tutti in un nugolo di maglie giallorosse. La Roma ha accusato il colpo e ha continuato per tutto il primo tempo a ciondolarsi per il campo, in attesa di una giocata che non arrivava. L’unico sussulto si è avuto grazie a Totti, che al 35? ha trovato un prodigioso Pegolo su un calcio di punizione dal limite. Il capitano ha provato in tutti i modi a dare la scossa ai compagni, ha trovato una buona intesa con Destro,spostato a giocare al centro in assenza di Osvaldo, portato in panchina da Zeman.
Il pareggio è arrivato al 18? grazie a Destro che ha avuto un guizzo da vero centravanti su assist di Florenzi, nell’azione cominciata con un bel lancio di Tachtsidis. La difesa del Siena, che per cinque partite consecutive non aveva subìto gol, si è fatta trovare impreparata. Il piano di Cosmi, che per oltre un’ora aveva soffocato il gioco offensivo di Zeman, stava per saltare. La Roma ha preso coraggio, ha continuato ad alzare i ritmi. Simone Perrotta, entrato pochi minuti prima, ha ripreso una maldestra respinta di Rubin e ha insaccato all’angolino. Incontenibile la gioia del centrocampista, al quale in estate la società aveva tentato di dare il benservito. Nei minuti di recupero Destro ha completato la festa della Roma con la prima doppietta e il quarto gol in giallorosso. La terza rete, questa volta sì, è giunta al termine di una vera azione zemaniana. Cominciata da Totti e proseguita da Pjanic. La Roma porta a casa tre punti fondamentali: sabato sera Roma -Fiorentina avrà il sapore di un antipasto Champions.
DESTRO SHOW – Quella di Destro ieri è stata la miglior prestazione da quando veste la maglia giallorossa. Non solo gol, come ormai si è capito. L’attaccante corre e rincorre a più non posso, scivola, si rialza, contrasta: una presenza pesante, insomma. E regala gioie. Dopo i tre punti di Pescara su cui c’è la sua firma, altri tre pesanti grazie alla sua prima doppietta da romanista: «Dobbiamo continuare così stiamo giocando molto bene». E basta anche con le discussioni sulla posizione di partenza, perché è vero che Destro preferirebbe fare il centravanti ma gioca comunque dove chiede il mister: «Anche partendo dall’esterno mi trovo bene, l’importante è vincere poi decide il tecnico. E’ lui che chiede certe cose, noi proviamo a farle, alcune volte ci riusciamo altre no. Per me il gol è fondamentale, quando arriva poi tutto viene meglio». Ieri sono riuscite, specialmente nel secondo tempo, quando la Roma ha meritato il successo, il terzo consecutivo per una striscia da nove punti che in casa giallorossa mancava da poco meno di un anno.
Dopo il primo gol, di ritorno dalla bandierina, Destro si è trovato di fronte Osvaldo che lo ha abbracciato. I due dovrebbero giocarsi il posto di centravanti… «Ma chi ha mai detto che non abbiamo un bel rapporto? Io ho sempre detto che Dani è uno dei primi con cui ho legato, sono contento di avere un compagno così, mi aveva detto che avrei fatto gol e l’ho ringraziato». Destro, poi, dedica un pensiero anche a Perrotta, l’uomo che sembrava dimenticato e che ieri ha segnato il gol del sorpasso: «Lui è un campione del mondo, un giocatore fondamentale per noi e siamo contenti che abbia fatto un gol così importante». Destro è felice. Stanco, perché ha dato tutto, ma sereno, con un sorriso che parla da solo. E, almeno per la serata di ieri, ai possibili traguardi della Roma non ha voluto pensare: «Pensiamo partita dopo partita, verso marzo-aprile potremo puntare un obiettivo». Intanto, però, si può fare festa.
GIOIA PERROTTA - Tanta rabbia tra così tanta gioia da rendere il divario estremamente sottile. Probabilmente sarà stato un sentimento unico, quello percepito da Simone Perrotta nella corsa verso i suoi, ieri più che mai, milleduecento tifosi romanisti presenti al Franchi. Sembrava, in avvio di stagione, che Perrotta fosse un ex calciatore, anche se faceva parte a tutti gli effetti della rosa di Zdenek Zeman. Mai preso in considerazione, lasciato a casa anche in occasione di un paio di ritiri. Insomma, un ex. Poi, pian piano a colpi di professionalità, è riuscito a farsi notare, a farsi prendere in considerazione dal tecnico boemo, ha ricominciato a giocare e ieri a Siena ha segnato un gol pesantissimo nell’economia della partita, quello che ha portato la Roma in vantaggio. Un destro dal limite dell’area, per lui una specie di rarità. Un premio meritatissimo per quanto fatto, in silenzio, nelle settimane passate. «L’ho messo dentro perché sa giocare e buttarsi negli spazi», le parole di Zeman.
Lo stesso Totti oggi ha espresso il suo pensiero sul suo collega campione del mondo: “Ieri l’esultanza della squadra alla rete segnata da Simone era densa di significati ed un segno di quello che lui rappresenta per tutti noi, dai più esperti ai giovani che magari fino a qualche tempo fa lo vedevano giocare in TV, mentre ora hanno l’opportunità di averlo come compagno di spogliatoio: Simone è un campione ed un esempio di come va vissuta la professione di calciatore, un modello di serietà, impegno e valori morali, una persona su cui si può sempre contare. Anche per questo ieri vedere tutta la squadra che lo abbracciava mi ha regalato un’emozione speciale. Perché la Roma intera in quell'istante stava abbracciando tutto quello che è Simone Perrotta: un grande uomo, un professionista degno della massima fiducia e un vero romanista“.
VERSO ROMA-FIORENTINA – La Roma guarda alla sfida di sabato prossimo con un cauto ottimismo per quanto riguarda l’infermeria. Domani pomeriggio,infatti, alla ripresa degli allenamenti a Trigoria, dovrebbe tornare in gruppo anche Stekelenburg, che proverà a togliere il posto a Goicoechea: il pollice ormai è guarito e non gli dà più problemi. Il portiere è fermo dal 31 ottobre scorso . Da valutare invece le condizioni di Erik Lamela, che ha vissuto parte della domenica lavorando per superare il più velocemente possibile l’infortunio alla caviglia: secondo i medici, e anche secondo Zeman, ci sono ottime possibilità di rivederlo contro la Fiorentina, come da programmi. Magari Lamela partirà dalla panchina. Pure per sfruttare il momento magico di Destro che a Siena ha dato risposte importanti nel suo ruolo naturale di centravanti. Infine, naturalmente, sarà di nuovo a disposizione Daniele De Rossi, che ha pagato le tre giornate di squalifica per il pugno sferrato a Mauri alla fine o quasi del primo tempo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA